Nel 1998, Lancet pubblica un articolo di Andrew Wakefield e altri 12 medici in cui l’insorgere di enterocolite e “autismo regressivo” viene collegato a un evento ambientale “precipitante”: il vaccino contro il morbillo, la rosolia e la parotite, in 8 bambini sui 12 studiati, e al morbillo in un altro. In conferenze stampa, interviste, video, Wakefield chiede l’immediata sospensione di quel vaccino e l’uso di tre vaccini distinti. Sostenuto dai media, un movimento composto da associazioni di genitori e da sostenitori di medicine alternative organizza una campagna contro le vaccinazioni. In poco tempo, soprattutto in Gran Bretagna, USA, Canada e Australia, certe malattie infettive tornano endemiche e dei bambini tornano a morirne. Oltre a lasciarne migliaia senza prevenzione, dice l’editoriale del British Medical Journal,
altrettanto importante dell’effetto sulle malattie infettive causato dalla paura dei vaccini è che energie, emozioni e denaro sono stati sottratti agli sforzi per capire le vere cause dell’autismo e come aiutare i bambini e le famiglie che ci convivono.
L’editoriale introduce la prima parte dell’inchiesta, iniziata nel 2003, di Brian Deer (link al suo sito con la documentazione per chi se la sente, altrimenti riassunto sul blog del BMJ). Deer ricostruisce la storia medica dei 12 bambini usati da Wakefield et al., da interviste con i genitori, dai documenti del Royal Free Hospital dove i bambini erano in cura o accolti per la ricerca, da quelli dei loro medici curanti, cioè 10 dei co-autori, gli altri due erano John Walker-Smith e Simon Murch, il direttore e il gastro-enterologo del reparto pediatrico dove Wakefield lavorava. Sintesi:
– A 3 dei bambini descritti con autismo regressivo in realtà non era mai stato diagnosticato alcun autismo. Su 12, uno solo aveva un chiaro autismo regressivo.
– I 12 bambini erano detti “normali” prima della vaccinazione, in realtà 5 avevano pre-esistenti problemi di sviluppo.
– Nelle cartelle cliniche di alcuni bambini i sintomi si manifestavano mesi prima del vaccino e non entro 14 giorni dopo la vaccinazione.
– In nove casi, i risultati normali dell’istopatologia del colon erano stati modificati in “colite aspecifica” dopo una “rassegna delle ricerche”.
– 11 famiglie davano la colpa dei sintomi al vaccino ma tre sono state escluse perché riferivano un inizio dei sintomi dopo mesi, così risultava un periodo di insorgenza comune a tutti i bambini, “aggiustato” in 6,3.
– I pazienti erano stati reclutati attraverso attivisti contrari al vaccino e lo studio commissionato e finanziato per un processo alle aziende produttrici.
Già si sapeva del raggiro di genitori e medici curanti, dei bambini sottoposti a colonoscopie, biopsie intestinali, punture lombari (rachicentesi), il sangue del gruppo di controllo comprato a dei bambini per 5 sterline a testa da Wakefield, durante la festa di compleanno per il proprio figlio; di Wakefield che scherzava su come piangevano, vomitavano durante il prelievo ecc. Ora si sa che ha falsificato i dati. Cronologia:
1992–1994, in un’inserzione sui giornali una signora attribuisce l’epilessia del figlio al vaccino trivalente e chiede a genitori con un’esperienza simile di contattarla. Quando il gruppo JABS è consistente, l’avvocato Richard Barr suggerisce di intentare una causa a BigPharma per risarcimenti. Ma nessuna ricerca mostra un nesso tra il vaccino e l’autismo, o altra turbe mentale.
1996, Barr ottiene fondi (pubblici) dalla Legal Services Commission per commissionare ricerche; fa un contratto di consulenza ad Andrew Wakefield, con un onorario di 150 sterline all’ora.
1996-1998, Barr e Wakefield selezionano i genitori e i bambini attraverso JABS, lo studio inizia e si conclude senza autorizzazione del comitato etico.
Febbraio 2001, Wakefield si dimette dall’ospedale perché le sue ricerche sono “impopolari” tra i colleghi venduti a BigPharma, secondo l’ospedale per mutuo consenso. Continua le ricerche in USA, finanziato da un miliardario con un figlio autistico.
