Masse


Detronizzata… 

E’ saltato l’embargo, dice Nature. Ci credo, deteneva il record il buco nero al centro della Messier 87, con una massa di 6,3 miliardi di volte quella del Sole. Pfft…

All’università della California-Berkeley, Nicholas McConnell, Ching Pei Ma et al. ne hanno trovato uno circa 9,7 miliardi di volte più massiccio nella NGC 3842, la galassona più luminosa di un ammasso a 98 megaparsec dal metro’ Wagner, e uno ancora più grosso in NGC 4889, galassona idem nell’ammasso della Chioma a 103 megaparsec dalla stessa fermata.

Sono

significativamente più massicci di quanto previsto con un’estrapolazione lineare delle correlazioni più usate tra massa del buco nero e velocità di dispersione stellare, o gobba di luminosità della galassia ospite.

Intendiamoci (modesti…)

Sono correlazioni utili per prevedere la massa dei buchi in galassie ellittiche meno massicce, tuttavia le nostre misure indicano che processi evolutivi diversi influenzano la crescita delle galassie più grandi e dei loro buchi.

Massa oscura
Particelle leggere? Pesanti? La rissa sulla materia oscura aumenta insieme ai dati. Eugenie Samuel Reich aggiorna su quelli di Pamela che non coincidono con quelli di Cogent che … Xenon 100 che …  Arcade che … Cresst … che Dama/Libra che …

Massiccio
Markus Huber e Reto Knutti, amici di Steph all’ETH di Zurigo, scrivono su Nature Geoscience

da un insieme massiccio di simulazioni con un modello climatico di complessità intermedia, risulta che i cambiamenti misurati nel bilancio energetico globale e nella forzante radiativa vincolano l’ampiezza del riscaldamento da cause antropiche. Troviamo che dal 1950 i gas serra hanno scaldato di 0,85 °C (5-95% di incertezza: 0,6-1,1°) e gli aerosol raffreddato di metà. Cambiamento totale: circa 0,56 °C. Le tendenze osservate hanno una bassissima probabilità (<5%) di essere causate da variabilità interna anche se i modelli attuali la sottovalutano un sacco.

Complessità intermedia? Vuoi vedere che The Team arriccia il naso…

Nuovo record: 9 petagrammi
Su Nature Climate Change, il gruppo di Corinne Le Quéré al Tyndall Centre osserva che le emissioni di CO2  sono aumentate del 50% in 20 anni, calate dell’1,4% nel 2008-2009 e cresciute del 5,4% nel 2010, toccando per la prima volta i nove miliardi di tonnellate di carbonio. Tasso medio + 3% all’anno.

Al Guardian, Julia Steinberger dice:

La crisi economica era l’occasione di investire in infrastrutture a basso carbonio per il 21mo secolo. Invece abbiamo generato una situazione perdente per tutti:  emissioni che svettano a livelli inauditi e aumento della disoccupazione, dei costi energetici e della disuguaglianza dei redditi.

Brava, proprio come il papà.