Dopo “S’el custa?” la Statale di Milano ha precisato che attualmente non ha più alcun rapporto con il “Signor” Serrano e la sua merce.
Vediamo se agli IbeC riesce un’altra volta.
Dall’anno accademico 2014/2015, il Professore Sergio Serrano è coordinatore didattico di un corso di perfezionamento promosso dal Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale, giunto alla “seconda edizione” per decreto rettorale. Nel corso intitolato “Agopuntura Energetica Informazionale”, nome attuale di una ciarlataneria secolare.
The founding father of modern vibrational medicine was Dr. Albert Abrams (1863-1924), the “dean of twentieth century charlatans
viene insegnata la teoria della “mesoterapia biofotonica”, così descritta dal teorico:
Poiché MASSA ed ENERGIA coincidono e poichè Omeostasi Biochimica e Omeostasi Energetica interagiscono: somministrare MASSA (cioè un farmaco) o ENERGIA (biofotone corrispondente al farmaco) deve dare lo stesso effetto biologico.
e la sua pratica in alcuni prodotti venduti dalla ditta del Signor Professore.
*
Alla Statale di Milano, resta professore a contratto Umberto Solimene che ne dirigeva il defunto
CENTRO DI RICERCHE IN BIOCLIMATOLOGIA MEDICA BIOTECNOLOGIE – MEDICINE NATURALI – WORLD HEALTH ORGANIZATION COLLABORATING CENTRE FOR TRADITIONAL MEDICINE
Collaborazione di cui ci sono poche tracce. La lobby italo-russa del turismo termale FEMTEC aveva aderito all’iniziativa GARD dell’OMS, per poco, e dal 2014 il presidente della FEMTEC è proprio il prof. Solimene, che combinazione: la Statale gli ha affidato l’insegnamento dei vantaggi delle cure termali per gli sportivi…
Da direttore del fu centro, il prof. Solimene aveva chiamato in qualità di docenti il presidente e alcuni membri della Fondazione Raphael, benedetta dal cardinal Sodano, la quale insegna che la medicina moderna stermina i pazienti affetti da tumore il quale va curato con l‘ascorbato di potassio e la fito-omeopatia. Il presidente nonché venditore di “cure” anti-cancro è l’illustre
Prof. Dott. Giuseppe Zora, Medico Chirurgo
Specialista in Oncologia – Università degli Studi “La Sapienza” Roma
Il motivo dell’accostamento con La Sapienza, dov’è transitato rapidamente, è ignoto.
Posso comprendere il motivo della confusione ma Riccardo sono io, Solimene si chiama Umberto 🙂
Riccardo,
Ups, corretto, grazie.
Per distendere i nervi:
https://www.facebook.com/scomics/photos/a.10150121181310700.325940.267063765699/10153723321430700/?type=3&theater
Sa Signora Oca,
prima pensavo che l’omeopatia, a parte la spesa, male non fa; ma ho cambiato idea dopo che la traiettoria di uno dei ciarlatani che curano il cancro a modo loro ha intersecato la mia.
La racconto come mi riesce, e cioè un po’ sceneggiata, e anche un po’ caricata, ma solo per il colore; è un aneddoto che non vale niente perché comprende una diagnosi stabilita da un non-medico, e le altre circostanze potrebbero anche essere di pura fantasia, specie i velati propositi da lett. B ad lett. E, PLS, che non so come mi siano venuti in mente data la mia indole pacìfi
PLS?
…
Sì, sta per “Poi Le Spiego”. Dunque, come stavo dicen
?!?
…
ochei. allora glielo dico ora: più sotto c’è una lista in ordine alfabetico, ma mi sembra inutile spiegarla adesso, perché si spiegherà da sé durante l’azione.
…
…
Compermesso, andiamo a incominciare.
…
…
…
…
…
…
???
Non ho ancora composto il titolo.
!?!
…
Come desidera.
Senza Titolo
Personaggi e loro Iniziali:
La Gentile Infermiera, LGI
Hortensio, H
A, amica de LGI;
B, marito di A;
il Dottor
Driinnn
scusate un attimo
Driinnn
sì, qui Hortens
Hortensio sono l’avvocà
Oh buongiorno Avvocato, ciò gente, non mi posso perdere in salamelecchi, che mi diceva?
Occhio alla penna con gli aneddoti eh Hortensio!
Ah! Eh! Oh! … Ma certo! Grazie Avvocato.
Dovere.
Click.
…
ehm … era l’Avvocato
…
dunque, il Dottor, diciamo, G.
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—————
Prologo
in auto – notte
La Gentile Infermiera e Hortensio vanno a cena da amici, una coppia da tempo in crisi.
