Da Camillo che chiede “se non è energia nucleare, che cos’è?”, un true believer vanta ai miscredenti il “COP dell’ordine del 500%” dell’o-cat Leonarda e simili. Estratti.
Melchior:
Si tratta di una scoperta epocale, punto.
Per essere precisi: La scoperta epocale è stata fatta da Fleischmann e Pons. Rossi e Focardi hanno cambiato la scala e la riproducibilità del fenomeno. Importante anche il contributo di Piantelli, di Giuliano Preparata e di molti altri. Le probabilità di una truffa per me sono zero, ma mi rendo conto che chi non ha approfondito l’argomento e non ha determinate informazioni, possa avere ancora dei dubbi. Invece non capisco e sinceramente credo sia in malafede, chi non ha dubbi sull’ipotesi della truffa.
Cimpy:
Squalificando in un colpo solo 25 anni di ricerche di Celani, il lavoro di Focardi con Rossi, il “brevetto” di Piantelli…
E’ come dire che tutti loro hanno fatto fusione fredda patendo i dileggi di chi diceva che non era possibile salvo poi accorgersi che…non era nemmeno quella volta lì…
Camillo:
Sembra che Melchior abbia dimenticato che LENR significa Low Energy Nuclear Reaction. Celani e Rossi avrebbero scoperto un terzo modo di produrre energia a loro insaputa. Vedi come, messi alle strette, si dedicano al contorsionismo. Non sanno più cosa inventare.
Melchior:
qualcuno ha proposto delle ipotesi: Barut, Maly e Vavra, Dufour (citato nel post e da lei ignorato!), Vigier, Prevenslik, Sarg e la letteratura sulla zpe.
Cimpy:
Dico, e Keshe non me lo nomina? E’ figlio di un Dio minore?? Dovrebbe essere il suo fiore all’occhiello: ha un reattore grosso come una palla da bowling o forse un uovo di struzzo, che lui afferma (dico, afferma! Il sant’uomo! Ecchè, son mica bubbole!!) possa sviluppare più energia di mille E-Cat messi insieme. E lei me lo disprezza così?
Renato:
Camillo, non ti scervellare, è energia elettrica dalla rete. O dal generatore da mille cavalli, che fa tanto rumore e ha dei bei radiatori che fanno tanto caldo.
A proposito, se ne è ragionato tanto: “I have been in contact with a representative of PCE Instruments UK Ltd who has confirmed that the PCE-830 cannot detect DC tension. When connected to an AC source with an offset DC tension it will display the graph of the AC tension correctly but it will not detect the offset DC tension.”
Melchior non accetta la squalifica di Cimpy:
Scemenze! Celani, Piantelli e Focardi non sono fisici teorici, sono fisici sperimentali! La verità è che al momento non abbiamo certezze sulla natura di questi risultati sperimentali.
Camillo ha un’epifania:
Ho capito: quei fisici sperimentali hanno fatto come Colombo che voleva “buscar el levante por el poniente” e andò come sappiamo. Ogni tanto i fisici sperimentali e i navigatori hanno delle botte di culo incredibili. E’ lecito per i fisici sperimentali non conoscere la fisica?
Melchior ha una certezza:
ovviamente devono conoscere la fisica, come un navigatore deve conoscere le mappe…
In panchina, stefanoquattrini ha una probabilità:
Melchior, do supporto alla sua tesi… se un noto nuclearista dice che c’è produzione di energia molto significativa ma è molto improbabile che sia nucleare, è molto probabile essere di fronte ad un tipo di energia sconosciuta. Può darsi sia l’occasione di un bel bagno di umiltà per aprire gli occhi su qualcos’altro…
Melchior che si sente meno solo s’arrischia fuori dai pali:
Un’altra domanda interessante è: Cosa tiene insieme le particelle del nucleo atomico ? L’effetto Casimir c’entra qualcosa ? Credo che il concetto di “vuoto” avrà un ruolo sempre più importante nella fisica moderna.
Per riportarlo al presente, Giancarlo cita il fiabesco Third Party Report:
Trifase con una fase che non eroga corrente? Il TRIAC non era sparito? L’HC è alimentato in monofase o in bifase? L’hanno misurato?
Inoltre, il dummy non è un dummy; le figure mostrano sfasamenti che sono dovuti molto probabilmente a errori di posizionamento di dati compilati a mano; l’andamento è troppo regolare perché lì dentro ci possa essere una reazione sconosciuta: mai vista in vita mia una misura così precisa. Nessuno segno di rumore, la perfezione assoluta: faccia il confronto con le misure di Celani & C, anche sul MFMP.
Quindi per me non hanno misurato nulla su cui uno si possa formare un’idea scientificamente sensata, indipendentemente da chi ha pagato e da chi ci sta dietro.
AC/DC precisa:
Si tratta di una questione che non riguarda né la chimica né la fisica nucleare, è roba più da ingegneri, e molti di quelli che bazzicano questi ed altri lidi non sono rimasti esattamente estasiati dai vari report pubblicati a riguardo, come vi ponete di fronte a questo fatto?
Giancarlo ne approfitta per sistemare il pallone sul dischetto:
Vi ringrazio per avermi illuminato con la rivelazione che l’energia in gioco è probabilmente non di origine nucleare (io faccio parte del gruppo che pensa sia elettrica). Siamo così alle LEnNR imboccando una strada diversa da quella di Peter Gluck che conduce alle LENR+.
Questo però mi crea un problema di coerenza perché questo VI porta a ritenere che probabilmente F&P, Preparata, Del Giudice, De Ninno, Focardi&Piantelli, Iorio&Cirillo, Mastromatteo, Celani, Carpinteri&Cardone sono degli incompetenti o peggio dei volgari imbroglioni.
E’ noto a tutti infatti che S&P hanno misurato e mostrato all’umanità i gamma richiesti, i Preparatini hanno misurato HE4 in misura esattamente pari al calore prodotto dalla D+D, Focardi&Piantelli agli inizi hanno visto di tutto e di più, gli altri sono oltre che nuclearisti produttori di neutroni anche trasmutatori di lungo corso. O ricordo male?
Melchior rientra in porta di corsa:
Ho detto semplicemente che attualmente NON abbiamo certezze sulla natura del fenomeno, punto. E’ normale che ci siano ipotesi contraddittorie su un fenomeno non ancora compreso!
Alessio L. s’avvicina al pallone:
Quale fenomeno?
