Nelle pagine per i ragazzi di Vita in campagna, Luca Mazzocchi – fotografo pluripremiato di mondoapi – pubblica l’autobiografia dell’operaia Anna. Ma non la vedo, dico io. Perché nel pdf è in fondo sotto l’articolo sulle farfalle, dice lui. Prima l’aristocrazia…
(Visione?
Parecchi giorni fa ho visto che qualcuno mi ha mandato un testo sulle api, ma non lo ritrovo più. Non è la prima volta che mi scompare un mail con allegato – colpa mia di sicuro. Se non l’ho immaginato e l’ha spedito qualche passante, per favore lo rimanda?)
Visione inattesa
Ieri cena all’osteria del Treno, tema le neuroscienze. Si parla dell’incontro sulla neuroetica a Padova. C’era più filosofia che scienza, dice l’amica un po’ insoddisfatta da come i filosofi ne interpretano il lavoro. S’interrompe a metà frase: “scusa, devo controllare se non ho avuto una visione.”
Va nella saletta davanti e torna con Brandon, un amico australiano che insegna a Hong Kong. “Small world” ecc. Spiego la sorpresa ai vicini, tedeschi di Duesseldorf, che si stringono al muro mentre il nostro tavolo viene messo di sbieco altrimenti Brandon lo smilzo ostruisce il passaggio. Rientra da un convegno a Berna, passa a trovare colleghi al San Raffaele, riparte dopodomani.
Come si trova a Hong Kong? Benissimo, ha un appartamento immenso, se vogliamo andarlo a trovare… E nella nuova università? Il lab è superattrezzato, gli studenti fantastici… Visto che la sua specialità è l’afasia, la memoria e il linguaggio, ne approfitto per piazzare un paio di domande. Sì, risponde, esistono anche le afasie e le dislessie “tonali”, e sono dovute a lesioni nelle aree lessicali dell’emisfero destro del cervello, quelle della comprensione e non della produzione di linguaggio (emisfero sinistro). Già, dovevo arrivarci da sola.
Ma come si progettano i protocolli per il recupero dopo una lesione e cosa succede ai pazienti, quando sentono una sillaba che può avere tanti significati diversi? Purtroppo durante i viaggi brevi mantiene l’orario di Hong Kong e sta crollando dal sonno, non posso infierire. La prossima volta, promette. Qui da noi, dice il padrone, che quando Brandon se n’è andato ci offre un bicchiere di passito.
Visione sublime
Al Select Committee sull’indipendenza energetica e il riscaldamento globale presieduto da E. Markey, i partiti hanno portato i propri testimoni all’udienza su “Fondamento della scienza del clima”. Per la maggioranza democratica c’erano quattro scienziati:
– Lisa Graumlich (suo intervento), dir. del dip. Risorse naturali e ambiente, univ. Arizona, che era stata nella commissione d’inchiesta “Oxburg”
– Chris Field (idem), dir. del dip. Ecologia globale, Carnegie Institution, co-presidente del working group 2 “Impatti, adattamento e vulnerabilità” per il prossimo rapporto Ipcc
– James McCarthy (idem), prof. di biologia marina, Harvard, co-pres. stesso working group ma per il III rapporto Ipcc uscito nel 2001
– James Hurrell (idem) del National Center for Atmospheric Research e del working group 1 “Scienza” di almeno due – forse tre – rapporti Ipcc
La minoranza repubblicana ha chiamato a testimoniare un dilettante solo, però aristocratico e inglese:
– Lord Christopher Monckton (idem), consulente in capo del proprio Science and Public Policy Institute.
Se ne deduce che gli scienziati “scettici” locali hanno abbandonato la nave, i contribuenti hanno pagato il viaggio del Visconte e l’ala Tea Party del GOP ha scelto come portavoce dei suoi interessi un rappresentante dell’ex potenza coloniale, per riunirsi alla Corona appena vince le elezioni.
Comunque la deposizione del Visconte ha convinto gli eletti, sul sito ufficiale c’è scritto:
nonostante mesi di attacchi personali contro scienziati del clima a seguito di uno scandalo manifatturato con email rubate, la scienza che fonda la necessità di fermare la marea di emissioni che intrappolano il calore resta solida.
E c’è anche il video per gli increduli.
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Credit, please
Venerdì, per far un dispetto al vice presidente creazionista del CNR, i media hanno smentito la Bibbia e narrato degli amori tra neandertal e sapiens citando il paper di Svante Pääbo et al. su Science. Ma non hanno detto che confermava il modello di previsione di Sarah Joyce et al. (rif. post 21 aprile). Per fare un dispetto alle donne?
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