Ecco la storia, brute de décoffrage,
L’8 novembre scorso il “Catalina Sky Survey”, un telescopio automatico statunitense dedicato alla scoperta di asteroidi in potenziale rotta di collisione con la Terra, annunciava di aver individuato uno di tali piccoli pianetini che sembrava puntare verso di noi in maniera piuttosto preoccupante. Nel giro di poche ore l’Unione Astronomica Internazionale (massimo organismo mondiale nel settore) emise una circolare in cui all’oggetto veniva assegnata la sigla “2007 VN84”. Dai parametri orbitali provvisori sembrava effettivamente trattarsi di una grossa “roccia spaziale” di circa 20 metri di diametro, che il giorno 13 novembre sarebbe passata molto, forse troppo, vicino alla Terra. Comprensibile l’allarme che inizio’ a diffondersi immediatamente nell’ambiente degli addetti ai lavori.
Ma… un momento: non e’ un asteroide-killer: si tratta di una sonda spaziale che torna verso casa! E’ questo in sintesi il concetto espresso su internet da Denis Denisenko, un astronomo russo che si è accorto della somiglianza tra l’orbita di questo “asteroide” e quello di Rosetta
Luca Donato, Virgilio Gonano, Ernesto Guido e Giovanni Sostero, astrofili dell’Osservatorio di Remanzacco, nelle scorse notti hanno spiato con gli strumenti della specola friulana l’avvicinamento della sonda al nostro pianeta, contribuendo così a documentare questa rara “congiunzione” celeste. Le immagini effettuate da Remanzacco hanno rappresentato una piccola sfida, a causa della scarsa luminosità della sonda (al momento della ripresa, circa mille volte più flebile delle più deboli stelle distinguibili ad occhio nudo) e del fatto che essa si muoveva molto veloce tra le stelle. Nonostante ciò, gli astrofili dell’AFAM sono riusciti a ricostruire un filmato, subito ripreso dai maggiori siti informativi di astronomia… si vede il rapido spostamento di Rosetta tra le stelle della costellazione della Balena. La sonda, dopo aver ricevuto dalla Terra la spinta necessaria ad immetterla su di una nuova traiettoria, ora si sta nuovamente allontanando nello spazio; ma tornerà a farci visita nel novembre 2009, quando verrà effettuata l’ultima deviazione di rotta sfruttando sempre l’effetto di “fionda gravitazionale” originato dalla Terra. Dopodiché viaggerà solitaria per altri quattro anni nel gelido vuoto dello spazio alla volta della cometa Churyumov-Gerasimenko (abbreviata in Natascia all’Agenzia spaziale europea, e Ciuciù altrove, n.d.r.), obbiettivo finale della sua missione.
Arrivederci Rosetta!
Immagine statica: http://tinyurl.com/2jqtdx
Animazione: http://tinyurl.com/ywe8ke
Associazione Friulana di Astronomia e Meteorologia (Remanzacco, UD)
Rosetta alla Casa madre: www.esa.int/SPECIALS/Rosetta/index.html