Vecchia fuliggine

Coincidenza: Maurizio segnala un’estate polare da caldo record nel 1912 e su Science di venerdì scorso esce l’analisi di carote di ghiaccio prelevate in Groenlandia. C’è un’ampia sintesi sul sito della National Science Foundation.

Sintesi della sintesi: durante lo sviluppo industriale di USA e Canada tra il 1849 e il 1950 è aumentato il deposito di fuliggine sui ghiacci groenlandesi che, scuriti dallo sporco, riflettevano meno luce e calore solare di quand’erano bianchi. I depositi sono culminati tra il 1906 e il 1910, quando l’effetto è diventato 8 volte superiore a quello precedente.

Non è detta l’ultima parola, ovviamente, ma in fondo al comunicato della NSF, uno degli autori dell’articolo – Ross Edwards del Desert Research Institute a Reno, Nevada – inquadra bene il tema di cui i ricercatori si occupano parecchio in questo momento : la velocità con la quale il clima può cambiare.