Un sì e due no

Technophilia
Da Google News, “Il segretario del Pontificio Concilio per le comunicazioni sociali abbraccia IBreviary”, dopo averlo collaudato per tre mesi, presumo. Stando all’articolo, con 10 mila hits in tre mesi, sarebbe una delle applicazioni più scaricate da App Store.
Ne dubito. Comunque la notizia è che non si scarica più gratis, ma con 0,79 centesimi che servono a pagare lo sviluppo e l’implementazione dell’app.

Speriamo non sostituisca l’out-sourcing delle preghiere, innovazione apprezzata dai seminaristi del terzo mondo e per la quale il Vaticano riceveva il premio IgNobel per l’economia nel 2004.

Fisica della materia ecologica
Da Panorama, “Solo perché la materia è strutturata in modo intelligente, il nostro spirito è in grado di interpretarla e di modellarla,” ha detto ieri il Papa ai membri della Curia, a proposito di Galileo, di scienza e di fede. Essendo tra uomini, ha detto anche basta all’idea di “gender” perché “si risolve… nell’autoemancipazione dell’uomo dal Creato e dal Creatore. L’uomo vuol farsi da solo…, ma in questo modo vive contro lo Spirito creatore. Le foreste tropicali meritano la nostra protezione, ma non la merita meno l’uomo come creatura.”

Come nota un lettore del Guardian, per l’occasione erano tutti vestiti “in what looks suspisciously like a dress”.

Icona non pop
Per certe “voci cattoliche” la giornata mondiale della gioventù sarebbe una variante della cultura rock giovanile? Per carità. Diversamente dal suo predecessore – insinua la redazione di Panorama – il Papa non vuol essere considerato una star.

Non tema, Sua Santità…