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atto primo, scena prima
interno – notte
durante l’andirivieni tra cucina e sala, càpita che LGI sfiori un seno dell’amica, e che le scappi un sonoro
LGI (scossa): “CAZZO!”
…
…
LGI (imbarazzata): “No -ehm- scusate, mi è … mi è … mi è andata una goccia d’olio sul golfino, ecco”.
scena seconda
Dopo cena le due donne si ritirano in bagno e non ne escono più; H e l’amico B vanno in terrazza a fumare e a considerare come far andare avanti il mondo; sul più bello della riforma dell’ ONU le donne rientrano in sala, avvolte di gelo siderale.
Per il programma TV che intendevamo vedere insieme si è fatto tardi, e poi qui e poi là insomma ciao.
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atto secondo, scena prima
in auto – notte
A un certo punto del viaggio verso casa
LGI (informativa): “A. campa poco, e non lo sa”
H (sussultando): Hepp! come mai?
LGI (contrariata): Come mai cosa? Possibile che ancora non ti sei imparato a fare le domande, cosa vuoi sapere, come mai campa poco, o come mai non lo sa?
…
H (conciliante): Beh, l’una e l’altra, anche perché immagino che siano collegà
LGI (seccata): Ma devi sempre fare polemiche su tuttoi, e poi mi interrompi in continuazione, parecchio ti interessa quello che dico
…
…
sob
…
snif
…
…
H (sommesso): scusa, dài
…
…
H (invitante): dài, insomma; che è successo?
scena seconda, flashback
interno – notte
LGI, sfiorando il seno di A, ha l’impressione di aver toccato un mattone, per cui le chiede -riservatamente- come mai abbia il seno così duro
A (leggera): “Oh niente, è una contrazione delle fibre nervose dovuta a stress emotivi, me l’ha detto il Dottor G, dice che devo sciogliermi nell’abbraccio di mio marito,
(querula) infatti ormai sono anni che non ci tocchiamo, ecco perché mi si è indurito il seno;
(convinta) il Dott. G che mi segue da sempre finora aveva cercato di essere poco aggressivo,
(dubbiosa) Calendula 2 CH mi dava, al massimo a 5 CH, ma ora ha deciso
(assertiva) che bisogna andarci giù piatti e infatti sto prendendo Acidum Solforicum Concentratum a trentacinque CH!”
scena terza, tempo attuale
[Disclaimer: inizia parte sperimentale senza le iniziali dei personaggi; la garanzia soddisfatti o rimborsati è sospesa per questa tipologia]
…
CH?
atomi al quintale Hortensio, ma non mi interrompere in continuaziò
atomi al quintale sì, ma in che lingua?
MA COSA TE NE FREGA! MI LASCI PARLARE?
…
…
…
ma scusa, GI, se è concentrato a trentacinque atomi al quintale, a me non sembra tanto concentrato, mi sembra piuttosto parecchio diluì
SEI UN MOSTROOO!!!
…
scena quarta
…
…
sob … snif
…
…
…
scusa eh
…
…
…
Sicché, hai capito Hortensio, lei pensa di uscirne con Solforicum, ma quando mai; qua ci vuole il Rezcue Remedy*, ma no a gocce, a damigiane. Comunque siamo d’accordo che domattina l’accompagno in oncologì
Hepp! Così a tamburo battente?
Sì perché secondo me ha un tumore parecchio avanzato
…
…
…
…
…
…
…
…
…
E tu come lo sà
TE LO STO DICENDO! SE MI LASCI PARLARE!!
…
…
scena quinta, flashback
interno – notte
Sentito il mattone, sentito il discorso senza senso,
LGI (esitante): me lo fai toccare di nuovo?
A (interdetta): ma … ma …
LGI (diretta) professionalmente, dico.
scena sesta, tempo attuale
in auto – notte
…
…
…
E ..?
…
E, è messa male.
…
…
…
…
e tu … glielo hai detto?
MA TI SEMBRO CRETINA? No che non gliel’ho detto; ma ho visto che ha un neo, ho fatto la scena di riconoscerlo come Crapitoma Invasivus, come quello che ha zia Francesca la quale avendolo trascurato sta maliss
Orpo! tua zia Francesca ha il Crapitoma?
NO! CRETINO!! NON CE L’HO UNA ZIA DI NOME FRANCESCA!!!
…
…
già … ma
…
e non esiste nemmeno il Crapitoma!
…
ma allora
…
allora l’ho inventato io per convincerla a farsi visitare da un medico!
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atto terzo, scena unica – o anche no
ambienti e tempi congrui con l’azione
???
L’azione a scelta fra quelle nella lista qui sotto, quella lista PLS che si diceva qui sopra; molte altre in repertorio.
