Da Science
– il resveratrolo e simili attivano davvero le sirtuine, scrivono Basil Hubbard e altri trenta, o almeno in certe condizioni e in vitro l’enzima SIRT1, detto “anti-età” per l’effetto sul vermetto C. elegans, sul lievito di birra e l’amata D. melanogaster, in quanto coinvolto nel metabolismo, l’apoptosi, la riparazione del Dna ecc.
Forse è il finale di una polemica che va avanti dal 1999 sui benefici del vino rosso e “sull’eccezione francese” di quelli che si strafogano di cassoulet e campano cent’anni lo stesso perché lo sciolgono nel bordeaux…
– la caffeina è una droga (drug…) che fedelizza le api, scrivono Jeri Wright e altri inglesi. Un esperimento molto carino con le api che si fanno di nettare nei fiori di caffè e di agrumi:
We measured caffeine in the nectar of three species of Coffea (C. canephora, C. arabica, and C. liberica) and four species of Citrus (C. paradisi, C. maxima, C. sinensis, and C. reticulata)
Poi hanno misurato con quale rapidità e per quanto tempo le api tornavano a farsi una dose dopo un primo assaggio di soluzione zuccherina caffeinata. Rispetto a quelle che avevano a disposizione solo il sucrosio, imparavano un po’ più velocemente la strada della droga e soprattutto la ricordavano molto più a lungo:
Our data show that plant-produced alkaloids like caffeine have a role in addition to defense: They can pharmacologically manipulate a pollinator’s behavior. When bees and other pollinators learn to associate floral scent with food while foraging, they are more likely to visit flowers bearing the same scent signals. Such behavior increases their foraging efficiency while concomitantly leading to more effective pollination.
Nei dettagli sensoriali e neurologici delle api, c’è la conferma della co-evoluzione di fiori e impollinatori. Non c’è la risposta alla domanda: le api che bottinano caffè soffrono d’insonnia?
Altra mazza da hockey
– Shaun Marcott, Jeremy Shakun et al. paragonano la tendenza climatica del primo Olocene e quella attuale in una ricostruzione delle temperature negli ultimi 11.300 anni basata su 73 “registrazioni” e proxies globali, comprese quelle oceaniche. Refrain: ci vorrebbero più dati, nel frattempo risulta il tasso di risaldamento più veloce che che si sia visto in tutto l’Olocene:
Early Holocene (10,000 to 5000 years ago) warmth is followed by ~0.7°C cooling through the middle to late Holocene (<5000 years ago), culminating in the coolest temperatures of the Holocene during the Little Ice Age, about 200 years ago. This cooling is largely associated with ~2°C change in the North Atlantic. Current global temperatures of the past decade have not yet exceeded peak interglacial values but are warmer than during ~75% of the Holocene temperature history. Intergovernmental Panel on Climate Change model projections for 2100 exceed the full distribution of Holocene temperature under all plausible greenhouse gas emission scenarios.
Da Mother Jones
Mann himself, who literally wrote the book on attacks on climate scientists, said in an email to Climate Desk that he was “certain that professional climate change deniers will attack the study and the authors, in an effort to discredit this important work,” especially given the close ties between the two scientists’ research. “It will therefore be looked at as a threat to vested interests who continue to deny that human-changed climate change is a reality.”
Marcott admitted he was apprehensive of charging into the fully mobilized troll army, but said he was grateful scientists like Mann had “gone through hell” before him to build a support network for harassed climate scientists. “When Michael came along there was a lot more skepticism about global warming, but the public has come a long way,” he said. “I’m curious to see how the skeptics are going to take this paper.”
“Out of context, dear Dr. Marcott, out of context”, dice il primo commento. Indeed. Da Climatecrocks, il portavoce di Forza Gnocc’-Uk sparge il meme d’ordinanza:
Main issue is resolution in time I believe. It’s several decades at best and will make this paper as inconclusive as every other one. Try it again, Climate Sam!
senza nemmeno aver letto il paper per cui viene cortesemente deriso.
“Scenari plausibili”
In un anno la concentrazione atmosferica di CO2 è passata da 393,54 a 396,80 ppm, dice la NOAA, un aumento record:
The upper safety limit is 350 ppm
E le temperature globali si adeguano, lo dice perfino Roy Spencer.
Da Steph, altre informazioni sui ghiacci groenlandesi. Vaut le détour, non fosse che per le foto spettacolari e perché parla della mitica Dorhte.
Quanto ai ghiacci dell’arcipelago canadese, dal 2003 dimagriscono di 70 milioni di tonnellate. Le nevicate più abbondanti degli inverni miti non compensano perché l’Artico si scalda più in fretta: un modello pubblicato dai ricercatori olandesi di earth2sea prevede una perdita del 20% entro il 210o se l’aumento della temperatura globale è di 3 °C.
BigOilismo
Il repubblicano Ed Orcutt, del Washington si oppone a qualunque aumento della tassa sulla benzina, ma vuole tassare le bici perché i ciclisti emettono più CO2 delle auto e rovinano l’ambiente. Dopo un coro federale di pern risate, ammette di aver raccontato frottole.
Dall’Economist
– Glass-ceiling index ovvero perché alle donne conviene andare in Nuova Zelanda;
– il supplemento trimestrale sulla tecnologia;
– consigli di management per il prossimo CEO della Chiesa cattolica.