Ancora sulla ruggine del grano

A proposito delle notizie che non fanno notizia: meglio un blog che scoppiare per la frustrazione. Non so come linkare ai post precedenti, quindi li riassumo: dall’Uganda, la Puccinia graminis – ceppo Ug99, cf. l’iniziativa dell’Icarda – è passata in Medioriente, quest’anno è stata segnalata in Iran e si sta spostando verso Pakistan e India.

Su New Scientist, vedo che la fondazione Gates verserà in tre anni 26,5 milioni di dollari al progetto di ricerca di un grano resistente, coordinato dal Cimmyt, una delle “banche dei semi” del CGIAR. La fondazione lo ha confermato ieri a Ciudad Obregon (Messico), dove c’è la prima stazione del Cimmyt e dove Norman Borlaug aveva creato il primo mais resistente, 63 anni fa.

Il sindacato locale dei contadini ha raccolto 600 mila dollari per il progetto. Il governo degli Stati Uniti, scrive New Scientist, non intende rinnovare il suo finanziamento annuo al CGIAR, di 56 milioni di dollari. Male, ma a me risulta molto meno della metà delle spese dei laboratori del CGIAR, che s’aggirano sui 380-400 milioni di dollari. Cf. bilancio definitivo 2003, quelli successivi sono ancora in un angolo riservato del sito.

All’anno: l’intera rete del CGIAR costa poco più di mezza giornata di occupazione dell’Iraq, di un singolo F-22 Raptor, di… non, ça suffit comme ça.