Giancarlo finge di lasciarglielo:
Prova a chiedergli anche tu perché secondo loro i 7 professori hanno disposto lo strumento di misura sull’alimentazione generale e non sul carico resistivo… Mi pare imperizia alla massima potenza, si vede proprio che sono assolutamente incompetenti nel campo delle misure elettriche. Del resto sono valentissimi professori nel loro campo, mica debbono saper per forza misurare la mono-bi-trifase.
Melchior si tira su la short:
Chiedetelo voi direttamente agli autori del paper!
Giancarlo tira:
Già fatto, ovviamente. L’appendice deriva dalle domande poste, tanto è vero che possiedo una versione non pubblica del rapporto, diciamo una 2.5, la vuole? Solo che la toppa è, ahimé, peggio del buco. (…) il rapporto, scritto da 7 validissimi scienziati nel loro campo, dal punto di vista elettrotecnico e metodologico è una vera schifezza, impresentabile a chi abbia un minimo di cultura scientifica che evidentemente manca all’On. Scilipoti e ai suoi Consiglieri…
Ci hai giocato un bello scherzo…
Tanto per dare un senso alle affermazioni, nell’appendice si legge:
Fig. 2. Waveforms for voltages measured at control box input. Note the symmetrical sinusoids, with no indication of DC voltage levels. The spectral composition includes only the first harmonic at 50 Hz.
Se avessero avvisato pure lo strumento quello si sarebbe adeguato e non avrebbe misurato la 13a armonica come chiaramente indicato sul display (ad esempio, per i cultori della materia: 1,9 V 0,7% TDH 1,0%)
La partita vedo finisce con un gol a porta vuota:
Ai 7 (sette) “validissimi scienziati nel loro campo”, sponsorizzati dall’equivalente “ENEL” svedese, che saranno magari bravissimi a calcolare l’entropia di un buco nero conoscendone la superficie, non si può certo chiedere di cimentarsi nella titanica impresa di misurare l’energia elettrica assorbita da un dispositivo.
Beffa delle beffe, all’ “ENEL” svedese definiscono i risultati “very impressive”!
http://www.elforsk.se/Aktuellt/Svenska-forskare-har-testat-Rossis-energikatalysator–E-cat/
Benché apprezzi il lavoro di smitizazione svolto da Franchini e gli altri sul blog, mi chiedevo come mai non mi sono mai appassionato alla questione. Ho letto un po’ di interventi ed alla fine ho forse capito il perchè, sostanzialmente mancano i dati (affidabili) su cui ragionare.
L’ipotesi alternativa è una specie di trauma infantile. Nel fatidico ’89 ero un giovane dottorando e il Dipartimento fu letteralmente paralizzato per un paio di mesi alla ricerca di questa benedetta fusione fredda con qualsivoglia mezzo, buttandoci fuori da tutte le facilities potenzialmente utilizzabili a quel fine. Forse non mi sono ancora ripreso da quella colossale incazzatura 🙂
quanti ingegneri ci vogliono per cambiare una lampadina ?
http://www.studenti.fi.it
quanti professori ci vogliono per leggere un contatore ENEL ?
secondo qualcuno sette non bastano!
@Giancarlo
il T-TPR è stupendo, nel dépliant della nuova o-cat Leonarda avevo già incollato le figure con le onde tutte uguali, adesso ne metto altre. Senti, visto che non vuoi il mio C60 certificato, non le faresti un po’ di pub? Magari Melchior abbocca.
@Riccardo
Così sei stato immunizzato! Da Camillo fanno un ottimo lavoro, con santa pazienza e i dati ce li mettono, dall’altra parte no – ma dovresti esserci abituato…
@Melchior
Elsfork scrive: “risultato molto notevole”, “inspiegabile”, presunte “trasformazioni nucleari sono altamente discutibili”, occorre “saperne di più su combustibile e scorie”.
Sarebbe “l’Enel svedese” se l’Enel fosse un’agenzia di intermediazione, senza budget proprio, che non può sponsorizzare alcunché. Invece Elforsk organizza R&D per conto di clienti ai quali vende un prodotto fatto da terzi. In questo caso – beffa delle beffe-! – non osa nemmeno dichiararlo soddisfacente.
“Leggere un contatore”
Lei crede che
1. i sette abbiano svolto tutti insieme i due test per 23 mila euro, tutto compreso?
2. gli svedesi abbiano viaggiato in autostop, dormito nel capannone e mangiato gli avanzi di Rossi?
3. Uppsala abbia rinunciato a fatturare i giorni/prof alla Elforsk per fare la carità a Hydrofusion?
4. gli stranieri mentano quando dicono che li ha svolti Levi?
5. Alex Passi abbia tradotto il report dall’italiano in inglese perché i sei + Levi lo avevano scritto in svedese?
Scelta multipla…
@oca
Ho capito bene ?
Elsfork scrive: “risultato molto notevole” ma “non osa nemmeno dichiararlo soddisfacente” ?
nel paese di alice: Mi dispiace lei non arriva alla sufficienza: al massimo le posso dare trenta e lode!
punto 13:
http://www.impiousdigest.com/media-crimes/25-media-disinformation-tactics/
@Melchior
la cito:
“quanti professori ci vogliono per leggere un contatore ENEL ?
secondo qualcuno sette non bastano!”
Spero non si riferisse all’esperimento del report.
Se avessero davvero usato un contatore ENEL, non saremmo qui a discutere di queste cose.
La cito ancora:
“Beffa delle beffe, all’ “ENEL” svedese definiscono i risultati “very impressive”!”
Bene.
Dobbiamo solo aspettare che l’ENEL svedese usi la parola “true”.
Ci tenga informati.
@mw
“Dobbiamo solo aspettare che l’ENEL svedese usi la parola “true”.”
Certo:
aspettiamo quindi sul sito della ELFORSK la versione svedese di “risultato molto notevole e non diciamo cazzate”
@Melchior
Mi piacerebbe sapere da che cosa Le deriva questa sua noiosa e ripetitiva applicazione del principio di autorità, per cui si hanno da una parte i 7 professori (non è vero che lo siano tutti) e la Elforks svedese e dall’altra dei poveri sciocchi che si ostinano a non capire. Ne dovrebbe parlare con uno psicologo, uno bravo però.
Entri nel merito una volta tanto in vita sua, legga il mio primo commento a questo post e mi dica se ho sbagliato io o se invece i 7 professori hanno scritto (SCRITTO) una cappellata. Per giunta in una appendice richiesta a furor di popolo per chiarire quello che non era chiaro. Se per contatore ENEL intende lo strumento è chiaro che non lo hanno saputo leggere, mostrando un’imperizia spaventosa. Avessero chiamato un elettricista bravo non saremmo arrivati a tanto. E’ inutile che ci giri intorno, si sono sbagliati e il rapporto non vale una cicca, altro che evidenza sperimentale.
