Traduzione vocale istantanea

Oggi, una conferenza stampa della Fondazione Bruno Kessler di Trento ha annunciato la lieta conclusione del progetto europeo TC-Star che mirava a sviluppare tecnologie grazie alle quali ci mettiamo un apposito orecchino e quando uno straniero parla la propria madrelingua lo sentiamo nella nostra. O quando un testo compare sul nostro video in una lingua ignota una voce garbata ce lo sussurra in una a noi nota.

Insomma da Babelfish  – Douglas Adams, ci manchi! – in poi ci son stati progressi, come questo kit raccomandato ai cultori dell’IT.

Il progetto era finanziato dal VI programma quadro, anche perché la Commissione Europea vuol evitare la confusione e risparmiare sui traduttori. E sul tempo perso a cercare un portoghese in grado di tradurre in estone e vice versa. Per i curiosi di particolari tecnici, sono sul sito www.tc-star.org (a proposito: è interessante la parte sulla confusione).

Questo in attesa del microchip da farsi impiantare dietro l’orecchio, e da programmare a ogni viaggio all’estero per capire l’idioma o gli idiomi locali, profetizzato da Susan, Baronessa Greenfield e neuroscienziata di Oxford.

Intanto in Giappone arrivano telefonini in grado di tradurre e vocalizzare in inglese domande giapponesi quali “Conosce un ristorante qui vicino?” “Dove si trova la stazione ferroviaria?” Qualcuno di voi per caso ne ha già provato uno e ci direbbe se s’è trovato bene?