Squadra di baseball dell’università del Michigan, 1882. Il terzo da destra in prima fila con le basette lunghe è Moses F. Walker, il primo afro-americano a giocare in una “major league”.
Questa qua era uscita sui Pnas tre settimane fa, l’avevo tenuta da parte per la silly season. In realtà, merita: i sistemi di microfluidica (MFS, tanti tubicini su un chip) avrebbero applicazioni utili in medicina, non solo nella ricerca. Solo che i cosiddetti “lab on a chip” non si usano fuori dai laboratori veri e propri: le valvole e le pompe che servono per controllarli sono ingombranti, oltre che complicate e spesso guaste.
Il dottorando Sean Langelier, Mark Burns et al. dell’univ. del Michigan, le hanno eliminate del tutto. Hanno collegato un Mfs-mc a quattro mini-cavità risonanti – a 404, 484, 532 e 654 Hz, una frequenza per ogni tubicino – e queste a una tastiera. Ciascuna amplifica un suono ed esala un’onda sonora che fa pressione sul tubicino e spinge in avanti il liquido che c’è dentro.
Video e video sull’aria di Hail to the Victors, l’inno delle squadre sportive dell’UofM.