Ma de che? dicono in strada dalle mie parti.
@mW
aspettiamo, tanto, anno più anno meno…
@Giancarlo
quel portiere parerà un giorno una domanda? (firmato the gooseador).
@Melchior
Non risponde, quindi continuo.
6. Perché Elforsk non si dichiara soddisfatta del rapporto, nemmeno dopo che è stato cambiato tre volte?
A proposito di tattica di disinformazione e “non diciamo cazzate”:
7. chi ha scritto che un’agenzia di intermediazione è “l’Enel svedese”?
8. e che ha “sponsorizzato” sette scienziati pur essendo priva di budget per farlo?
9. chi continua a citare tre parole del comunicato fuori dal loro contesto
10. chi ha scritto che “anmärkningsvärda” (remarkable) significa “imponerande” (impressive)?
>quanti professori ci vogliono per leggere un contatore ENEL ?
@Melchior,
Mah, potrebbe anche bastarne uno solo che:
1)avesse voglia di leggerlo
2)si fosse preoccupato di osservarlo o, in alternativa
2b)ne avesse letto uno almeno una volta in vita sua
3)non avesse motivi per leggere qualcosa di diverso da quel che il contatore segnasse.
Purtroppo due su tre non bastano.
@Giancarlo
“noiosa e ripetitiva applicazione del principio di autorità”
cazz.. Ha ragione! Pensi che sono stato talmente sciocco da far appello al principio di autorità diverse volte, anche quando c’erano di mezzo i miei soldi: Ho fatto salire il portiere per la lettura dei contatori dell’acqua e il funzionario della AMG per la lettura del contatore del gas e mi sono appellato alla loro autorità, nonostante non fossero né professori e non avessero uno straccio di laurea!
Sarà per questo che le bollette che mi arrivano sono così salate! Grazie per l’avvertimento!
Secondo me questa tendenza dei believers a bersi di tutto è una predisposizione ereditaria della quale mi sfugge il vantaggio evolutivo. Evidentemente questa propensione è a largo spettro, perché è difficile trovare un fusionista che non creda anche ai dischi volanti, ai neutroni frazionari o almeno all’ urinoterapia.
Fortunatamente la credulità non è ineluttabile, almeno non lo è stata nel mio caso.
Al mio solito sarò breve; tralasciando Orazi e Curiazi, scoperta delle Americhe e missioni lunari si perde il meglio ma si va al sodo.
Tanti e tanti anni fa, con i primi provenbti del mio lavoro di vetraio, insieme a mio fratello S ho costruito un accumulatore orgonico largo un metro e settanta lungo tre e alto uno e mezzo, con un coperchio di mezzo metro, eppure all’ interno c’era un loculo largo 70 cm lungo 180 e profondo 50, perché le pareti erano fatte di lamiere di ferro da un millimetro e fogli di truciolato da trenta millimetri a strati alternati ed elettricamente isolati, quintali di materiale una spesa enorme e un lavoro esagerato.
La funzione era che uno si sdraiava nell’ avello, e l’ altro spingeva chiuso il coperchio del sarcofago e aspettava che l’ internato si caricasse di orgone. Insomma dopo tante prove abbiamo verificato che:
1) dopo un po’ di carica si comincia a respirare a fatica;
2) l’ accumulatore orgonico altri effetti nel breve periodo non ne ha.
Per prolungare l’ esperimento bisognava fare dei buchi per l’ aria ma il lavoro era enorme, c’ era il sospetto che non avrebbe funzionato comunque perché poi l’ orgone sarebbe scappato via, infatti i buchi nel progetto non c’erano, inoltre amici instillavano il dubbio che bisognasse modificare l’ orientamento del catafalco in base ai punti cardinali al Feng Shui e ai Nodi di Hartmann, quindi ho pensato che era più furbo rivedere la teoria.
Nel ristudiare le basi teoriche S ed io abbiamo deciso di costruire un cloud-buster, che addensa o dissipa le nuvole a seconda del bisogno, come si faceva a regolarlo sul libro non c’ era scritto ma confidavamo che lo avremmo scoperto con la pratica.
Perciò dal campo del vicino abbiamo preso dodici tubi da irrigazione in alluminio, lunghi sei metri e diametro dieci centimetri, ne abbiamo fatto un fascio e usando come affusto un carretto a mano (allora esistevano ancora) lo puntavamo contro le nuvole, senza risultato ovviamente.
Abbiamo provato anche a collegarlo a terra, a metterci una reticella di ottone che doveva fare da antenna, a mettere dei cristalli di solfato di rame dentro i tubi, le prove continuavano quando -premetto: il tutto vicino ad un aeroporto militare dal quale, prima dei decolli dei piloti in addestramento, parte un elicottero e si tiene pronto a intervenire in caso di problemi, ma un signor elicottero, molto grande e pieno di gente parecchio operativa- quando, dicevo, arriva l’ elicottero, vede questo fascio di tubi che sembra un lanciarazzi Katiuscia, si calano con la fune due palestratissimi col pugnale legato al polpaccio e praticamente è stata una cosa molto imbarazzante, perché intanto che quelli si calavano il vento dell’elicottero ha stroncato tutta la vigna e fatto volare via il tetto di lamiera del pollaio del vicino; il vicino si è accorto del fascio di tubi, ai quali per portarli a misura di progetto avevamo segato via gli attacchi, poi del pollaio distrutto, poi della vigna devastata, i palestrati hanno avuto il loro daffare a salvarci la vita.
Abbiamo finito la serata dai Carabinieri che non volevano mandar giù la storia del cloud-buster, soprattuto per via dei cristalli di solfato di rame.
E’ stato molto più costoso dell’ accumulatore.
Falsificato Reich, è partita la valanga: Reich è finito in cantina col suo Rotoverter e con Kervran e Peter Kolosimo e tutti i navigatori astrali; tutti i dischi volanti, i misteri delle piramidi, di Atlantide e della Terra Cava, via diversi motori magnetici e ruote sbilanciate fatte con il Meccano, le celle elettrolitiche per lo studio dell’ HHO, e diversi trattati di medicina tipo “La respirazione che guarisce” Diagnosi astrale” “I colori e la psiche” “Breatharianism” eccetera.
Con la radio a galena ascoltavo le voci dell’ etere sulle frequenze vuote intanto che praticavo la scrittura automatica, rompevo i coglioni a tutti per fare le sedute spiritiche … in cantina radio, cuffie e tavoletta Oui-Ja … le carte Zener per la trasmissione del pensiero, Castaneda (salvo alcune pagine).
