Saldi


Dei miliardi investiti dallo 0,1% per comprare l’elezione dei suoi candidati:

The lowest Return On Investment:
NATIONAL RIFLE ASSOCIATION OF AMERICA POLITICAL VICTORY FUND
0.81% of $10,955,688 spent in the general election and ended in the desired result.

AMERICAN CROSSROADS (di Karl Rove per il Tea Party, ndr)
1.29% of $103,559,672 spent in the general election and ended in the desired result.

E’ andata male anche a Big Oil & Coal e ai suoi climate deniers:

The US Chamber f Commerce, which has been a loud and vocal critic of Obama’s clean energy measures, spent $20m on Senate races during this election season – losing at least seven. The Chamber spent $4.4m alone trying to block the election of Democrat Tim Kaine in swing state Virginia, and another $4.3m to keep Democratic senator Sherrod Brown from re-election.

Virginia? OMG, chissà Ken The Cooch come sarà depresso…
Stephan Lewandowsky (quello del Debunking Handbook) ha un messaggio per i repubblicani che avevano detto “Se vince Obama, ce ne andiamo in Australia”.
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Prima dei risultati, Nate Silver – raccomandato qualche post fa per le statistiche elettorali – era stato accusato di falsificazione, h/t Real Climate

Detto questo, grazie a un découpage mostruoso delle circoscrizioni negli stati che governano, i repubblicani conservano la maggioranza alla Camera e una minoranza filibuster proof al Senato, anche se hanno preso meno voti.

2 commenti

  1. Un commentatore da Eli Rabett va oltre l’avvertimento di Lewandowsky e ha una proposta:
    “There are existing plutocracies where there’s no minimum wage, lax environmental regulation, child labor is widespread, the poor die miserably from lack of health care, etc. etc.
    Why don’t our plutocrats get together at their secret picnics and agree to move there?”
    Potrebbe essere una buona idea 😀

  2. Sentimento diffuso. Dalla fruttivendola mezz’ora fa, una cliente voleva le primarie per scegliere quelli che non vogliamo al governo. “Che non vogliamo in Italia!” diceva un’altra e la proposta ha fatto l’unanimità.

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