Candidato al premio "A qualcuno piace caldo"

So già che se lo propongo io, gli amici di Climalteranti me lo bocceranno perché sul Foglio la pensano come Alessandro Robecchi, quindi cerco alleati (Paolo C.? Steph? Riccardo?). Umberto Minopoli, presidente dell’Associazione Nucleare Italiana, lo merita perché fa sforzi eroici per ingraziarsi il direttore raccontando bufale sul clima.

L’ultima fatica mi è arrivata oggi nella rassegna stampa di Action Aid, forse come interludio comico perché da mesi è quasi tutti dedicata ai profughi. Scrive il presidente dell’ANI, di Sviluppo Campania ecc.

La climatologia “ufficiale”, quella del global warming antropico, deve ora una spiegazione: come escludere che il riscaldamento  terrestre non abbia le stesse motivazioni, “naturali” e non antropiche, che ha su Marte?

Ignaro del fatto che le motivazioni “naturali” del clima terrestre si studiano da secoli, annuncia pimpante che se lo chiede il Washington Times, di cui tutti meno lui pensano quello che Robeck pensa del Foglio:

La scoperta del riscaldamento di Marte è in uno studio recente pubblicato da Science, la più prestigiosa, con Nature, rivista scientifica Usa. 

Nature è una rivista britannica, ma è il meno.

Lo studio è stato condotto da un team guidato da Isaac. B. Smith, noto scienziato planetario (sic). Il team ha studiato, per oltre due anni, i dati forniti da un apparato osservativo ospitato dal Mars Reconoissance (sic) Orbiter. Si tratta dell’avanzatissima sonda polifunzionale della Nasa impegnata nella più importante missione scientifica (sic) del momento: l’esplorazione del territorio marziano in vista del progetto di spedizione umana sul Pianeta rosso. 

Al posto di Oppy, gli farei causa.


Nelle immagini dei ghiacci polari marziani trasmessi dall’Orbiter, lo studio ha identificato le tracce delle ere glaciali previste da modelli climatici.

Per gli scienziati della Nasa il fattore determinante del cambiamento climatico su Marte è il tilt (sic), la variazione, in lunghi cicli naturali, delle oscillazioni dell’asse del pianeta: la linea immaginaria che unisce i due poli, sud e nord, passando per il centro.

Dal Foglio di Washington, il pluripresidente ha appreso con stupore che anche Marte ha cicli di Milankovic e le interazioni tra Terra e Sole sono “complesse” (giuro):

Esse determinano, infatti, drastici cambiamenti in quelle variabili del trasporto del calore nel macro-ambiente terrestre  (esempio le correnti oceaniche, la circolazione marina – stessa roba – l’andamento dei venti, la circolazione atmosferica – idem -, la nuvolosità eccetera) 

Uno studio, riportato sulla rivista Le Scienze (marzo 2014), di climatologi inglesi ha richiamato la centralità dell’attività della nostra stella nella determinazione dei modelli climatici e ha ricostruito la serie storica che ne dimostra l’evidenza.

Anche secondo Le Scienze, lo studio dimostrava semmai che l’attività della corona solare ha avuto una lieve influenza sul clima europeo tra il 818 e il 1780 e che data la concentrazione atmosferica di CO2 prevista, un futuro eventuale minimo di Maunder – un’assenza di macchie solari come tra il 1645 e il 1715 – avrebbe un’influenza ancora più ridotta.

Con un complottismo degno di Giuliano Ferrara, il filosofo Minopoli conclude sul tema “Ci son più cose in cielo e in terra, Orazio”:

la climatologia “ufficiale” del warming antropico e delle colpe della CO2 non dice l’intera verità. Forse la verità, come sempre per le cose di scienza,
è… nelle stelle.

Chissà se apprende che l’atmosfera di Marte è al 95% fatta di CO2.

 ***

BTW, Steph ha smesso di far flanella e si occupa dell’ENSO che dovrebbe oscillare in Niña entro l’anno prossimo.
aggior. 8 giugno: mi chiedevo se Steph fosse d’accordo con l’analisi di Stefan Rahmstorf sul presunto rallentamento dell’AMOC. Oggi ha risposto “sì”, con l’inevitabile caveat: “ci vogliono più dati”.
Tks bro’.

