Ambigua utopia

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Ursula Kroeber Le Guin, la più grande scrittrice di fantascienza, è anche l’unica inventrice di una tecnologia adottata dai colleghi: l’ansible per la comunicazione iper-relativistica che, nei Reietti dell’altro pianeta, un fisico quantistico regalava all’Onu galattica perché restasse nel pubblico dominio.

Insieme a Vonda McIntyre, ha creato ora il RithChek che consente a chiunque abbia le dita e una tastiera di scrivere capolavori, progettare acceleratori o risolvere le equazioni di Navier-Stokes.  Ma è brevettato e la pubblicità uscita su Nature è riservata agli abbonati.

A nome dei redattori della fu rivista anarco-femmin-pacif(omissis)-Vinternazio-pablista che dà il titolo a questo post: Ladies, we love the irony.

Intanto al Tevatron
Qua finisce che perdo il treno. Marco spiega lui i muoni fantasma che da un lato abbondano e dall’altro scarseggiano al punto che non se ne vede nemmeno uno. Di mio segnalo giusto una particella del cavolo né carne né pesce – charm/anti-charm – detta Y (4140) per i suoi megaelettronvolt che salta fuori senza che nessuno l’abbia chiamata:

“It must be trying to tell us something,” said CDF cospokesperson Jacobo Konigsberg of the University of Florida. “So far, we’re not sure what that is, but rest assured we’ll keep on listening.”