Peter Duesberg dell’univ. della California a Berkeley, un tempo era uno scienziato normale, anche se più bravo di molti altri. Negli anni Ottanta s’è messo in testa che l’Aids non era dovuto all’Hiv (un’invenzione di suoi colleghi corrotti da BigPharma), ma a tossine presenti nell’ambiente e ai farmaci retrovirali.
Ne ha convinto il presidente del Sudafrica Thabo Mbeki (per il quale l’Hiv è una cospirazione dei bianchi contro gli africani virili e prolifici) che l’ha nominato consulente e ne ha applicato le raccomandazioni. Invece di sovvenzionare gli antiretrovirali, ha sovvenzionato le vitamine. Risultato: 330 mila morti, stimava Max Essex di Harvard sul Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes (Jaids) del dicembre 2008.
Per costringere Jaids a ritrattare il paper, Duesberg ha accusato Essex di avere conflitti d’interesse in quanto azionista e consulente di aziende che producono test diagnostici per l’Hiv. Quando l’accusa è risultata falsa, Duesberg ha mandato a Jaids un paper scritto con David Rasnick. Abstract mio: la stima di Essex è campata per aria, gli antiretrovirali sono inutili, efficaci invece sono le vitamine. Non ha superato la peer-review.
Come si usa, Jaids ha trasmesso le osservazioni dei peer-reviewer agli autori e atteso chiarimenti. Non sono arrivati, in compenso il paper è uscito tale e quale nel luglio 2009 su Medical Hypotheses, usa pubblicare ipotesi raffazzonate senza alcun controllo, basta che piacciano al direttore.
Dopo le proteste, l’editore (Elsevier) ha chiesto il parere di cinque reviewer. E’ stato negativo all’unanimità, e il paper ritrattato malgrado l’opposizione del direttore. L’università della California sta ora indagando su un’eventuale misconduct – una violazione delle regole di integrità e oggettività – di Duesberg.
Adesso Nature rivela che i peer-reviewer di Jaids avevano respinto il paper proprio per misconduct. Non solo Duesberg et al. citavano altri autori fuori contesto e ne travisavano frasi e dati, ma non dichiaravano il conflitto d’interesse di Rasnick: era un dipendente di Matthias Rath che guarda caso vendeva vitamine contro l’Aids (1). Ma non hanno più rapporti dal 2006, protestava Duesberg un mese fa.
Sarà, ma li avevano durante il periodo preso in considerazione da Essex per la sua stima.
(1) Il truffatore omicida che alla fine perse il processo per diffamazione intentato a Ben Goldacre del Guardian.
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Christopher Monckton, altro detentore di una cura miracolosa contro l’Aids, è solo un visconte quindi non è vincolato dalle regole dell’integrità scientifica. Ma dopo la sua deposizione davanti alla commissione del Congresso americano, rif post di ieri, se non fosse cittadino britannico potrebbe essere accusato di falsa testimonianza.
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L’università della Virginia pareva voler consegnare al procuratore generale dello stato, Ken “Lysenko” Cuccinelli, tutto e qualunque materiale vagamente connesso alle ricerche di Michael Mann, il quale tra il 1999 e il 2005 avrebbe abusato dei soldi ricevuto dai contribuenti. Incoraggiata dall’American Civil Liberties Union e da centinaia di scienziati, adesso l’università sta “valutando le opzioni“. Decisione entro venerdì.
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Secondo Robert Bea – uno degli esperti indipendenti reclutati da BP – Halliburton sapeva che alla base della Deepwater Horizon c’erano gli idrati di metano che hanno fatto fallire il suo primo tentativo di tappare la falla. Un mese prima, un “calcio” dato dai gas al pozzo avevano portato alla chiusura della piattaforma. E aveva appena collaudato un nuovo cemento “schiumoso” – preparato apposta per fare da sigillo – quando i gas gli hanno dato un altro “calcio”. Letale questa volta: era il 20 aprile, giorno dell’incidente che ha fatto 11 morti.
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