Secondo gli interessati, questo “memorandum” dell’Organizzazione mondiale della sanità sollecitato dalla regione Lombardia “raccomanda l’omeopatia… la include nelle cure primarie… le riconosce pari dignità rispetto agli altri paradigmi medici” e dovrebbe metter fine a campagne stampa ostili.
Ne citano il titolo in inglese perché in italiano “Problemi di sicurezza nella preparazione dei farmaci omeopatici” è poco rassicurante. In compenso riassume bene il seguito: una denuncia dell’assenza di controlli e di documentazione sulle fonti dei materiali usati.
Il documento, si legge, risponde a una richiesta fatta dall’Assemblea mondiale della sanità l’anno scorso e
ha lo scopo di fornire agli Stati membri una guida agli aspetti tecnici della produzione e della preparazione che hanno potenziali implicazioni per la sicurezza dei farmaci omeopatici. Non si occupa né della loro efficacia né del loro uso clinico.
Definito il testo un “modesto contributo” e finita la descrizione dei problemi e delle norme da adottare per rimediare, l’Oms invita le autorità nazionali a “tutelare gli utilizzatori di prodotti omeopatici” con le stesse procedure usate per gli altri farmaci.
Bufala cacciata dalla mia direttrice che ne approfitta per fare (buona) informazione.