Ottobre 2004, Brian Deer scrive sul Sunday Times come sono stati reclutati i bambini e che il Royal Free Hospital aveva ricevuto 55.000 sterline dalla Legal Services Commission (ha interrotto i finanziamenti nel 2003). Il giorno prima, The Lancet scrive che la ricerca di Wakefield et al. contiene “errori fatali” e non sarebbe stata pubblicata se il conflitto d’interessi fosse stato dichiarato. Pubblica una ritrattazione parziale degli autori:
Intendiamo chiarire che l’articolo non aveva stabilito alcun legame causale tra il vaccino e l’autismo in quanto i dati erano insufficienti. Tuttavia la possibilità di tale legame veniva evocata e i successivi avvenimenti hanno avuto importanti implicazioni per la sanità pubblica. Perciò riteniamo ora appropriato ritrattare questa interpretazione dei risultati.
L’articolo non viene ritrattato perché Wakefield è contrario.
Novembre 2004, su Channel 4 Brian Deer mostra la richiesta di brevetto per un vaccino solo contro il morbillo, fatta da Wakefield prima della pubblicazione sul Lancet. Il General Council for Medicine decide di aprire un’inchiesta. I dieci medici curanti ritirano la propria firma dall’articolo.
Gennaio 2005, Wakefield intenta una causa per diffamazione a Channel 4, alla società produttrice del documentario, a Brian Deer e al Sunday Times e a Brian Deer anche per il suo blog. Poco dopo, chiede al tribunale di sospendere le udienze fino alla conclusione dell’inchiesta del General Council for Medicine, ma il processo va avanti. In Texas, Wakefield fonda con tre colleghi il Thoughtful House Center for Children che riceve donazioni per 2-3 milioni di dollari all’anno e cura l’autismo con la “detossificazione”, diete e altre terapie alternative.
Dicembre 2006, Brian Deer pubblica sul Sunday Times i fondi della Legal Services Commission ricevuti da Wakefield: 435.643 sterline più le spese, in parte versati a una società della moglie. Wakefield ritira le accuse di diffamazione ed è condannato a pagare le spese legali di tutti quanti.
Dicembre 2007, il Royal Free Hospital paga 482.300 sterline alla famiglia di un bambino dall’intestino perforato durante una colonoscopia prescritta da Simon Murch nel novembre 1998; serviva al proseguimento della ricerca.
Febbraio 2009, un apposita corte americana sentenzia che i genitori di figli autistici non possono chiedere compensazioni dal National Vaccine Injury Compensation Program.
Febbraio 2010, The Lancet ritratta l’articolo del 1998. Wakefield perde il posto di direttore del Thoughtful House Center. Il 28 febbraio, il General Council of Medicine conferma le denunce di Brian Deer, fa radiare Wakefield dall’ordine dei medici, ma si limita a redarguire Simon Murch e John Walker-Smith ormai in pensione.
Lo stesso giorno, Wakefield pubblica negli Stati Uniti Callous Disregard in cui sostiene tra l’altro di essere vittima di BigPharma e perseguitato da Brian Deer. In aprile, il persecutore riassume accuse e condanne sul BMJ. Wakefield fonda la Strategic Autism Initiative, per ora con sede nel negozio di spedizioni Pak Mail ad Austin, Texas, attraverso la quale cerca fondi e di reclutare “pazienti” nella comunità somala. L’avvocato Richard Barr è cooptato nel direttivo della Society of Homeopaths (in Gran Bretagna come altrove, molti omeopati sconsigliano il vaccino). Altre tre riviste ritrattano articoli di Wakefield per dati falsificati e i risultati di un esperimento sui babbuini non ancora usciti.
5 gennaio 2011, in attesa della prossima puntata sul business plan di Wakefield per lucrare sulla paura del vaccino, questa si conclude con:
Fondi: l’inchiesta di Brian Deer è stata finanziata dal Sunday Times e da Channel 4. I suoi articoli sul BMJ sono stati commissionati e pagati dalla rivista. Nessun altro finanziamento è stato ricevuto all’infuori delle spese legali versate a Deer dalla Medical Protection Society (una cassa mutua di medici, che ne finanzia i processi) per conto di Andrew Wakefield.
5-8 gennaio, dopo JABS, anche i movimenti americani (e non solo) anti-vaccinazione difendono Wakefield, il quale accusa Brian Deer di essere pagato dall’Association of British Pharmaceutical Industries. Brian Deer lo invita a fargli causa per diffamazione. Wakefield va nei Caraibi per promuovere il suo libro al convegno sulla “sicurezza dei vaccini”, il termine usato sia da chi alimenta la controversia sulla loro efficacia e dai genitori di cui vengono sfruttati l’angoscia e il senso di colpa. Non dalle vittime, per ovvi motivi.