Il curioso incidente del cane a notte fonda


Bob Uttl e Kelly Kisinger, dell’università di Calgary, non lo citano nel  paper su PLoS ONE, ma la loro ricerca si basa chiaramente sul metodo Sherlock Holmes, pubblicato in Silver Blaze nel 1892.

Hanno reclutato 240 studenti, li hanno divisi a gruppetti, hanno fatto vedere loro estratti di film in cui avvenivano incidenti stradali, alcuni con cause visibili – neve, pioggia, visibilità ridotta, precedenza non data, distrazione – e altri senza. I volontari erano stati preavvisati che dovevano fare da testimoni con una dichiarazione a caldo, come a un poliziotto. Dopo un po’ era dovevano farne una scritta per aggiungere con calma altri dettagli, e infine di indicare sì o no su una lista di circostanze riguardanti il/la conducente, la viabilità ecc.

Risultato

E’ molto più probabile che i testimoni oculari riferiscano la presenza di ovvi indizi presenti che l’assenza di ovvi indizi assenti anche quando se ne sono accorti.

Per dirla meglio, novantaquattro su cento sono come l’ispettore Gregory. Anche se hanno visto il cane e sanno che avrebbe dovuto abbaiare, ricostruiscono la scena del delitto senza tenerne conto.