Con le bacchette da rabdomante ( che non hanno mai funzionato nemmeno quelle) ci ho fatto delle fionde per regalarle ai ragazzini del vicinato, indirettamente incentivando il mio giro di affari. Buttato via la videocassetta dell’ autopsia dell’ alieno e quella (la cassetta) di Uri Geller che piega le chiavi, e non so quanta altra robaccia.
Le candele che ci studiavo come piegare la fiamma con il pensiero però le ho messe vicino al contatore, con un accendino accanto.
Invece ho conservato l’ elettroscopio regalo dei dodici anni,, il radioscopio avuto a tredici, la bussola da rilevamento da boyscout e la serpentina per fare la grappa ereditata dal nonno contrabbandiere. E anche l’ igroscopio, quella casina del cucù con l’ omino col cappello e la donnina con l’ ombrello.
Mi son tenuto anche il Piccolo Chimico (soprattutto per il pezzettino di magnesio che c’ era dentro) la lente contafili, il binocolo rivestito di madreperla rubato a mia nonna che tanto a teatro non ci andava più, e il mercurio recuperato da termometri rotti. Infine ho svuotato i tubetti di palline omeopatiche per conservarci le pietrine degli accendini scarichi e i pezzetti di filamento delle lampadine bruciate; è tungsteno eh!
Anche il pendolo ho tenuto, non più per fare le diagnosi a distanza ma per vedere se Galileo aveva ragione.
Un giorno con tutte queste cose sicuramente ci invento qualcosa.
Era per dire, da qualunque abisso c’è redenzione, volendo.
Però non è detto, mio fratello per esempio adesso fa il meccanico olistico. Con bulloni avanzati e altra ferraglia mette insieme dei bellissimi talismani contro il surriscaldamento del motore e l’ allentamento delle cinghie di trasmissione, e in base a targa e dati del libretto di circolazione compila la Carta Astrale e l’ Analisi Numerologica del veicolo. Comunque mantiene sé stesso e la famiglia, quindi tutto regolare.
Nast
@Melchior
Mi pare assolutamente inutile, quindi prosegua da solo. Lei la butta in caciara, come suol dirsi, ed evita di rispondere ad un’unica domanda: secondo Lei la misura di potenza in ingresso è progettata ed effettuata secondo regola d’arte? Le letture riportate sono affidabili visto che hanno scambiato la 13a armonica (come chiaramente indicato da quello strumento che Lei chiama contatore) con la 1a mostrando un’assoluta ignoranza del funzionamento del contatore?
Le pare seria una misura in cui la THD è del 179%? Magari avessero chiamato il portiere. (Non Lei sul campo di calcio figurato).
I professori sono sicuramente da Nobel ma come elettricisti fanno abbastanza schifo. Trattandosi di misura elettrica mi pare fondamentale. Perché dovrei credere a quella schifezza di rapporto visto che due sole cose dovevano misurare e una sembra a molti misurata in una maniera assolutamente impropria? Perché dovrei credere a chi non immagina neppure che cosa sia una vera prova in bianco e ne parla impropriamente (tutto uguale tranne il principio attivo)?
Perché poi si producono interrogazioni parlamentari che costituiscono un onere economico per i cittadini visto che occorre pagare gli starordinari ai commessi: non sarebbe meglio occuparsi, che so, dell’economia del paese?
Per inciso le sue spiritosaggini non fanno assolutamente ridere. Legga Nasturzio sopra per capire che cosa è l’umorismo.
@Nasturzio
In effetti non se ne può di questi true-believers. Tutto sommato il tipo di true-believers che lei descrive sono pittoreschi e simpatici. Non a caso qualcuno al CICAP ha definito Arata come personaggio pittoresco. Il CICAP in genere è un punto di riferimento chiaro per non rischiare di essere classificati tra i creduloni. Per non rischiare figuracce, affidarsi alla propria testa credo sia pericoloso, meglio verificare prima la posizione del CICAP sull’argomento.
Vi è però un’altra categoria di true-believers che mi preoccupa: quelli ad esempio che credono a tutte le st…ate dei mass media e credono veramente ad esempio alla necessità di sacrifici “perché ce lo chiede l’europa” o alle “bombe umanitarie” o alle armi di distruzione di massa di S. Hussein
P.S.:
Che ne pensa di fondare un comitato per il ritorno al buon “realismo socialista” in voga nella vecchia Unione Sovietica ?
>almeno all’ urinoterapia.
Nasturzio non generalizziamo. Io ci avrei anche creduto. Dopo aver letto delle esperienze della Brigliadori, la quale avrebbe risolto tutti i suoi problemi di salute bevendo la sua pipì, ne fui parecchio impressionato e predisposto anche a provare ma, sfortunatamente, non riuscii mai a sapere quale azienda commercializzasse la sua pipì…
Chissà se la Brigliadori crede nella FF …
@Giancarlo
Siamo uomini o prorettori ?
Quello che ha scritto Ascoli65 in un recente post da Franchini è per me assolutamente ammirevole. Tenga conto che è stato scritto da una persona che ha un opinione sull’argomento diametralmente opposta alla mia.
Ma ha scritto quello che pensava in BUONA FEDE, senza ipocrisie. Rispetto chi ha opinioni diverse dalle mie e le esprime senza nascondersi dietro a un dito. Meno chi pensa di prendermi per i fondelli con tecniche di quart’ordine!
@Melchior
La ringrazio, Ascoli65 ed io siamo la stessa persona; grazie davvero del complimento. Giancarlo è ovviamente quello in MALAFEDE, ma tiene famiglia e la CIA paga 20 k€/month per uno della sua esperienza. Come Ascoli65 mi dànno solo 3,7 k€. Tenga d’occhio le new-entry, hanno appena promulgato un nuovo bando di gara.
Per circa 22 anni mi sono guadagnato da vivere a spese dello zio Sam negando l’esistenza degli UFO e degli extraterrestri. Quando ormai non ce la facevo più a tener nascosto il tutto son dovuto passare alla FF, che tutto sommato si contiene meglio.
PS Nel mio caso occorrerebbe un’intera palizzata di dita per nascondermi, negli anni ho sempre approfittato dello spazio concessomi per ingrandirmi. Io non prendo per i fondelli nessuno, Lei si basta da solo. Io dico che il TPR mi fa schifo e mi auguro sia permesso; mi pare che sia chiaro che è Lei ad averla buttata sul dileggio, si rilegga i vari post.
