Ah, se fossi io a dirigere Le Scienze… Titolo a caratteri cubitali sulla riproduzione del Rubens, un milione di copie a numero, le edicole prese d’assalto… Sigh…
Sogni a parte, il tasso mondiale di celibato è appena calato di brutto. Dopo tre anni di osservazioni e di esperimenti raffinati e assai spinti, Manuela Giovannetti e il suo gruppo sono riusciti a dimostrare che il Glomus intraradices – ritenuto un “controsenso della natura” in quanto casto e votato unicamente al benessere delle piante le quali senza di lui stanno da cani – non pratica affatto l’astinenza.
Lo scrivono su New Physiology, non fra le mie letture abituali. Sarei quindi rimasta all’oscuro delle pratiche sessuali di quella muffa (l’anastomosi per chi vuol assolutamente saperlo), se la ricerca non avesse ricevuto un 9 – il 10 è solo in caso di perfezione – dall’Accademia dei Mille-Biologia che seleziona e commenta gli articoli migliori usciti in letteratura.
La motivazione è entusiasta: “L’articolo rappresenta una pietra miliare nella conoscenza delle micorrize arbuscolari perché fornisce le prove di uno scambio di materiale genetico tra questi funghi ritenuti in precedenza degli antichi asessuati”.
Sono in giro da mezzo miliardo anni, antichi sì e assatanati.