Fissione fredda in quota ex-An


Stefano Parola e Paolo Viotti di Repubblica svelano i retroscena del convegno torinese caldeggiato da 22 passi, tra una promozione per l’e-cat e una per l’Athanor:

Inrim, scalata di ex An per il piezo-nucleare –  I ricercatori in rivolta

… Sono in tanti a voler fare chiarezza su quest’area della ricerca nucleare, che parte da un fenomeno osservato anche da alcuni studiosi del Politecnico: comprimendo un blocco di granito si verifica una dispersione di neutroni, dunque una fissione. Verità o leggenda? Un dilemma che divide la comunità scientifica italiana tra una parte (molto piccola) che ritiene il piezonucleare una strada percorribile e quella (molto grande) che lo ritiene una “bufala”.

Scalata:

Sta anche alla base di un tentativo di “conquista” dell’Istituto nazionale di ricerca metrologica di Torino, da parte dei “piezonuclearisti”. Il convegno di oggi è organizzato da Ansaldo Nucleare, Politecnico, Regione, dall’associazione cattolica “Solidarietà e Sviluppo

da non confondere con questa,

ma soprattutto dall’Inrim e da Alberto Carpinteri, che da settembre è il nuovo presidente dell’istituto che si occupa della scienza delle misurazioni

nonché miracolato da Preparata.

Carpinteri è un docente torinese, nominato in quota Pdl (ex An), convinto che il piezonucleare possa produrre energia senza radiazioni né scorie. Crede in questo filone della “fusione fredda” al punto che appena insediato il professore ha tentato di modificare la visione strategica dell’Inrim proponendo un documento di 20 pagine, di cui quattro dedicate al piezonucleare.

Sotto sale con quelli, no grazie

I ricercatori sono insorti e sia il Consiglio scientifico che il Consiglio d’amministrazione si sono rifiutati di mettere il prestigio dell’istituto al servizio della legittimazione di una ricerca zoppicante. Perché le perplessità sono troppe.

“Perplessità” era un eufemismo:

… «È una bufala. La scienza italiana non ha bisogno di prendere altre botte in faccia dopo la burla dei neutrini del Cern», dice uno studioso torinese.

Oltre alle burle della University of Baloney e dell’istituto Pirelli di Roma.

Eppure Carpinteri è convinto.  Così come lo è Fabio Cardone, altro personaggio in quota Pdl ed ex An.

Quello del brevetto miracoloso.

Il suo nome, assieme a quello di un membro dell’Enea, fa parte di quella coppia che il ministero della Ricerca ha proposto a Carpinteri per un posto del Consiglio scientifico dell’Inrim indicandolo come “ricercatore Cnr”. In realtà Cardone è un “C ter”, cioè un “cultore della materia”, e non risulta essere impiegato al Cnr.

Ciliegia sull’orbace:

Però Cardone è anche l’uomo che ha avuto in gestione dall’esercito il deposito di monte San Cosimo, un sito militare contenente scorie radioattive in provincia dell’Aquila, che Cardone è chiamato a trasformare in un laboratorio di ricerca sul piezonucleare. Assieme a lui c’è un responsabile militare, il colonnello Antonio Aracu, socio e fratello dell’onorevole Sabatino Aracu, deputato Pdl che nel 2011 ha ottenuto dal governo Berlusconi l’impegno a finanziare le ricerche sul piezonucleare.

Forza Gnoc’-AN colpisce ancora

Ebbene, Fabio Cardone è in pole position per diventare il coordinatore del consiglio scientifico dell’Inrim. Se così fosse, l’istituto avrebbe due top manager “piezonuclearisti”. Che potrebbero non essere soli: tre mesi fa il ministero della Difesa aveva proposto due nomi per il consiglio scientifico, che però sono stati bloccati. Si attende una nuova nomina e c’è chi scommette che uno dei due sarà il colonnello Aracu.

Sempre che, da “socio”… (link miei)