Cari orsi polari,
via Climalteranti ho letto una buona notizia per voi: dal nuovo modello di Tietsche et al. – gratis, ma potrebbe essere l’ultima bozza – risulta improbabile una scomparsa dei ghiacci artici da qui a fine secolo. Dopo un totale scioglimento estivo, anche nel 2060 con più 2 °C in media, arriva meno caldo da Sud e in due anni la crosta si riforma.
Spessa tanto da starci su in famiglia e con gli amici? Non c’è scritto. Comunque se freniamo il riscaldamento globale non ci sarà un tipping point, dice Steffen Tietsche dell’istituto Max Planck per la Meteorologia, perché la sua velocità è strettamente accoppiata a quella dello scioglimento. Se lo fermiamo, le vostre banchise torneranno salde come prima, ecome scrivevano Steven Amstrup et al. su Nature.
Update: ottimismo a voler guardare il ghiaccio mezzo pieno, dice Riccardo.
Cari contadine e contadini africani,
da sola ne ho letta una meno buona: le previsioni citate nel IV rapporto dell’Ipcc sono corrette – a pagamento, ma c’è una presentazione sul sito del Postam Institute for Climate Impact Research, detto Pik.
Dalla rassegna di venti modelli e ricerche, risulta che
le rese (agricole, ndt) possono ridursi a zero o aumentare del 168% a seconda della regione. Le proiezioni variano per regione, coltura e orizzonte temporale. Spesso sono trascurati gli effetti indiretti dei cambiamenti climatici sull’agricoltura, come l’inondazione e l’erosione dei terreni coltivabili, dice Christoph Müller, il primo autore. “Pertanto i risultati quantitativi presentati in alcuni studi paiono piuttosto ottimistici.” Le incertezze sono legate alle metodologie scelte, per esempio all’estrapolazione nel futuro di relazioni statistiche senza considerare le dinamiche del mercato mondiale per i prodotti agricoli.
Come sarebbe, è meglio se lascio gli altri leggere le riviste e mi do all’uncinetto?
OT
La mia “Madame Curie” è sull’enciclopedia delle donne. E il “non paper” della Commissione Europea ieri, per ridurre lo spreco di milioni di tonnellate di pesce andrà su Oggi Scienza.