12 commenti

  1. @ Ocasapiens, ma certo, vai avanti. Sarà un piacere incontrarti in tribunale. Pensi che la cosa peggiore siano dei supposti insulti ed offese? Beh, ti sbagli di grosso. La cosa peggiore sono tutte le bugie che scrivi da anni. È vero che a volte attacchi la falsa scienza ed i venditori di fumo, ma altre volte spari nel mucchio ed i tuoi schizzi di fango colpiscono anche persone oneste, che non fanno niente di male. Questo post ne è una conferma. Minopoli è una brava persona, che ha delle idee sue, che possono essere giuste o sbagliate, ma che non merita di essere messo alla gogna in questo modo. Il tuo agire, Ocasapiens, distrugge carriere, rovina persone, anche economicamente, che hanno la sola colpa di pensarla diversamente da te. Sei una persona cinica e malvagia, sporca dentro. Il tuo è un lavoro ed un agire schifoso. Avanti, portami in tribunale, ti assicuro che pagherai sino all’ultimo per le tue menzogne e per i problemi che hai causato alle persone oneste che hai colpito senza curarti di cercare la verità sino in fondo.
    A presto, spero.

    1. Steph,
      grazie della risposta! Aggiorno il post sopra.

      Giacomino,
      se spera ancora che io quereli lei e altri diffamatori abituali, temo che non abbia mai letto quello che scrivo. D’altronde è ovvio che non ha letto le mie poche righe nel post sopra.
      E lei è troppo buono. Non mi risulta aver né distrutto una carriera né causato danni economici né messo alla gogna qualcuno. Per brevità, mi limito a citare le idee e semmai i fatti che le smentiscono.

  2. Non c’e’ un astronomo in sala?
    Se glielo dico io non mi crede ma qualcuno potrebbe avvisare Minopoli che esiste anche il pianeta Venere?
    Strano che gli sia sfuggito: dopo Sole e Luna e il corpo celeste piu’ luminoso che gli puo’ capitare di vedere in cielo.
    Evidentemente non lo conosce; infatti nell’articolo riportato sopra, definisce Marte
    il pianeta più simile alla Terra per dimensioni, distanza dal Sole, massa, composizione, geologia, inclinazione eccetera
    Sara’ vero?
    Premesso che con un “eccetera” indefinito possiamo dimostrare qualsiasi cosa, vediamo i parametri che Minopoli esplicita
    (1) dimensioni: inequivocabilmente falso.
    E’ noto a chiunque abbia un minimo di conoscenze nel ramo che e’ Venere il pianeta piu’ simile alla Terra in termini di dimensioni; basta confrontare i raggi medi (fonte en.wikipedia.org, valori arrotondati alle unita’):
    – Terra: 6’378 km
    – Venere: 6’051 km (95% di quello della Terra)
    – Marte: 3’389 km (53% di quello della Terra)
    (2) distanza dal sole: decisamente falso
    Anche in questo caso, e’ Venere il pianeta con la distanza dal Sole piu’ simile.
    Basta confrontare i dati del semiasse maggiore dell’orbita (sempre en.wikipedia.org, arrotondando alla terza cifra decimale)