@Giancarlo
“Lei ad averla buttata sul dileggio”
sostenere che sette ricercatori non siano in grado di misurare l’energia elettrica in ingresso ad un dispositivo che assorbe potenze dell’ordine dei kilowatt, significa di fatto dileggiare loro e i loro collaboratori, con l’aggravante di non avere neppure il coraggio di ammetterlo. Si dice: buttare la pietra e nascondere la mano!
Saluti!
@Nasturzio
ben tornato, ci mancava tanto!
@Giancarlo = Ascoli 65
appena trovo il mattarello, vi faccio a lasagne
@Alessio L
Le è andata bene, per via degli estrogeni le venivano certe ghiandole mammarie che per eliminarle si doveva comprare una scatoletta ucraina
@Mechior
10 a 0
@passanti
“Dileggio” al contrario, trovare errori in un testo dimostra che lo si è letto con attenzione e pensiero critico, cioè rispetto per chi lo ha scritto. Continuate a correggermi, please.
@Melchior
Da quello che ho potuto leggere nelle varie edizioni del report così come apparse su arXiv, i 7 professori e ricercatori non sono stati capaci di descrivere con rigore scientifico la misura fatta né di misurare accuratamente la potenza in ingresso. Mentre ci si dilunga in particolari per la potenza termica in uscita, su cui non ho obiezioni di rilievo, a quella elettrica sono dedicate poche righe. In tribunale una tale misura non verrebbe accettata, glielo assicuro.
1) Non è vero che la tensione sia confinata alla 1a armonica come scrivono, le figure in appendice mostrano chiaramente che stanno misurando valori non nulli per la 13a armonica della tensione.
Rispettivamente 0,9V pari allo 0,3% con THD 1,2%; 1,9V pari allo 0,7% con THD 1,0% e, infine, 0,5V pari allo 0,2% con THD 1,7% sulle fasi RST.
2) Figura 3: misurano ancora la 13a armonica e dicono che stanno misurando la corrente in ingresso;
la percentuale di corrente in 13a armonica è estremamente elevata (1,47A a fronte di 5,49A complessivi, 30% circa) e non corrisponde allo spettro armonico: lo guardi prima di rifugiarsi nei sofismi; Lei scommetterebbe su quella misura? Evidentemente lo strumento è fuori del suo campo di validità; nessuno se ne è accorto: se ne deduce che sono incapaci di utilizzare lo strumento.
Una delle fasi (T) è appesa e nessuno si chiede il perché, anzi la riportano come cosa normale. La THD è pari a 179% su R e 170% su S.
Ma Lei pensa veramente che sappiano fare misure elettriche? Chieda a un suo collega, non faccia come chi non vuole vedere le corna di cui il coniuge lo gratifica, non faccia lo struzzo. Ma lo strumento può funzionare in quelle condizioni? Hanno chiesto al fabbricante?
3) Mi dicono che il fabbricante sostenga che lo strumento non misuri la DC neppure come tensione. Visto che questo era il dubbio scatenante, prima di scrivere l’appendice si sono informati? Chiedere a Mats Lewan, perché magari il suo corrispondente in seno alla ditta si è sbagliato.
4) Come hanno misurato il consumo del controllore se la misura è fatta a monte? Lo hanno stimato? Perché non hanno misurato la potenza assorbita dal carico, come era la regola d’arte? Perché le misurazioni elettriche non sono il loro forte, evidentemente.
Queste sono osservazioni tecniche. A Lei sembra dileggio solo perché metto in dubbio che le misure siano fatte bene essendo stimati professori e ricercatori? Per me sono fatte male. Anzi, riportate male. Se le hanno fatte bene e le hanno tenute nascoste è un altro paio di maniche.
Se avessereo scritto 2+2=5 quale sarebbe stata la sua posizione?
Dov’è che nascondo la mano? Ricercatori validissimi hanno sbagliato una misura. Io, da ragazzo, ho misurato per 5 giorni di seguito lo shot-noise di un fotomoltiplicatore e pensavo di aver misurato il rumore modale.
A me piacciono gli strumenti, uno domanda e loro rispondono; che ore sono? quanto pesa questa cosa?
Invece non mi piacciono gli umani che la tirano in lungo, se non a tavola o sotto le lenzuola.
Giancarlo ha fatto una domanda, se non semplice, almeno chiara: quella lettura di “contatore” è affidabile oppure no?
Cosa c’entra Saddam e l’ Unione Sovietica?
Se i professori hanno dato una lettura incongrua, è molto più caritatevole crederli incompetenti; l’ alternativa è “bugiardi”.
Non è difficile ammettere di non essere competenti in un campo particolare:
io per esempio non ho competenza per esprimermi, ma le mie autorità di riferimento dicono: lettura non valida.
Visto? Facilissimo.
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Grazie Oca per il bentornato, sa ho avuto tanto da fare che ho addirittura dimenticato di descrivere adeguatamente la serpentina per fare la grappa, ma niente paura, rimedierò; al momento basterà sapere che era munita di termometro e barometro.
Dico era perché, dopo essermi distillato una borraccia di grappa per domani, li ho smontati e li ho messi nello zaino insieme all’ orologio a cucù, quello con
l’ igrometro a capello incorporatoincorporato l’ igrometro a capello; vado sul Monte Cimone per una campagna di misura necessaria a risolvere l’ antico mistero: l’ acqua, in montagna, bolle prima o dopo che in pianura?Naturalmente dovrò fare delle supposizioni arbitrarie, per esempio che la differenza dell’ accelerazione di gravità nei due laboratori sia trascurabile, come la fase lunare e altre variabili, ma la vera difficoltà prevedo sarà arrampicare sul Monte Cimone senza rompere il cucù.
Dopo la revisione del tirdi pardi, very soon pubblicherò su Il manuale delle Giovani Marmotte.
Raw data a disposizione degli aventi titolo.
Nell’ occasione intervisterò alcuni montanari sugli strani avvistamenti di globi di luce intorno al radar meteorologico che c’è sulla cima del Cimone, sembra che un paio non siano rientrati per cena e si teme un rapimento alieno, speriamo che non gli facciano l’ autopsia da vivi.
N
PS: riguardo al pendolo, Galileo era nel giusto. Quando ho tempo provo a verificare anche la faccenda del piano inclinato, chissà se lo prendo in castagna.
Ora la saluto che devo regolare finemente la fiamma sotto al bollitore, altrimenti la grappa viene troppo grezza.
@Giancarlo
“Se avessero scritto 2+2=5 quale sarebbe stata la sua posizione?”
Semplice: Un eventuale strumento di misura estremamente impreciso con un errore del 25% (5 al posto di 4) non sarebbe comunque bastato a giustificare i COP misurati (4.9 e 1.9)!
