Ricevo e volentieri pubblico:
Comunicato Stampa
www.observa.it, www.scienceinsociety.eu
Presentati in anteprima a Torino i dati dell’Osservatorio su “Gli italiani, la scienza e le tecnologie digitali” contenuti nella nuova edizione dell’Annuario Scienza e Società 2011 (Il Mulino), curato da Observa Science in Society e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
L’esposizione degli italiani ai contenuti scientifici nei media è aumentata nel 2010, ma crescono anche i giudizi critici verso la scienza. E l’alfabetismo scientifico non migliora. L’esposizione a contenuti scientifico-tecnologici nei media è cresciuta in modo notevole, soprattutto sul web: nell’ultimo anno i fruitori di contenuti scientifici online sono passati dal 30,2% al 49,9%, un incremento visibile soprattutto tra le nuove generazioni – tra i 15-29enni, uno su due si espone con continuità a contenuti scientifici sul web.
Aumentano tuttavia in modo significativo i giudizi critici verso la scienza. Se da un lato quasi sette italiani su dieci continuano a enfatizzare i benefici della scienza, ben il 79% (contro il 69% di un anno fa) ritiene che scienza e tecnologia cambino troppo velocemente il nostro stile di vita; il 64% le considera responsabili dei problemi ambientali. Sale dal 32% al 50% la quota di intervistati secondo cui la scienza minaccia valori fondamentali come vita e famiglia.
Secondo Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento e tra i curatori dell’Annuario, “si tratta di una tendenza in linea con quanto rilevato in gran parte dei Paesi più sviluppati: la maggiore esposizione a contenuti scientifici non si traduce automaticamente in atteggiamenti più positivi verso la scienza”. Anche la crescita della rilevanza delle fonti web si inserisce probabilmente in questa dinamica. “Mentre le fonti di informazione tradizionali tendevano, almeno sino al recente passato, a dare una versione fondamentalmente consensuale della scienza” continua Bucchi “oggi su ogni questione, comprese quelle scientifiche, il web è ricco di fonti in competizione a cui si può attingere anche in base ai propri orientamenti”.
Sul piano dell’alfabetismo scientifico, nel 2010 le competenze scientifiche degli italiani restano sostanzialmente stabili, seppur non prive di lacune: poco più di un italiano su due (52%) sa che il sole non è un pianeta.
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