Il prof. Roger Pielke Sr. – lo scettico per eccellenza dei modelli altrui e quindi osannato da Climate Monitor, M. Morabito, C. Costa ecc. – ha appena pubblicato sul Journal of Geophysical Research, con ricercatori olandesi, un articolo tremendo. Riguarda un suo modello del 2005 che riduceva la variazione delle temperature attribuibile ai gas serra, poi confermato da Pielke et al. nel 2007 per via di un famoso abbaglio, e da un lavoro in famiglia che nel 2009 attribuiva a misurazioni sbagliate il 30% del riscaldamento troposferico registrato nel secolo scorso.
Capita a tutti di sbagliare, gli “scettici” Spencer e Christy s’erano dovuti rimangiare le proprie temperature satellitari. Ma nel 2009 – quanta perseveranza – le misure dei “non scettici” erano falsificate grazie al tasso di amplificazione dell’economista Ross McKitrick, della coppia di dilettanti McIntyre-McKitrick…
Il tasso era un’idea personale nonché sbagliata a dire dello stesso economista, appena colto in fallo da Gavin Schmidt, James Annan, il delizioso lagomorfo et altri scettici senza virgolette. Era sorpreso anche lui dal fatto che un centro universitario a suo giudizio importante lo accettasse senza verificarlo. Certo, confermava un vecchio pallino del capo, ma la figuraccia non era colpa sua.
Ora Pielke Sr. (et al.) scrive:
In un precedente studio, Pielke e Matsui [2005] concludevano che l’incremento della temperatura notturna a 2 metri (…) doveva dipendere fortemente dalla velocità del vento. Qui concludiamo che il modello usato in tale studio non è sufficiente per una simile analisi per via dei limitati processi da esso rappresentati e perché non ha considerato il feedback superficie terrestre-vegetazione-atmosfera.
Una ritrattazione tanto più sofferta che Pielke Sr. accusa ripetutamente gli autori dei rapporti Ipcc di trascurare il “feedback superficie terrestre-vegetazione-atmosfera”. La sua specialità.
Io mi ero fidata, nel 2006 avevo tradotto un suo testo per il Sole, contenta di firmare una piccola rassegna delle ricerche accanto allo “scettico” con pubblicazioni su una rivista decente. Era l’unico… Dovevo essere scettica e fare il giro dei consulenti abituali.
Questa la premessa.
Oggi vedo che il prof. Levi dell’università di Bologna, a proposito del reattore Rossi sul quale dovrà fare ricerche, cita con approvazione una frase di…. Se ve lo dicessi grondereste scetticismo anche dal naso, usate gli occhi.
L’esattezza scientifica non ha niente a che fare col pregiudizio che porta alcuni tipi di menti a guardare con sfavore qualunque osservazione che abbia dei caratteri inusuali; lo scetticismo merita, in questo caso, lo stesso disprezzo dell’ingenua credulità.
L’avesse scritta prima, pazienza, al disprezzo di certi esperti e professori siamo abituate. Come l’autore della citazione, son convinti che l’utero ci rovini il cervello.