E alla coniglia niente

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Nobel per la chimica a Osamu Shimomura, Martin Chalfie e Roger Tsien per la scoperta e lo sviluppo della proteina fluorescente verde. Per Alba, neanche un premio in memoriam?
Non importa, Tsien è un genio…
p.s. …e trova che fra i premiati manca Douglas Prasher. E Ghia Euskirchen, a quanto scrive Katherine Sanderson, che è una donna però. Meno male, oggi tocca alla letteratura.

Ci sono proteste perché a Nicola Cabibbo non è stato assegnato quella per la fisica. A Filter – che commentava con una battuta sensazionale! – pareva ingiusto, a naso anche a me. Adesso ho letto il background scientifico a cura dei premianti.

Interessante.

Attribuisce a Cabibbo un “importante contributo”, lo spiega a pp. 9-10 e conclude: “La Teoria di Cabibbo, con l’angolo di Cabibbo, è presto diventata l’ambito standard per le interazioni deboli. E’ risultata universale e capace di includere una  moltitudine sempre crescente di dati. E’ stata una pietra angolare delle interazioni deboli.”

Riassumo il seguito. Integrata nella teoria di Gell-Mann-Lévy-Cabibbo, non permetteva però le violazioni della parità CP. Rielaborata da Kobayashi e Maskawa, ha consentito di prevedere l’esistenza di tre quark, e la verifica sperimentale. Poi c’è voluto il meccanismo Glashow-Iliopoulos-Maiani per prevedere il quark charm (il quarto).

Quindi Cabibbo doveva condividere parecchi Nobel precedenti, oltre a questo. E questo qui spettava pure a Giovanni Jona-Lasinio senza il quale Nambu annaspava.
Quindi protesto anch’io
– per Gianni Jona. E mentre ci sono
– per Sandro Stringari che doveva condividere parecchi di quelli per gli atomi ultrafreddi
– per le regole del Nobel, mai più di 3 per volta, che da mezzo secolo non corrispondono più a come si fa ricerca
– perché dopo Françoise Barré-Sinoussi ne volevo uno per Lenea Vestergaard Hau

Stesso topic, vedi anche Science Sense, In the Dark, Tommaso Dorigo, Ben Illie.

Che fa, protesta anche il carattere?