Domenica s’era dimesso Oumar Ibrahima Touré, il ministro per la sanità del Mali, senza motivo apparente. Ieri il Fondo globale contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria ha avvisato che dopo una sua inchiesta e l’arresto per sospetta frode di 15 persone, tra cui vari dirigenti del ministero, aveva sospeso due finanziamenti contro la malaria e chiuso un altro contro la tubercolosi (i soldi vanno a un gruppo non governativo, le terapie non saranno interrotte), totale 22,6 milioni di dollari, sugli otto concessi al Mali dal 2002.
Sono stati “scremati” 4 milioni attraverso false fatture, false candidature, prezzi per beni e servizi gonfiati, dice il Fondo. Il generale Touré – no relation – presidente del Mali promette pulizia e ci crederò quando avrà pulito la sua Fondazione per l’infanzia.
In agosto anche la GAVI aveva “congelato” i finanziamenti al Mali per sospetta corruzione. Per ora conferma comunque la campagna di vaccinazione prevista l’anno prossimo con il MenAfriVac, il primo vaccino orale che protegge per anni contro la meningite A. E’ anche il primo a essere stato ideato, realizzato, testato e prodotto in meno di dieci anni. L’altro ieri è iniziata la campagna in Burkina Faso, negli altri paesi bisognerà ancora seguire la scia dell’infezione e continuare con iniezioni che hanno effetto per poche settimane.