Una rivoluzione, non proprio, ma una nuova particella che pareva illusoria. I settecento fisici circa che al CERN lavorano con il rilevatore LHCb – dove la b sta per il quark bellezza – hanno messo ieri sera su arXiv l’analisi dei dati presi per tre anni durante il primo giro (run 1) del collisorone:
Observation of J/p resonances consistent with pentaquark states in 0bJ/?Kp decays
Ciumbia, per dirla con FermiGas…
Murray Gell-Mann li aveva teorizzati cinquant’anni fa, spesso era sembrato di intravvederne la traccia, ma a ben guardare erano fantasmi… Adesso scrivono di aver proprio osservato due stati detti charmonium in quanto relativi al quark fascino (1),
named Pc(4450)+and Pc(4380)+, the former being clearly visible as a peak in the data, with the latter being required to describe the data fully.
Ci sono ancora dettagli da chiarire, per ora l’ipotesi è che due quark “up”, un “down” e una coppia “charm – anti-charm” siano legati così:
Alla fine dei conti, il risultato ha una significatività di 9 sigma, rispetto a 5 sigma per l’Higgs.
Il paper è per super-esperti, ma c’è una buona spiegazione sul sito dell’LHCb. Et ce n’est qu’un début:
LHCb has published many results based on data collected during the first three-year Run 1. But this was only the beginning. Collisions at 13 TeV will double the production rates of beauty hadrons enabling LHCb to obtain even more precise, interesting and, hopefully, surprising results.
(1) Quarkonia
Decenni fa, l’oca s. traduceva per Zanichelli un saggio di Leo Lederman e David Schramm, e voleva rendere charm quark con “quark fascino” e charmonium state con “stato fascinoso”. Aveva pure idee su come rendere bottom quark e bottomium state. Tutte bocciate per motivi di nomenclatura anglo-sassone, sigh…
*
Plutone cresce a vista d’occhio – si merita ancora il nome di pianeta nano che gli hanno appioppato dieci anni fa? – mentre la sonda New Horizons gli passa sempre più vicino, e ne riprende il “cuore misterioso“.
*
A proposito di viaggi, su Nature Climate Science esce un paper di Kristopher Karnauskas et al. che dovrebbe interessare Bertrand Piccard e la crew della Solar Impulse, tanto più che il Niño si sta rafforzando:
The impact of global aviation on climate change has been studied for decades owing to the radiative forcing of emitted greenhouse gases, contrails and other effects. The impact of climate variability on air travel, however, has only recently come into focus, primarily in terms of turbulence. Shifting attention to flight durations, here we show that 88% of the interannual variance in domestic flight times between Hawaii and the continental US is explained by a linear combination of ENSO and the AO.
Magari interessa anche i fratelli Marcianò…
No, vi prego, i pentaquark no…
Potrebbe essere la volta buona – sei anche contro i tetraquark?
Il pentaquark è un modo in cui si struttura il fumo negli occhi agli investitori oppure è parte di controconsistenza dell’antimateria?
Buona sera Sylvie, mi scusi se uso questo mezzo per scriverle, ma le ho mandato un messaggio all’indirizzo fastwebnet con cui ci siamo scambiati qualche mail in passato, ricevendo errore. Mi può dare un indirizzo valido? Volevo comunicarle la pubblicazione del mio libro sugli “OGM”. Grazie, saluti.
fatto, s.
@ocasapiens
Potrebbe essere la volta buona – sei anche contro i tetraquark?
Assolutamente no, e neppure contro i pentaquark solo che a cavallo del millennio è già successo un bel po’ di macello e questo viene sempre usato come una clava per dire che i fisici non sanno nulla e quindi eccetera…
Assieme ovviamente a materia ed energia oscura.
Giancarlo,
Già, e lo sanno anche i (circa) 700: nel poco che ho capito del paper, confrontano la gobba nei dati con tutte le risonanze di barioni normali, ma nessuna corrisponde e alla fine devono concludere che si spiega solo con il pentaquark.
O una roba ancora più esotica, ma non si azzardano.