Il titolo del post è il motto di Rejecta Mathematica, segnalata da Filter (che ha riaperto “il postribolo”, per dirla con S. Fusina) una “vera rivista open access” per manoscritti rifiutati dalla concorrenza che tuttavia abbiano ancora valore per la comunità accademica, per es. rientrando in una delle seguenti categorie:
mappa dei vicoli ciechi – contengono risultati negativi che evitano agli altri di perder tempo;
reinvenzione della ruota – derivano incidentalmente un risultato già noto ma con qualche intuizione nuova;
quadratura del cerchio – nonostante un grave errore tecnico, si salvano per un’informazione o un’idea;
applicazioni della fusione fredda – partono da una premessa controversa ma che in un ambito tradizionale, chissà, magari si trova bene;
genio incompreso – articoli alle quali altre riviste semplicemente non fanno posto.
Ci sono già le magliette, ma nessuna pubblicazione. I manoscritti, riconoscono i redattori, “sono come un buon vino o un buon formaggio: possono esser invecchiati prima di essere adatti al consumo” e forniscono matrici per renderli leggibili. I redattori si pongono alcuni limiti, perciò invitano anime buone a lanciare un Journal of Impenetrable Results.
Se non fosse così vicino il 1 aprile, i geni incompresi non avessero passato l’età della Fields, i disconi dell’Apple IIe non fossero finiti chissà dove, quasi quasi darei una rispolverata a una variante armoniosa eppure rimasta tristemente inedita, sul tema …
Dimenticavo
Michel Gromov ha ricevuto il premio Abel per la geometria simplettica (in italiano).
Non c’è alcun legame
Dal 1 aprile Marc Abrahams, boss della rivista Annals of Improbable Results e del comitato IgNobel, collabora stabilmente al mensile Le Scienze. Nega ogni rapporto con Rejecta Mathematica, anche se spera che i colleghi gli mandino questa in omaggio.