Ieri da climate monitor è uscita la prima di tre puntate sull’impronta idrica che grazie a questo modellino mp3 accusa gli ambientalo-allarmisti di far confusione.
Manco a farlo apposta, su Nature è uscito uno speciale in tema. Ognuno s’abbeveri dove gli pare, tuttavia Claudio Della Volpe segnala che una delle fonti del ten.col.G.G. ha problemi di vista. Per esempio il 22 settembre, sotto il titolo “L’enigma del minimo di estensione glaciale” la recluta Tore Cocco accusa enti di ricerca americani di far confusione e come prova, riporta un grafico che ha il grave difetto di non somigliare a quest’altro.
Per chi non ha gli occhiali, preciso dove stanno le capre e dove i cavoli: differenze temporali a parte, il primo grafico riguarda la superficie minima estiva della banchisa artica, il secondo la sua estensione da febbraio a ottobre…
Meglio tardi
Nobel per la medicina a Robert Edwards per “lo sviluppo della fecondazione in vitro” nel 1968 e aver co-concepito Louise Brown dieci anni dopo.