    – Venere: 0.723 UA
    – Terra: 1.000 UA
    – Marte: 1.524 UA
    (3) massa: inequivocabilmente falso.
    Anche in questo caso e’ Venere che e’ molto piu’ simile alla Terra, in termini di massa. Ed era intuibile, visto che ha dimensioni quasi uguali; ma, volendo dei numeri (ancora fonte en.wikipedia.org; arrotondato alla seconda cifra decimale)
    – Venere: 4.87 x 10^24 kg (82% della Terra)
    – Terra: 5.97 x 10^24 kg
    – Marte: 6.42 x 10^23 kg (10% della Terra)
    (4) composizione: dubbio.
    Sappiamo troppo poco, della composizione interna dei tre pianeti (sopratutto di Venere) per sapere chi e’ piu’ simile a chi. Tenendo conto che la Terra e Venere sono piu’ vicini tra loro rispetto a Marte, e quindi che dovrebbero essersi formati con materiale piu’ simile, tenderei a pensare a una composizione piu’ simile tra Terra e Venere che tra Terra e Marte. Ma qui mi farebbe comodo il consulto con un astronomo.
    (5) geologia: tendenzialmente falso.
    Fare un confronto tra le geologie di due (o piu’ pianeti) e’ una cosa molto complicata: non si tratta di confrontare un numero, come con la massa.
    Ma direi che, anche in questo caso, la Terra e’ piu’ simile a Venere che a Marte.
    Il motivo principale e’ che la dimensione molto simile ha comportato una dispersione di (percentuale di) calore, nello spazio, molto simile.
    Marte, piu’ piccolo e piu’ lontano dal Sole, ha disperso nello spazio molto piu’ velocemente il proprio calore. Ha una crosta piu’ spessa (in termini relativi) e un’attivita’ vulcanica ancora presente (non e’ geologicamente inattivo come la Luna) ma decisamente minore rispetto a quelle di Venere.
    (6) inclinazione: assolutamente vero.
    Almeno una l’ha azzeccata: l’inclinazione (immagino intenda quella dell’asse di rotazione rispetto alla perpedicolare al piano di rivoluzione) di Marte è molto, molto simile a quella delle Terra; basta vedere i dati (in gradi, ancora fonte en.wikipedia.org; arrotondato alla seconda cifra decimale)
    – Venere: 2,64
    – Terra: 23,40
    – Marte: 25,19
    Un po’ poco pero’ per affermare che “Marte, [e’] il pianeta più simile alla Terra per dimensioni, distanza dal Sole, massa, composizione, geologia, inclinazione eccetera”, come fa Minopoli.
    Rispetto a questi parametri e’ decisamente Venere il pianeta piu’ simile alla Terra.
    Forse commettero’ peccato ma… come insegna Andreotti…
    Non e’ che Minopoli dimentica l’esistenza di Venere poiche’ Venere presenta un’atmosfera rovente anche a causa di una densissima atmosfera composta per il 96,5% da Anidride Carbonica?
    Quella stessa Anidride Carbonica che su Venere genera uno spaventoso effetto serra ma che sulla Terra, secondo Minopoli, non lo causerebbe in maniera rilevante?