A: A, ancora abbastanza in forze, sistema le sue cose, e pochi mesi dopo muore.
B: A, ancora abbastanza in forze, compra una pistola e spara al Dottor G;
C: lo schiaccia con l’automobile;
D1: B, incapace di gestire il suo senso di colpa e anche quello di impotenza oltre che l’ira, trova la pistola di A e spara il dottore;
D2; lo prende, fine della storia. Ma, se sbaglia mira,
D3: lo schiaccia con l’automobile;
E: tempo futuro, Esequie; di A, per il momento.
E1: E. in gran pompa;
E2, 3, … N: gradazione di pompa delle E;
F: A è la Fatina dai Capelli Turchini e la sua era tutta una messinscena per la redenzione dei reprobi.
G: FdP;
E —>Z: a richiesta.
tela
Rimane da mettere in chiaro la sigla FdP, ma su consiglio del mio Avvocato non commento questo aspetto.
Saluti.
H
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*: Rezcue Remedy: finissima grappa a quasi cinquanta gradi alcolici. Solo che per fare un bicchierino ce ne vogliono sei fiale, a dodici euro l’una …
@ Riccardo Reitano
Come già dissi all’epoca, non considero uno scivolone il mai realizzato contratto per i test sull’e-cat a Bologna
Avrebbero dovuto farsi pagare un *consistente* anticipo alla firma.
Una sorta di garanzia “astenersi perditempo”.
In questo modo, “persone dubbie e con interessi commerciali discutibili” ne hanno avuto un vantaggio d’immagine consistente (associando il loro nome a UniBo) in cambio di nulla.
A me sembra uno scivolone bello grosso.
non considero uno scivolone […] l’esistenza di ricerche e corsi sulle medicine tradizionali/naturali/complementari o come volete chiamarle
Il “come volete chiamarle” e’ parte del problema: il calderone delle “medicine tradizionali/naturali/complementari” e’ talmente ampio che non mi sembra sensato un discorso complessivo che comprenda, contemporaneamente (per fare un paio di esempi), omeopatia e fitoterapia.
Comunque, sull’esistenza di ricerche sono, in generale, d’accordo.
Sul proporre corsi… uhmmm… di caso in caso.
Quello che non dovrebbe esserci è il coinvolgimento di persone dubbie e con interessi commerciali discutibili, ma nel decreto rettorale di istituzione del corso ovviamente non c’è nulla di tutto ciò.
Veramente sono arrivato a quel documento, su ispirazione di un precedente intervento di Cimpy, cercando informazioni sulle piu’ recenti attivita’ del “prof.” Serrano; il suo coinvolgimento non e’ dimostrabile nel decreto ma — a un’attenta lettura — facilmente deducibile: “mesoterapia biofotonica” e’ un’impronta difficilmente equivocabile.
Comunque, spero che il coinvolgimento di cui sopra non sia l’unica cosa che non dovrebbe esserci.
Io ci vedo, tra le cose che non vorrei, una completa e acritica accettazione della validita’ delle concezioni filosofiche sottostanti alla medicina tradizionale cinese.
Trascrivo qualche altro passo, nel caso le fosse sfuggito:
“il corso […] e’ rivolto a coloro che hanno interesse ad approfondire le conoscenze sull’energia vitale del corpo umano, le sue fonti e la sua trasformazione.”
Qui non si vogliono studiare le terminologie e le concezioni storico/filosofiche della Medicina Tradizionale Cinese; qui si da per accertata l’esistenza di una “energia vitale” (cioe’ del Qi, o Ki, o Prana, o come vogliamo chiamarla) del corpo umano.
“Secondo la WHO, e’ importante per le politiche sanitarie del futuro, aumentare la capacita’ di auto-cura della popolazione e questo risultato passa attraverso la creazione di esperti nel controllo energetico del corpo (come viene inteso dalle medicine tradizionali) che possano istruire adeguatamente la popolazione”
Siamo sicuri che questo sia l’obiettivo della WHO?
Davvero la WHO chiede che in Italia si creino esperti “nel controllo energetico del corpo”?
A me non sembra.
Comunque, anche qui percepisco l’accettazione acritica dei principi della MTC.
“Al termine del Corso il partecipante avra’ acquisito informazioni e competenze circa i seguenti argomenti: […]
* nozioni biofisiche, morfologiche e funzionali sulla bioenergia e sull’equilibrio corporeo
* techiche tradizionali e innovative per influenzare e controllare la bioenergie”
Anche qui, l’atteggiamento che percepisco e’: “le bioenergie, il Qi e i meridiani sono una realta’ e combattono insieme a noi per la difesa della salute”.
che piaccia o meno l’OMS ha definito una strategia decennale per la medicina complementare. E’ vero che molti la contestano, ma esiste e la medicina complementare è già accettata da molti paesi nell’ambito dell’assistenza sanitaria. In uno dei quattro obiettivi si legge “[…] promote the safety, efficacy and quality of TM [traditional medicine] by expanding the knowledge base […]”. In questo quadro rientra che la formazione venga presa in mano dalle Università e potrebbe essere anche un aiuto contro truffatori e guaritori improvvisati di varia specie.
