Tanto per rassicurare chi ha amici al Los Alamos National Lab, nella cui Area G1 sono stoccate tonnellate di scorie nucleari: da fine maggio gli incendi continuano a devastare il New Mexico e parte dell’Arizona, ma l’incendio a Las Conchas, il più vicino al deposito di scorie, è stato spento e ieri non ne sono iniziati altri.
Il Lab resta evacuato anche domani, lo stipendio si potrà ritirare al liceo di Pojoaque dalle 7 alle 19.
Due retrospettive su disastri a catena
– il clima 2010 visto dalla NOAA (all’Italia, p. 206 e segg. è andata bene);
– gli eventi meteo estremi 2010-2011 visti da Jeff Masters che, da meteorologo, conclude:
Uno qualsiasi di questi eventi estremi può essere accaduto naturalmente a un certo punto nell’ultimo millennio. Ma è altamente improbabile che quelli del 2010 e 2011 siano potuti accadere tutti quanti in un periodo così breve senza che sia all’opera una potente forza climalterante. (…) Come dice Ricky Rood in Changing the Conversation: Extreme Weather and Climate: “Siccome è risaputo che i gas serra conservano energia vicino alla Terra, chi nega un impatto umano sul tempo (meteo, ndt) deve proporre un meccanismo in grado di spiegare come la Terra possa conservare più energia senza che il tempo cambi.”
Iperattività solare, no, balzo in avanti dell’orbita terrestre nemmeno, aumento/calo dei raggi cosmici nessuno; che sia Giove in Capricorno?