  3. Io di astronomia ci ho sempre capito pochetto, ma da ignorante Hornbeck batte Minopoli 4-1

  4. Beh, è Hornbeck – (anche) un amico mio, mica pizza e fichi
    🙂
    Giacomino, che fai, piagnucoli? Ce n’era un altro che si lamentava che OcaSapiens gli aveva fatto perdere un prestigioso lavoro (tipo “docente in università della fuffa” o forse era “vicequalcosa presso stampificio documenti quasi veri”, non ricordo bene).
    Ma non stare a lacrimare: se non sei del giro dei Giustizieri (quelli che si sono riuniti e hanno deciso di ammazzare qualcuno entro fine anno), ci sono buone probabilità che la Postale non busserà a casa tua – hai presente? Per quel reato per cui si procede d’ufficio, basta che chiunque, anche non direttamente coinvolto, segnali la cosa a chi di dovere – perché OcaSapiens, d’abitudine e come tutte le persone per bene, non si fa trascinare ad iniziare beghe legali per pinzillachere – attività invece gradita a tanti fuffari purché iniziata da altri contro di loro o per conto loro.
    Quindi sereno, e non frignacolare – mica sei quel tale, no? E nemmeno del giro dei Giustizieri, dico bene?

  5. @ Shine
    Io di astronomia ci ho sempre capito pochetto, ma da ignorante Hornbeck batte Minopoli 4-1
    E mi sono concentrato solo su una sfumatura.
    Oca Sapiens ha centrato il nucleo della scorrettezza dell’articolo di Minopoli.
    Ma ti segnalo un’altra sfumatura.
    Nell’articolo che propone la maldestra somiglianza tra Terra e Marte, Minopoli accusa anche “la climatologia ‘ufficiale’ del warming antropico e delle colpe della CO2 non dice l’intera verità”.
    Anche nell’altro articolo referenziato, accusa i climatologi di “isolare l’attività umana (la CO2 antropogenica) come esclusivo fattore di incidenza” e di ridurre “eccessivamente la complessità delle variabili e insinua nei calcoli un solo fattore ad hoc, una singola costante, i volumi di emissione della CO2, per giungere a esiti pre-determinati”.
    Anche ammesso, e non concesso, che i climatologi “ambientalisti” (come li chiama lui) si concentrino troppo sulla CO2, il riscaldamento indotto dalla CO2 passa dal cosiddetto “effetto serra”, ovvero dal mantenere inalterata la quantita’ di energia in entrata nel sistema Terra, tramite irraggiamento solare, e dal diminuire quella in uscita, tramite riduzione dell’emissione.
    Ottimo.
    Quindi, se Minopoli ha capito il meccanismo dell’effetto serra — e se accusa i climatologi “ambientalisti” di concentrarsi solo su quello — ha ben chiaro che i climatologi sono perfettamente consapevoli, e tengono pesantemente conto nei loro calcoli, del fatto che c’e’ uno scambio di energia tra il sistema Terra e il resto dell’universo.
    Pero’ li accusa anche di trascurare il fatto che “la Terra non è un sistema isolato e chiuso” (le parole esatte ” La scoperta del warming su Marte […] ci richiama a una banale constatazione ignorata dall’ambientalismo antiscientifico: la Terra non è un sistema isolato e chiuso”).
    Ma come potrebbero, i climatologi, considerare la Terra un sistema isolato (che per definizione e’ un sistema che non permette ne’ uno scambio di massa ne’ uno scambio di energia con l’esterno) e contemporaneamente ragionare sull’energia in entrata e in uscita nel sistema?
    Vedo solo tre ipotesi:
    1) o Minopoli non ha capito come, secondo i climatologi che tanto disprezza, funziona l’effetto serra
    2) oppure ha dei ricordi talmente degradati sulla termodinamica da non ricordare neppure la definizione di “sistema isolato”
    3) oppure ricorda benissimo la definizione termodinamica di “sistema isolato”, capisce benissimo il meccanismo alla base dell’effetto serra ma non ha scrupoli ad affermare quello che sa benissimo non essere vero pur di calunniare i climatologi “ambientalisti”.

  6. E.K.Hornbeck
    io aggiungerei l’ipotesi di una ignoranza ancora più vasta. Già Arrhenius, che pure voleva studiare l’effetto di una ipotetica variazione di CO2, non si è limitato solo a quella; in quello che è stato un primo tentativo di descrizione modellistica c’era molto altro.
    Certa gente non sa e non vuole sapere, prende per buona una vulgata letta chissà dove e tira dritto.

  7. Delle due l’una: o rappresenta una palese manifestazione di idiozia scientifica, oppure è un tipico rappresentante delle attempate spogliarelliste della scienza . Non vedo altre possibilità. Siccome per natura sono piuttosto ottimista, propendo per la prima.
    Bref: it’s total trash. Mi sa che ci faccio pure un post, visto che ho un epsilon di tempo da buttare…
    Candidatura: io ti appoggerei anche, ma non so se valga la pena vista la mia propensione ottimistica di cui sopra.
    @Giacolino
    Minopoli è una brava persona, che ha delle idee sue, che possono essere giuste o sbagliate, ma che non merita…
    merita, merita, glielo assicuro.
    Il tuo agire, Ocasapiens, distrugge carriere, rovina persone, anche economicamente, che hanno la sola colpa di pensarla diversamente da te.
    mentre invece l’agire di questo Carneade non infanga nessun climatologo, nessun fisico dell’atmosfera, nessun oceanografo (…), nessuno che lavori in nessun istituto di ricerca, nessuna università, nessun politecnico e che pubblica su nessuna rivista scientifica come quelle citate dal Carneade e che poi non vengono riassunte da nessun rapporto dalla famigerata congrega di ideologi che costituiscono il mainstream ufficiale della scienza del clima?
    Devo dire che lei ha una logica tuta sua, dove l’ha imparata, su Marte?

