I classici


Modèle Vendôme, 1975.
Non per criticare gli scientisti, ma da Climalteranti fanno una seconda puntata per vantare l’affidabilità di Ensembles, l’ultimo modello di previsione del clima. Roba da consumisti. Io sono 35 anni che uso lo stesso modello e prevede ancora tutto giusto, per es. i problemi australiani che dicevo ieri. Se qualcuno vuol procurarselo:

Syukuro Manabe e Richard T. Wetherald, 1975:  The effects of doubling the CO2 concentration on the climate of a general circulation model, Journal of Atmospheric Sciences, vol. 32, pp. 3-15.

Scuola di Smagorinsky, fatto su Univac con equazioni di Kirk Bryan, un gioiello. Mica si butta via.

Bomba
Anche Real Climate si occupa di un classico, con un rebondissement francese nei commenti. E nel post precedente (1), si discute di una bufala comparsa anche su Astronomia, presunto giornale scientifico nostrano. La ricerca del povero Wolfgang Knorr è tradotta in

contrariamente a quanto ci viene gridato da tutte le parti, il valore dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera NON è variato assolutamente negli ultimi 150 anni vi hanno mentito, la CO2 presente in atmosfera non è aumentata da 150 anni a questa parte. (2)

E’ una “notizia-bomba”, da bombshell nell’originale. I maschi s’innamorano tutti di Watts per via del suo je ne sais quoi (altro classico)?  V. Zappalà torna sul tema il 5 e fonda il proprio “scetticismo” sullo Heartland Institute, Richard Lindzen e l’Ois Project, da cui si deduce che di astronomia s’informa su Astra.

Nella realtà, Knorr scrive che in atmosfera continua a restare il 43% della nostra CO2, l’ecosistema terrestre e marino assorbe il resto. Capirai che notizia. Lo scriveva anche il IV rapporto Ipcc. Però un lavoro di Corinne Le Quéré et al. dà una percentuale in rialzo. Lei è d’origine bretone, ha ragione a priori. Poi aggiunge: rialzo così piccolo da essere statisticamente insignificante, serve più ricerca. Adesso per chi tifo?

Meno CO2 resta in aria, meno scalda, ma più i mari ne assorbono e più diventano acidi. Che per le homard à l’Armoricaine (terzo classico) va bene, ma per chi ama le diatomee e il loro je ne sais quoi

(1) Agli aficionados, raccomando i commenti 154 e 160 sullo “scoop” di un commentatore assiduo qui fino a qualche settimana fa.