Bambi e le api

A proposito della sindrome da spopolamento degli alveari o Colony Collapse Disorder (CCD), May Bambi Berenbaum, ipotizzava cause multiple. Sì e no.

Sui PNAS di oggi, Reed Johnson, un dottorando di Bambi, lei in persona, Gene Robinson, e alcuni genetisti del gruppo che aveva sequenziato il genoma dell’Apis mellifera, scrivono di aver trovato un marcatore specifico. Nei ribosomi –  strutture che nelle cellule sfornano le proteine – delle api trovate in colonie affette da CCD, ci sono frammenti frammenti di Rna strapieno di adenosina. Proprio quello che succede quando certi virus simili a quelli detti picorna invadono i ribosomi e ne cambiano l’Rna perché producano proteine virali.

Guarda caso, fra i virus simili-picornaviridi appartiene c’è quello “israeliano” da paralisi acuta trovato negli alveari americani durante la moria, e tanti di quelli portati dal maledetto acaro o Varroa destructor.

p.s. Per chi non ha tempo di leggere la ricerca, c’è un’ottima sintesi di Bob Grant che ha sentito May Berenbaum. La cito:

We have not found the smoking gun, but we found the bullet hole.

Negli alveari con CCD, non ha trovato tracce di reazione ai pesticidi, e solo debolissime risposte immunitarie ai virus. Ha senso. Rispetto ai moscerini della frutta, le api hanno un numero risibile di geni per il sistema immunitario. L’ipotesi – mi aveva detto un genetista italiano del gruppo che ne ha sequenziato il genoma (sta in Danimarca) – è che li abbiano “persi” quando sono diventate sociali, contando sull’igiene collettiva, rigorisissima.

Bretagna, agosto 2009
Va di moda fare modelli di previsione degli effetti del riscaldamento globale sulla catena alimentare. Quello di Mary O’Connor et al. dell’univ. North Carolina esce su PLoS Biology e da un esperimento in vasca: risulta che un po’ più di caldo fa aumentare il plancton e quindi le specie che se ne nutrono e quindi le specie che di queste si nutrono e via così fino alla pescheria di Piazza Wagner.

Il modello in vasca riproduce bene l’ecosistema costiero, mi sembra, ma non tiene conto degli inquinanti, per es. dei liquami suini deversati negli estuari, e i cui nitrati favoriscono la crescita di alghe. Come si sa, sotto le alghe i pesci soffocano, e davanti alle alghe i turisti fuggono.

To inhale or not?
Da New Scientist si discute di un’indagine telefonica di Marian Pitts et al. fra 8.656 australiani secondo la quale fumare marijuana allenta la libido maschile. I commentatori sono divisi. Ma vedo che New Scientist conferma citando precedenti ricerche sullo stesso tema fatte anch’esse da donne…
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