Se lo trovo, lo strangolo


Ha detto William Brinkman, responsabile per la scienza del Dip. statunitense per l’energia (che credevo più mite), a proposito di quello che ha inventato la struttura manageriale di ITER.

Minaccia inapplicabile: l’hanno inventata i delegati, cambiati più volte nei decenni e alcuni ormai defunti, dei governi che finanziano il macchinone. A Brinkman sono concesse le parole grosse, non si occupa di clima (via Geoff Brumfiel). Se l’avesse detto Phil Jones della CRU, chissà il putiferio.

Il silenzio del rimorchio
A richiesta di R. Pachauri, un panel di scienziati indipendenti rivedrà la struttura manageriale e le procedure di valutazione del Panel intergovernativo sui cambiamenti climatici. A richiesta dei bigoilisti, un panel di autodidatti rivedrà di strutture e procedure degli indipendenti che sono presieduti da Robert Dijkgraaf?

Dijkgraaf, mai.  E’ olandese, essendo a rischio di allagamento è biased; è anche un eccezionale fisico matematico passato da Princeton, quindi pappa e ciccia con certi colleghi che fanno volontariato per l’Ipcc. A presiedere i dilettanti ci vuole il bell’Anthony che sta in collina, sbaglia i conti per accusare gli scienziati di frode, e quando glielo si fa notare dà coraggiosamente la colpa ad altri:

My contribution to the study of the dropout issue was essentially zero.

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Ma… ma ha firmato lui la denuncia, insieme a un altro meteorologo autodidatta. E il rimorchio che gli andava dietro – il titolo merita un clic –  fa finta di niente e ne riprende un’altra boiata.
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Puntate precedenti (per i distratti)
Il bell’Anthony ha accusato la NOAA di aver eliminato i termometri che davano le temperature più basse per truccare al rialzo la temperatura media. L’analisi fatta da persone diverse e con metodi diversi mostra che senza quei termometri la media s’abbassa. Geloso del successo del bell’Anthony nello scatenare la caccia alle streghe in USA, vedi Nature di oggi, il duo McIntyre & McKitrick cerca di imitarlo in Gran Bretagna. Cos’aspetta il rimorchio a fare altrettanto?
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Aiuto!
Da climalteranti un commentatore  ripete che nei loro GCM – Global circulation models – i fisici dell’atmosfera non tengono conto delle “forzanti solari variabili”. Chiedo esempi, non me li vuol dare, li cerco da me e incapace come sono non ne vedo.
– Qualcuno sa dove stanno?
– O almeno di una forzante solare invariabile?
– E/o di un fisico dell’atmosfera per il quale il Sole non c’entra con la fisica dell’atmosfera né questa con i suoi modelli climatici, e che spiegherebbe come mai alla cronista del quotidiano salmonato?
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Mi farebbe comodo avere una risposta o due entro la prossima settimana, devo consegnare il pezzo entro il 1. aprile (sul serio, è per il suppl. mensile).
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