Aspirazioni


Ieri all’università di Milano-Bicocca – in bici ci si mette di più che per andare a Bresso – presentavano la Consulta nazionale su scienza e società, nata dopo tre anni di lavori preparatori. Vuole promuovere, diceva l’invito, la “Comunicazione della scienza per lo sviluppo sostenibile dell’Italia”.

C’è un buon resoconto su Brainfactor.
Da quanto s’è capito, per raggiungere lo scopo la Consulta diventerà un’Istituto. Dopodiché si darà da fare perché i rapporti tra scienza e società diventino una materia di studio in molte più università, e per aumentare il numero di corsi di laurea, master, dottorati, e ricercatori che si dedicano al tema.
E questo come contribuirà allo sviluppo sostenibile dell’Italia?

Rant
Non vedo bene a che cosa possa servire un altro quango. C’è già ObservaScience in Society che fa buona ricerca, la pubblica e la promuove. Ci sono centinaia di associazioni, aziende ecc. che comunicano la scienza per l’innovazione e lo sviluppo, senza risultati.

E decine di corsi e master in com. scienza, di qualità variabile.

Adesso che gli uff. stampa delle università e dei centri di ricerca hanno assorbito la prima ondata di chi s’è laureato e masterizzato dieci anni fa, agli altri resta solo il precariato. Sarebbe meglio se fossero pagati dalle università per un dottorato o una ricerca, ma i rettori piangano tutti miseria.

Strano come le iniziative per parlare di scienza continuino a moltiplicarsi mentre i fondi per farla diminuiscono e gli scienziati stessi, ottimi comunicatori qualche volta, non riescono a cambiare la situazione.
End of rant.

Il padrone di casa Andrea Cerroni, prima di offrire pizza e bibite ai convenuti in uno dei “giardini pensili” nascosti in quell’inno al cemento, ha annunciato l’apertura di un portale. Un altro. Non sarebbe più utile far interagire quelli già esistenti, federando, animando, vivacizzando i siti delle istituzioni cui appartengono i membri della Consulta?

Ne fanno parte:

  • Maria Carmela Agodi, docente di sociologia della scienza all’Università di Napoli Federico II
  • Giovanni Anzidei, capo ufficio stampa dell’Accademia dei Lincei
  • Romeo Bassoli, responsabile della comunicazione all’INFN
  • Umberto Bottazzini, prof. e coordinatore del dottorato di ricerca in scienza e società alla Statale di Milano e alla Sissa di Trieste
  • Andrea Cerroni, prof. a Milano-Bicocca e delegato nazionale nel Programme Committee Science in Society (FP7)
  • Antonio de Lillo, presidente dell’Associazione Italiana di Sociologia
  • Nadia Fellini, del consorzio europeo Young People and Science in Society Issues
  • Giacomo Giacobini, presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici;
  • Pietro Greco, della Fondazione Idis-Città della Scienza, Napoli
  • Mara Gualandi, del National Contact Point Science in Society (APRE)
  • Enrico Predazzi, presidente di EuroScience Open Forum 2010 e del centro interuniversitario di Torino Agorà Scienza;
  • Isabella Saggio, docente e direttore del master SGP alla Sapienza di Roma
  • Adriana Valente, dell’Istituto IRPPS del CNR
  • Antonello Villa, direttore del Consorzio MIA
  • Vincenzo Vomero, direttore del Planetario di Roma