  8. @ Reitano
    io aggiungerei l’ipotesi di una ignoranza ancora più vasta.
    Be’… le ipotesi (1) e (2) sono assolutamente compatibili con ulteriori strati di ignoranza, vasti a piacere.
    Ma non credo siano la spiegazione corretta. Io punto sull’ipotesi (3). Faccio molta fatica a credere che una persona che conosce e descrive decentemente la processione degli equinozi non conosca Venere o non sappia che molto piu’ simile alla Terra (nelle caratteristiche che lui stesso elencava) di Marte.
    Secondo me, non e’ che non sa. E’ che gioca sporco.
    Certo: altre affermazioni potrebbero far propendere per l’ipotesi ignoranza, come quando scrive che dall’inclinazione dell’asse di rotazione dipende “l’estensione di territorio planetario che riceve la radiazione solare in linea retta”, ma penso che questa sia una svista e che si renderebbe conto subito, rileggendo, di aver scritto una castroneria.
    Certa gente non sa e non vuole sapere, prende per buona una vulgata letta chissà dove e tira dritto.
    E’ questo il punto.
    Ma (IMHO) non descrive Minopoli; descrive il target dei suoi articoli.
    L’articolo che Oca Sapiens ci riporta e’ tutto giocato su un equivoco, oltre che sulla descrizione spudoratamente menzognera del nemico, classico esempio di straw man, quello che Minopoli descrive come ambientalismo antiscientifico.
    L’equivoco nasce dal segnalare l’incipit (“Earth isn’t the only planet grappling with climate change”) di un articolo del Washington Times che a sua volta cita un articolo di Science.
    Dubbio: perche’ non partire citando direttamente l’articolo di Science?
    [Andreottian mode on]Risposta: perche’ il titolo dell’articolo di Science, ovvero “An ice age recorded in the polar deposits of Mars”, avrebbe impedito lo svilupparsi dell’equivoco nella mente del lettore.[Andreottian mode off]
    L’articolo su Science ci parla di un’era glaciale su Marte e permette di dimostrare una cosa che, contrariamente a quello che cerca di farci credere Minopoli, nessuno ha mai messo in dubbio: il clima su Marte e’ variato nel corso dei miliardi di anni della sua esistenza.
    Dal momento che il clima di Marte e’ variato in assenza di esseri umani, possiamo dimostrare qualcosa che, ancora una volta, nessuno ha mai messo in dubbio: il clima dei pianeti puo’ variare anche in assenza di intervento umano.
    Era necessario prendere in considerazione Marte per dimostrarlo?
    Assolutamente no, visto che sappiamo tutti (spero) che anche la Terra ha avuto le sue glaciazioni e i suoi periodi interglaciali. E, per la stragrande maggioranza del tempo, in assenza di esseri umani.
    [Andreottian mode on]L’obiettivo non era descrivere un interessante articolo di Science, ma far arrivare, acriticamente, al lettore l’incipit del Washington Times: “Earth isn’t the only planet grappling with climate change”.[Andreottian mode off]
    Leggendo quell’incipit, il lettore medio e’ portato a pensare che l’articolo di Science descriva un cambiamento climatico in atto su Marte adesso, non 370’000 anni fa (quando e’ finita l’era glaciale descritta dall’articolo)
    In nessuna parte dell’articolo di Minopoli trovo l’indicazione del fatto che parliamo di un’era glaciale finita 370’000 anni fa.
    [Andreottian mode on]Se ne guarda bene dal ricordarlo perche’, altrimenti, anche molti dei lettori piu’ disattenti si renderebbero conto di quanto irrilevante sia, quell’articolo, per dimostrare che il clima di un pianeta puo’ cambiare anche in assenza di intervento umano. In compenso, precisa che “Lo studio è stato condotto da un team […] [che] ha studiato, per oltre due anni, i dati forniti da un apparato osservativo ospitato dal Mars Reconoissance Orbiter”; ottimo modo per far credere, al lettore, che gli autori dell’articolo hanno rilevato un aumento di temperature, su Marte, negli ultimi due anni.[Andreottian mode off]
    E se negli ultimi due anni, puo’ concludere il lettore, il clima si e’ riscaldato su Marte, allora il riscaldamento in atto ora sulla Terra non e’ causato dall’uomo.
    Sintetizzando: (IMHO, as usual) Minopoli non e’ ignorante dell’argomento. Conosce decentemente quello di cui sta parlando. E conosce perfettamente quello che sta tacendo.

  9. @ Steph
    merita, merita, glielo assicuro.
    Penso anch’io: merita, merita.

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