Milano, 21 dicembre, ore 14.10. “Vorrà mica uscire in bici?” sento tre volte prima di aver svoltato l’angolo. Due commissioni in centro, una dietro il parco Solari a ritirare la sporta regalo del WWF, arance, limoni, aglio ecc. bio di Sicilia (grazie, siete dei tesori!)
Ore 15.00: rientro, scarico merce, parcheggio bici con sacchetto di plastica sul sedile o s’inzuppa, distribuzione tre calendari WWF a negozianti in sintonia.
Ore 15.15: sosta al bar per riferire sul traffico. Dibattito fra gli avventori e le avventrici su conviene di più tornare a casa stasera con la macchina o i mezzi. Saluti, “‘beata lei che ci ha la bici” e:
– un berretto con visiera e para-orecchi della guerra sull’Ussuri, in puro lapin cinese anni ’60
– un collant lana-latex, fine anni ’70
– una canotta cachemire-soie, con spalline e bordo décolleté di satin, lussuoso prodotto svizzero fine anni ’80 (grazie Franca e Milo!) dal delicato profumo anti-tarme. Domani li porto fuori di nuovo.