Ancora sul processo per diffamazione intentato dalla British Chiropractic Association a Simon Singh. La settimana scorsa, l’Advertising Standards Authority ha emesso una “aggiudicazione” in cui dice di non aver visto alcuna
evidenza clinica robusta a sostegno della pretesa dei chiropratici di curare la sindrome del colon irritabile, la colica e la difficoltà d’apprendimento.
Via Edzard Ernst.
Poi la BCA ha emesso un comunicato stampa, in cui parla di 27 papers a sostegno delle sue pretese, comunicato sviscerato da Jack of Kent. Poi è stata pubblicata la sentenza, sviscerata idem.
Singh ha detto che andrà al processo, e magari si riuscirà a sapere
- se le terapie per bambini e neonati pubblicizzate nel libretto Happy Families della BCA, sono fittizie (bogus), o come sostiene la BCA, la loro efficacia è stata dimostrata da 27 articoli scientifici;
- cosa c’è scritto nei 27 articoli che la BCA ha consegnato al giudice, ma si rifiuta di rendere pubblici;
- se sono in parte o in toto quelli ritenuti non scientifici da Simon Singh e dal prof. Ernst nel loro libro Trick or Treatment?
Persino il Financial Times ha da ridire sul business delle medicine bogus felicemente pagate dal National Health Service, e delle lauree bogus in medicina bogus elargite altrettanto felicemente da università sovvenzionate dallo stato. Come dice David Colquhoun
anche un flacone di Chanel n° 5 può farci bene, ma deve rimborsarcelo la mutua?
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