Vexata quaestio V – Mr. X


Sunto puntate precedenti (chi le ha seguite salti al prossimo titolo in grassetto).

Con un link, D. Passerini mi avverte della lettera aperta a uno poi due ufologi in cui il  “prof.” Cardone, detto Topolone e neo-Einstein per il brillante ingegno, scrive di aver chiesto ai suoi avvocati di farmi le pulci. Onde blandirlo ne elogio la scoperta sul Sole-24 Ore.

Compare “Carneade” secondo il quale l’elogio è una marchetta per Mr. X, mio “amico” e “superconsulente”, che ha investito milioni in una nuova tecnologia eolica e, per favorire i propri investimenti, è stato il primo a ridere della fusione fredda e dell’e-cat. Carneade mi ordina quindi di fare una marchetta per conto suo: devo indagare e scrivere sugli oscuri interessi di Mr. X.

Sui miei? La prima a ridere della fuf e dell’e-cat sono stata io. Però non sono un Mr. e non ho mai investito alcunché. Chiedo con cortesia e ripetutamente a Carneade di dire chi è Mr. X. I suoi rifiuti di rispondere cominciano a corrermi sul fagiolo e sto per mandarlo a pascolare quando…

Ugo Bardi butta un’esca, Carneade la ingoia insieme all’amo, in un ultimo rantolo prima di ammutolire per sempre ripete l’indizio che mi era sfuggito:  Mr. X è…  Cassandra.

Epifania!
Amico nel senso di blogger su temi scientifici comuni, consulente non ancora ma non si sa mai. Superconsulente mai o rischio il divorzio. In italiano e inglese, il Bardo Cassandra spiattella on line oscuri interessi nel KiteGen, da tempo sua croce e delizia: un aquilone che cattura energia dalle brezze senza rovinare il paesaggio né uccidere i passerini.

Con gli oscuri interessi alla luce del Sole, nessuno mi pagava la marchetta. Tanto più che ne fanno già i colleghi ai quali spettano per competenza in tecnologia e innovazione.

Al muto Carneade volevo suggerire di ordinare loro di diffamare Ugo Bardi e il suo aquilone  Sarebbe stato ubbidito, ai giornalisti fa sempre piacere essere trattati da marchettari, sennonché…

La V puntata comincia qui

Oggi sull’Indro per il quale fa una seconda réclame sul proprio blog, alla marchetta ci pensa D. Passerini. Riprende una notizia del 13 maggio, ricopia un po’ da wikipedia e parecchio da WOW – la S.p.A. che a suo avviso finanzia lo sviluppo dell’aquilone e altre tecnologie eoliche – compreso che Mr. Bardi ne detiene 250 azioni (in fondo a p. 7, si vede male, semmai chiedere alla Camera di Commercio di Milano).

Poiché D. Passerini si scandalizza perché nel giornalismo mescolo scienza e politica, ci tiene a precisare che l’ing. Massimo Ippolito, progettista di aquiloni, e qualche suo collega sono in quota Partito Radicale.

E’ uno scoop cla-mo-ro-so!
Dalla prima intervista di Ippolito, tutti – meno D. Passerini e L’Indro, nati ieri – sanno che l’aquilone è in quota al Part.Rad. – così come Confindustria e il suo quotidiano, si deduce – che domina il mondo finanziario, politico e scientifico italiano.

In confronto, il reattore del “prof.” Cardone può contare solo sulle paghette di FF.AA, Vaticano, PdL e Lega Nord. Come dire sulla nonna di Carneade e i suoi 450 euro al mese.

(Ringrazio l’agente Anatroccolo per la segnalazione.) La puntata essendo dedicata ai volatili, rimando alla prossima la difesa del “prof.” Cardone dalle accuse infamanti mossegli da Carneade.