Risposta tangenziale, non valida.
Un foglio e una biro non possono essere tanto imprecisi da fare due più due e ottenere cinque.
Forse ha ragione Giancarlo a dire che Melchior non risponde mai direttamente a domande dirette. Tendevo per esercizio di misericordia a mettere un “quasi” prima del “mai”, ma comincio a pensare di metterci invece un “praticamente”.
Istruttivo il tripudio di fallacie varie che genera e secerne il remagio.
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Ah, Sig.ra Oca, cessato allarme, i montanari erano un lui e una lei, 30 e 25 anni rispettivamente, li han trovati che facevano una scorpacciata di fragole. Sembra che ora si dica così.
Niente rapimento alieno per questa volta.
Ma … aspetti … la bussola è impazzita, gira come una trottola, un suono pulsante riempe l’ aria, cos’è quest’ ombra che si spande e mi sovrasta … ahhh un raggio di luce accecante … aarrgghhh nooh sta toccando a me … la prego si prenda cura del cucù, va lubrificato gli ingranaggi una volta a settimana
woooshhhh addio-o-o-o
@Nasturzio
“Risposta tangenziale, non valida.”
concordo: come risposta non è valida, come presa per il c. però non è male!
@Nasturzio
Resista, respiri piano, tenga gli occhi chiusi, e parli solo in presenza del suo avvocato. Sta arrivando a liberarla il comandante della Flotta Pleiadiana, quello che spiega la fisica a Rubbia.
Monte Cimone, che bei ricordi. Ascoltatori delle oche a rai3 avevano organizzato una gita all’osservatorio, portato da mangiare ai ricercatori e raccontato tutto in radio, niente scorpacciate di fragole (non durante la diretta).
@Giancarlo
alle varie domande tecniche le rispondo con le stesse parole del suo alter ego Ascoli65:
“Scusa se te lo dico, ma fare le pulci ad un report come quello è insensato come voler analizzare un pelo, per capire che si è in groppa ad un cavallo.”
Si metta d’accordo con sè stesso…
@oca
alle sue domande rispondo: irrilevanti/ poco interessanti (es. per me va bene remarkable al posto di impressive, la sostanza non cambia molto)
Curioso : qualche tempo fa leggevo (non ricordo dove) di un pallone sonda con relativo invito a non scambiarlo per un UFO. E poco dopo vengo a sapere da Nasturzio che si dice che dei montanari sian spariti. Questa congiura del silenzio è impressionante: mi aspetto che intorno al 6 gennaio diranno anche di non preoccuparsi se si vedranno vecchine volanti a cavallo di scope, che stan solo girando una nuova pubblicità… Meno male che la pietra filosofale non ce la tocca nessuno!
@Melchior, non si faccia illusioni, non se la può cavare a buon mercato se neanche riesce a capire chi ha davvero di fronte. Ascoli65 sono io. Si rassegni: lei è destinato ad essere preso per il naso. Almeno finché non le spunteranno le antenne.
@Cimpy
Segua il mio consiglio: Oramai sul punto 18 non la batte nessuno, provi le altre tecniche, potrebbe anche lei
un giorno avere un blog o addirittura un telegiornale tutto suo!
http://vigilantcitizen.com/latestnews/the-25-rules-of-disinformation/
Lasci stare, @Melchior: noialtri rettiliani siamo insensibili al “fascino” di un blog o di un tg personale: abbiamo ben altri mezzi di comunicazione…Ci vediamo dalle parti di Giapeto.
@ Giancarlo
Mi sembra che la tua analisi della schermata del PCE 830 non sia corretta:
– La figura 3 mostra una corrente di 1.47A che NON è il valore della 13a armonica ma il vero valore efficace (true RMS) della corrente TOTALE (verosimilmente la corrente che va verso la control-box);
– il valore di 5.49 A è il valore di PICCO indicato in positivo e in negativo (uguali), ovviamente molto più alto del valore efficace data la particolare forma dell’onda, fortemente parzializzata, mostrata dal grafico;
– il valore di 13a armonica della corrente è di 0.22 A (valore di ampiezza) indicato a fianco alla percentuale di armonica 31.1%, non ho fatto il conto ma a occhio sembra corretto;
– il valore della 13a armonica mostrato nel grafico (indicato in posizione dalla freccia) appare correttamente proporzionato (31.1% è poco meno di 1/3 dell’ampiezza e quindi ci siamo);
– il valore di THD in corrente è particolarmente alto, ma bisogna dire che l’onda è anche particolarmente distorta (bruttamente distorta direi), ma ho visto anche valori ben peggiori;
– il valore della tensione “a vuoto” presenta una certa distorsione (1.2%) che ci può stare specie se nell’impianto è collegato qualche altro apparato non perfettamente filtrato.
– la corrente nulla nella terza fase può indicare un guasto ma potrebbe anche indicare che la terza fase non viene utilizzata nell’apparato. L’uscita della control box è monofase quindi una spiegazione potrebbe essere quella. Certo, se non serviva la si poteva scollegare, ma non per questo lo strumento dovrebbe fornire una indicazione errata della potenza totale sulla somma delle tre fasi.
In definitiva non vedo cosa ci sia di così tragico in quella schermata. Nulla indica un comportamento particolarmente anomalo dello strumento.
Reitano scrive:
Nel fatidico ‘89 ero un giovane dottorando e il Dipartimento fu letteralmente paralizzato per un paio di mesi alla ricerca di questa benedetta fusione fredda con qualsivoglia mezzo, buttandoci fuori da tutte le facilities potenzialmente utilizzabili a quel fine.
Ci siamo passati tutti, in forma più o meno frenetica, accompagnando il tutto con grandi discussioni e raccolta di materiale informativo. Poi in circa due mesi la sbornia passò, lasciando uno sgradevole hangover e un pesante senso di imbarazzo. Credo che in ambito universitario solo il DF di UniBO abbia mantenuto attiva la ricerca ff, pubblicizzandola. Presso l’Università del Salento c’è Vincenzo Nassisi, forse qualcun altro presso altre Università, ma si tratta di iniziative isolate di scarsa risonanza. Trascorso un quarto di secolo dall’uscita di F&P, si può affermare che l’Università italiana nel suo complesso non si è lasciata coinvolgere in ricerche ff. Mi dispiace per Gedeone Rothwell, che considera la situazione politica italiana ideale per condurre ricerche ff. Se la ff parla italiano non lo fa nelle Università.
ribadisco un commento banale: NON C’E’ UNA SOLA MISURA FATTA ANCHE DA AMICI dei suddetti SULLA VARIAZIONE DI PESO DELLA CELLA INTERNA DELL’E-CAT!” UNA SOLA, nessuno sa di quanto varia la massa dell’aggeggio, solo dati fatti su oggetti “simili”; ma vi rendete conto? ma di che parliamo? su questa base come si puo’ parlare di reazioni nucleari? niente particelle emesse, niente energia “in eccesso” perchè non si sa la variazione di massa della cella VERA!!! bubbole in pratica
No-o, non ci siamo-o
E’ una Nuova Fisica-a.
