E’ venerdì, è Science, ma non c’è tempo per l’Oca’s Digest.
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Dopo tanti commenti ossessivi, ottusi, disinformati sulle politiche agricole, per tornare alla razionalità c’è Lezioni di ecostile (Bruno Mondadori, 153 pagine, 15 euro) di Andrea Segrè, economista, preside di agraria a Bologna, inventore con i suoi studenti del Last Minute Market. E’ un mercato uasi sempre virtuoso, qualche inceppo deve capitare per forza, che richiede una logistica high-tech e conoscenze aggiornate su centinaia di processi e normative per fare in modo che tutti risparmino/guadagnino.
“L’efficienza,” scrive Andrea, “è una droga miracolosa”. L’eco-efficienza ancora di più: calcola costi e profitti solitamente trascurati, i primi perché li paga la collettività, i secondi per “pigrizie mentali” come direbbe Maria Grazia del WWF. Ma c’è più gente sveglia di quanto appare dalle cronache quotidiane o dalle statistiche sul volontariato. Lavora nel proprio interesse, infatti, per i soldi che al contrario del cibo non avanzano mai e quindi van trattati con sano rispetto. Sentirsi la coscienza a posto – altra droga – è un bonus.
Gli esempi riguardano soprattutto la produzione alimentare dal campo alla discarica (da evitare); le critiche le politiche dissennate dell’Unione Europea, le ipocrisie di certe Agenzie per lo sviluppo che dovrebbero stimolare l’economia dei paesi poveri e in realtà stimolano quella dei paesi ricchi dai quali gli aiuti umanitari non escono. E in mezzo tanti successi, piccoli, scollegati, intelligenti, in crescita.
A volte viene da dubitare, da chiedere scusa prof, ma sei sicuro di aver fatto bene i conti? Se ne discuterà con lui al Festival dell’Internazionale, il 1 ottobre a Ferrara, seguirà sontuosa cena-buffet allestita da Last Minute Market. Gratis, cioè pagata dagli sprechi risparmiati.
Merita una recensione, non adesso, oggi riunione di Action Aid a Milano, domani del WWF a Roma.
OT, in parte
Il Times Higher Education Supplement pubblica la sua classifica mondiale delle università. Nessuna italiana tra le prime 200 tanto per deprimere chi in questi giorni lotta per salvare la propria dal degrado imposto per decreto. Per le fonti e le lacrime, andare nella teiera.