Faccio infine notare che, con probabile indignazione di molti, nello stesso documento si cita anche l’omeopatia.
Confermo l’indignazione (riguardo all’omeopatia) e, se non proprio una contestazione, mi permetto di rivolgere alla WHO la critica che accennavo sopra: nella sua strategia riguardo alle medicine tradizionali e complementari mescola “medicine” diversissime che meriterebbero approcci e strategie diversissime.
Comunque, negli obiettivi leggo (tra l’altro)
“While there is a growing interest in T&CM, there are still many questions about the quality and quantity of evidence which supports its utilization. […] In order for T&CM to be considered an integral part of health care, it must be supported by evidence […] Member States need to encourage research into forms of T&CM which may benefit their populations and focus their attention and limited resources on the products, practices and practitioners most likely to be of benefit. At the same time, Member States should be better placed to identify types of T&CM that make exaggerated claims or pose an actual health risk.”
Quello che sostengo e’ che nel decreto in questione percepisco una aprioristica accettazione dell’efficacia della MTC che non e’ compatibile (e’ un mio parere) ne’ con le indicazioni della WHO, ne’ col contrasto a “truffatori e guaritori improvvisati di varia specie”.
In generale, ho l’impressione che a causa di esigenze finanziare, di immagine e di scriteriati criteri di valutazione, si siano rilassati alcuni “limiti di decenza”.
In generale, sono d’accordo.
Nel caso specifico (e, comunque, riguardo ai rapporti tra medicina accademica e medicine complementari) sospetto che abbiano un’influenza preponderante gli interessi particolari della classe medica, nel suo complesso (non solo italiana, e da qui certi toni del documento della WHO che mi da l’impressione piu’ di voler dare risposte alle richieste di una clientela, a prescindere del fatto che siano sensate o meno, che di fare gli interessi della stessa), piu’ che le esigenze finanziarie delle Universita’.
“Avrebbero dovuto farsi pagare un *consistente* anticipo alla firma.”
Non è sempre possibie, dipende dal regolamento di dipartimento e di ateneo. In linea di massima gli anticipi li chiedono solo avvocati e cialtroni… 😛
E idem l’organizzazione di corsi esterni è spesso tortuosa e complicata, ma dovrebbe essere sempre possibile scovare nelle minute chi ha l’effettiva responsabilità di imbarcarsi personaggi dubbi con idee ancora più dubbi…
Hortensio,
conosco altri casi e vien voglia anche a me di schiacciare l’omicida sotto qualcosa – insieme a chi doveva impedirgli di uccidere…
—
Riccardo,
penso che le T&CM si possano insegnare, criticamente come si fa in tutte le materie, ma – secondo me – dovrebbe essere vietato insegnare a truffare e uccidere i pazienti. Sono state tutte studiate per 25 anni e $2,5 miliardi dal NCCIH, la parola medicina non compare più nel nome perché ha trovato un’efficacia solo per pratiche e rimedi che fanno già parte della medicina tout court.
Le stesse ricerche sono replicate in altri paesi con lo stesso risultato: “sdoganano” i ciarlatani così aumentano le loro vittime e quelle dei dilettanti.
Poetic justice: a volte la vittima è il ciarlatano.
—
E.K. Hornbeck, Andrea
Se non ricordo male, lo Sceicco della Brianza avrebbe dovuto versare la prima rata alla firma del contratto e quindi non l’ha firmato.
—
E.K.Hornbeck,
dovrebbe fare il giornalista…
@ Andrea Idini
In linea di massima gli anticipi li chiedono solo avvocati e cialtroni… 😛
E’ opportuno chiederli anche quando c’e’ il rischio che le controparti siano dei cialtroni.
O, almeno, questa potrebbe essere la giustificazione degli avvocati 3:-)
@ Oca Sapiens
Se non ricordo male, lo Sceicco della Brianza avrebbe dovuto versare la prima rata alla firma del contratto e quindi non l’ha firmato.
Ehmm… no.
Il comunicato del 26 gennaio 2012 recita “Rescisso il contratto sottoscritto a giugno con la EFA srl causa il mancato soddisfacimento delle condizioni al termine contrattuale previsto”.
E.K.Hornbeck,
ricordavo male, grazie!