Non è chimica-a, non è niucleare-e, va studiata a fondo-o.
Ma ve lo devo dire io-o?
Che poi, in base alla GAS*, dovevano essere tutti morti irradiati da un pezzo-o.
Prova evidente che nella GAS ci sono dei buchi…
—————–
*GAS: Generally Accepted Science
Camillo
per dirla con le parole di ocasapiens, forse ci siamo tutti immunizzati. La prospettiva di una “nuova fisica” (parole di Nasturzio, qualunque cosa significhino) è risultata essere come uno specchietto per le allodole, una fregatura; ci siamo bruciati una volta e da allora meglio averci solo “rapporti protetti” da un robusto scudo di squisito scetticismo scientifico.
Detto questo, fra gli scettici credo di essere uno fra i pochi a non essere contrario a che qualcuno continui a provarci, ma chiaramente non mi riferisco a mal concepiti e peggio realizzati test su macchine a scatola chiusa.
@nasturzio, mi ha fatto crepare dal ridere, grazie! Quando ho visto il post lungo, ho sperato in una qualche sintesi sull’argomento LENR E-cat ecc ecc. Invece molto meglio, la cosa dei tizi con il coltelli che si calano dall’elicottero è micidiale. Detto questo, a me questa cosa dell’E-Cat mi fa uscire pazzo. Io sono uno abituato a misurare le cose con gli strumenti, a basso livello, neh! Il tester per misurare i mA, al massimo gli Ohm. Sto seguendo da un paio d’anni questa cosa di Rossi&C (Beh, prima seguivo Pons&C). Non capisco un’acca di fisica nucleare. Però mi pare che, al momento, nessuno abbia messo il dito sul trucco. Mi pare che ci abbiano provato quelli del Cicap, quelli dell’analogo organismo svedese. Di “contras”, come li chiamo io, ce n’è tanti. Tutti ironici e intelligenti. Tutti armati di robuste radici teoriche. Tutti irridono gli scienziati che hanno dimenticato di verificare il cosphi, che non trovano i raggi gamma. Tutti che ci spiegano con pazienza, come si fa con i bambini dell’asilo (alle elementari lo sanno già) che non può essere un fenomeno nucleare. Ah beh, si beh! E che non può essere chimico. Già. E neanche elettrico. Ovvio. Però nessuno che dica “e’ una truffa, hanno fatto così: xxxx yyyy zzzz”. I più raffinati dicono “non può funzionare perché sul manuale delle giovani marmotte, pag.46, c’è scritto che non può”.
Insomma, mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse cosa c’è di DAVVERO sbagliato nei recenti report. Non parlo di imperfezioni, ma di qualcosa talmente radicale, talmente sbagliato da poter dire “ecco, questa è la prova, questo è il trucco che spiega tutto”. Fino a quel momento a me pare che convenga l’atteggiamento prudente di chi dice “mah, stiamo a vedere”. D’altra parte vorrei ricordare due cose: primo, per centinaia di migliaia di anni (790’000, anno più anno meno) gli umani hanno usato il fuoco senza minimamente capire i processi di combustione. Funzionava, tanto basta.
Secondo, nel 1894 uno scienziato scriveva così:
“The more important fundamental laws and facts of physical science have all been discovered, and these are now so firmly established that the possibility of their ever being supplanted in consequence of new discoveries is exceedingly remote…. Our future discoveries must be looked for in the sixth place of decimals.” – physicist Albert. A. Michelson, 1894
Saluti a tutti
@ Diego
Benvenuto al bar dell’ENEL, almeno uno che entra nel merito.
L’osservazione sulla corrente è OK, l’avevo pure trascritti quei valori qualche giorno prima ma poi mi sono fatto prendere dalla foga.
179% è un valore alto assai, esso stesso, da specifiche dello strumento (100%-999%) è affetto da errore complessivo del +-20% + +-20% della lettura (40% totale). Non mi sentirei molto a mio agio: la corrente è quella, cercherei di misurarla in una maniera differente.
il valore della tensione “a vuoto” presenta una certa distorsione
hai pronunciato la parola magica “a vuoto”, ci spiegheresti a noi del bar e ai passanti che vuol dire? che cosa stanno misurando, insomma…
la corrente nulla nella terza fase può indicare un guasto ma potrebbe anche indicare che la terza fase non viene utilizzata nell’apparato. L’uscita della control box è monofase quindi una spiegazione potrebbe essere quella.
Quale sarebbe il vantaggio di avere un’alimentazione bifase? Io vedo solo quello di poter alimentare anche il carico in bifase, ossia a 400V invece che a 230V. Tu come deduci che l’alimentazione del carico sia monofase, ossia che uno dei due capi sia il neutro? All’altra fase che fine gli fanno fare visto che sembra fornire più o meno la stessa corrente?
Secondo te come hanno misurato, guardando la disposizione sperimentale e le foto del banco, l’assorbimento del controllore?
@Giancarlo
“Perché poi si producono interrogazioni parlamentari che costituiscono un onere economico per i cittadini visto che occorre pagare gli starordinari ai commessi: non sarebbe meglio occuparsi, che so, dell’economia del paese?”
risposta del suo alter ego:
“L’interrogazione del sen. Scilipoti è una cosa seria e dobbiamo ringraziarlo per averla presentata. Ha fatto il suo dovere. Ha preso visione di documenti provenienti da prestigiosi Istituti scientifici italiani, ha visto che promettono l’esistenza di una fonte pulita, economica e quasi inesauribile di energia ed ha chiesto al governo perché non investe adeguatamente per sfruttarla. Cosa altro doveva fare un rappresentante dei cittadini? Cosa invece avrebbero dovuto fare gli Istituti scientifici citati che continuano a far finta di niente mentre il loro nome viene utilizzato per suffragare simili richieste? Vediamo cosa risponderà il governo. Se la cosa non viene insabbiata e viene portata fino in fondo i possibili esiti di quell’interrogazione sono 2, entrambi positivi: o ci ritroveremo con una fonte di energia meravigliosa o con un sistema della ricerca più serio.”
potrebbe aiutarla:
http://dissociazione.altervista.org/
@Melchior
Pensi che oggi abbiamo passato l’intero pomeriggio a scriverci mail per metterci d’accordo su Scilipoti. A un certo punto ci eravamo annoiati e ci siamo scambiati i ruoli.
