Sono usciti gli interventi al mini-seminario organizzato dal presidente dell’INFN sulla velocità dei neutrini. Quelli di Sirri e Sioli fanno capire bene il perché l’errore di 60 nanosecondi nelle misure successive al maggio 2008 (!). Ricostruzione affascinante e sistematica, peccato che non sia stata fatta prima che Antonino Zichichi…
Gossip
Si intuisce una certa riluttanza nell’ammettere gli errori da parte di alcuni fisici di OPERA, e una certa precipitazione nel tirar fuori risultati contrari da parte dei colleghi di ICARUS. Antonio Ereditato si è dimesso dopo essere stato sfiduciato dal 65% dei colleghi. Si è dimesso anche Dario Autiero, presentatore della scoperta al CERN, nel settembre scorso. Non lo ha fatto per via delle misure sbagliate, ha detto a Nature.
Come Ereditato, ha sentito che le tensioni esistenti da sempre all’interno della collaborazione OPERA stavano diventando insanabili. Riconosce che sono state aggravate dalla pubblicazione del risultato provocatorio e che dall’inizio alcuni colleghi l’avevano criticato come probabilmente sbagliato. Concorda anche sulla pressione dovuta al livello spettacolare di attenzione mediatica.
Tutta colpa dei giornalisti
I giornali “hanno fatto del sensazionalismo”, dice Dario Autiero. Idem Antonio Ereditato, nella lettera inviata a Le Scienze
Veniamo al lato mediatico. Quando abbiamo tenuto il primo seminario pubblico e più di recente quando abbiamo (prontamente) annunciato i nostri dubbi, accanto a una copertura corretta dal punto di vista della divulgazione, in certi casi il messaggio è stato di un sensazionalismo eccessivo.
(prontamente) non proprio. E si vede che il Gran Sasso è su un altro pianeta. Se non annunciavano un risultato sensazionale in mondovisione per poi farsi intervistare a destra e a manca per mesi, chi ne parlava?
Chi ha parlato delle collisioni a 8 TeV tanto attese e finalmente raggiunte nell’LHC, senza un quench e neanche un plissé?
(Oddìo… Marco non ha cambiato il suo titolo, mi avranno mica fatto un pesce d’aprile? Aggiornamento: Marco aspetta l’uovo di Pasqua.)
Ancora da Nature:
Yves Declais (come Dario Autiero, lavora all’equivalente francese dell’INFN a Lione, ndt) – e spokesman di OPERA dal 2002 al 2008, dice che guidare il gruppo è sempre stato difficile. Ci sono divisioni culturali tra gli italiani e i nord-europei
Pfft… Lione è alla stessa latitudine di Milano.
e tanti conflitti di personalità che rendono difficile una tranquilla discussione scientifica.
Bell’ambientino
Conflitti tra prime donne tipo Antonino Zichichi che chiamava Il Giornale per dare l’anteprima senza alcun sensazionalismo e senza aver fatto le misure con l’LVD che coordina al Gran Sasso e con le quali si vanta di aver affondato lui quelle di OPERA.
Un po’ OT
Dubito che un mese fa, la pena richiesta per Adlène Hicheur sarebbe stata così pesante.