Mini-ciclotrone 25 – Partirà?


L’Alpha Magnetic Spectrometer – un rilevatore spaziale di neutralini, positroni, stranezzuole, materia oscura, raggi gamma e chi più ne ha più ne… – ci fa soffrire da 15 anni. E’ figlio di Samuel (Chao Chung) Ting, del CERN e del MIT, che l’ha concepito per risollevare il morale dei particellari americani dopo che nel 1993 il Congresso aveva condannato a morte il loro supercollisore lungo 81 km in Texas, colpevole d’aver superato il preventivo prima d’aver finito il tunnel nel quale costruirlo

Les verbes à l’infinitif sans sujet, c’est pratique.

Dopo che il prototipo dell’AMS s’è mostrato funzionante, 56 centri di 16 paesi si sono messi all’opera, gli operai dell’ASI e dell’INFN in prima fila, e hanno realizzato l’AMS.02 in mezzo a casini e ripensamenti. Con il nuovo e ben più favoloso magnete che si ritrovava, avrebbe consumato tanta di quella energia da esaurirla in pochi mesi. Però si poteva attaccare a una presa di corrente della stazione Alpha, che produce più energia solare di quanto ne consuma. Solo che quella specie di pentola a pressione da quasi 7 tonnellate non entra nella navetta che deve portarla alla stazione e che nel 2003 s’incendia orribilmente al rientro e muoiono tutti.  Resta la Discovery che perde i pezzi a ogni partenza, la sua ultima chance.

Nel frattempo con le lacrime agli occhi, gli operai sostituiscono il favoloso magnete con quello del prototipo, meno raffinato e precisino ma va per 10-15 anni senza manutenzione.

Sunto del tormentone
– Buuuaa… Non ce la faremo mai, piange Sam sulla spalla del suo vice, l’alto, snello ed elegante Roberto Battiston.
– Ma sì, vedrai. Partirà, l’Ams partirà, risponde Bob con voce tenorile (non mi smentire, prof).

2010
Superato il collaudo al CERN, il bestione viene delicatamente imballato e portato all’ESTEC, l’officina meccanica dell’ESA in Olanda, per controllare che non faccia saltare i fusibili della stazione Alpha. Reimballato delicatamente, a ottobre è consegnato a Cape Canaveral, Florida, alla NASA che a novembre deve caricarlo sulla Discovery, per il suo ultimo volo prima della rottamazione. Al comando Mark Kelly, il marito di Gabrielle Giffords.

Aprile 2011
Come altri politici, compresa Gabrielle Giffords che sta meglio, Obama viene in visita dal mastodonte prima che parta il 29 aprile, accudito da Roberto Vittori. Solo che non parte. Qualcosa non va nella scatola degli interruttori di un generatore ausiliario. La NASA oggi comunica:

la corrente non arriva agli scaldini per l’alimentatore di carburante, che non funzionavano il giorno del lancio. Il piano è togliere la scatola e sostituirla. Ma ci vorranno parecchi giorni per farlo e per i controlli. Una volta installata la nuova scatola, la squadra deve verificare che funziona a dovere – ci vogliono almeno due giorni – e fare l’autopsia di quella guasta.

Se ne riparla l’8 maggio.