Diglielo pure tu Ascoli65!
@Melchior, gliel’ho già detto: Ascoli65 sono io. E il senso di quella mia frase era “Scilipoti va preso sul serio, non ignorato: è uno del circo dei fusionisti, che porta avanti lo spettacolo come può”. Ma cosa c’è di meglio di una pubblica dichiarazione proprio di quella parte della scienza che ha fatto la fortuna degli spettacoli di Rossi? Riporti UniBo sulle vie della scienza e vedrà che di Rossi non resterà niente. A partire da quelle trasmutazioni di rame nel suo E-Cat (se le ricorda?).
Ascoli65:
“spero proprio che il Governo prenda molto a cuore questa interrogazione e affidi a persone competenti il compito di esprimere un giudizio sull’ultimo report del dott. Levi e soprattutto sul report precedente e su tutta la faccenda che ha visto protagonisti il DF e l’UniBo. Perché la ricerca scientifica è una cosa molto seria. Ce lo dicono ogni giorno che la nostra competitività e il nostro benessere dipendono sempre più dall’innovazione, soprattutto nel mondo globalizzato di oggi.”
@Cimpy
“è uno del circo dei fusionisti, che porta avanti lo spettacolo come può”
Certamente e come in tutti gli spettacoli circensi i “Clown” non possono mancare….
ripeto ancora l’ultima volta: NESSUNO HA MAI PESATO (nemmeno gli amici di levi) UNA CELLA EFFETTIVAMENTE POI USATA; ma questo un dubbietto non ve lo stimola? NO? allora c’è poco da sperare in questo paese; Levi come B. ; diremo L. d’ora in poi L. e le sue olgettine scientifiche
@Claudio della Volpe
“Mi scusi, ma lei mi sembra giovane e un pò ingenuo, quel test semplicemente non andava fatto. Nessuna legge di fisica nota può spiegare i risultati dichiarati. Si tratta soltanto di una perdita di tempo di denaro e
quel che è peggio di prestigio per le nostre istituzioni. Il solo fatto che di questa storia se ne occupi Silly Potty dovrebbe essere sufficiente a farle capire di cosa stiamo parlando.”
Il Governo dà le linee guida della politica scientifca, non entra nel merito delle specifiche ricerche. L’interrogazione di Scillipoti è solo una mossa propagandistica.
@Melchior, lei mi cita parecchio a sproposito. Il dubbio mi viene: capisce quel che ha citato?
@Claudio della Volpe
NON C’E’ UNA SOLA MISURA FATTA ANCHE DA AMICI dei suddetti SULLA VARIAZIONE DI PESO DELLA CELLA INTERNA DELL’E-CAT!” UNA SOLA,
Forse non ho capito bene. L’oggetto che è stato sottoposto a test da Levi è sigillato, i tappi alle estremità sono saldati. Qualunque cosa avvenga all’interno del reattore il suo peso rimane costante. Non credo che voglia determinare un difetto di massa con una bilancia tecnica.
@Melchior, Giancarlo, Cimpy e Riccardo Reitano (in ordine di apparizione)
Ascoli65 sono io e scusate se non ho molta voglia di stare allo scherzo.
Confermo quanto riportato da Melchior circa la mia valutazione sull’interrogazione del sen. Scilipoti e lo ringrazio dell’apprezzamento. E’ chiaro che questa valutazione, come ha lui stesso ammesso, proviene da un punto di vista diametralmente opposto al suo, ma spero che condividiamo entrambi un auspicio: quello di fare piena chiarezza. Immagino anche che avrà capito che secondo me l’energia da FF è meravigliosa, come lo sono l’elisir di lunga vita o la pietra filosofale.
E’ pure probabile che l’interrogazione stessa sia una mossa propagandistica, come dice Riccardo, ma in questo caso non interessano i suoi retroscena, ma solo le sue conseguenze, cioè che il governo dovrà attivare i Ministeri competenti (non solo il MIUR) per guardare molto bene dentro la questione. E siccome il primo documento citato è proprio il TPR firmato dal dott. Levi, di cui in aula è stata citata non solo la sua affiliazione ad UniBo, ma anche quella all’INFN, quell’interrogazione è un’occasione perfetta per far luce su quanto fatto da queste 2 prestigiose Istituzioni scientifiche nazionali in materia di FF in questi ultimi anni e sul come e il perché il loro nome è stato ampiamente speso nella propaganda internazionale a favore della FF. Auspico anche che gli esaminatori non trascurino di esaminare e valutare il precedente report calorimetrico del dott. Levi e le clamorose ed evidenti inconguenze in esse contenute e di spiegare al Parlamento per quale motivo fino ad oggi l’UniBo non abbia dato risposte in merito. Sperando, come auspicato da Cimpy, che questo riporti UniBo sulla via della scienza e quindi della verità, e che La induca finalmente a dare le risposte giuste ai cittadini, come ad esempio …
@Salvatore Reitano,
ciao. Se posso darti un consiglio, prima di entrare nel merito del report pubblicato su ArXiv, documentati sui loro autori e soprattutto sul dott. Levi, primo firmatario. Visto che oramai sono un paio d’anni che ci dedichi del tempo ti suggerirei di spendere un pomeriggio a leggerti bene questi 2 post e i relativi riferimenti e link:
(1) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-39.html#post119402314
(2) http://fusionefredda.wordpress.com/2013/05/29/levi/
Ti assicuro che per capire il tutto non serve conoscere la fisica nucleare, basta un po’ di buon senso e la fisica del liceo. Di nucleare c’è solo l’apparenza.
@Melchior, Giancarlo, Cimpy e Riccardo Reitano (in ordine di apparizione)
Ascoli65 sono io e ieri pomeriggio l’ho trascorso a riflettere con me stesso.
Confermo quanto riportato da Melchior circa la mia valutazione sull’interrogazione del sen. Scilipoti e lo ringrazio dell’apprezzamento. E’ chiaro che questa valutazione, come ha lui stesso ammesso, proviene da un punto di vista diametralmente opposto al suo, ma spero che condividiamo entrambi un auspicio: quello di fare piena chiarezza. Immagino anche che avrà capito che secondo me l’energia da FF è meravigliosa, come lo sono l’elisir di lunga vita o la pietra filosofale.
E’ pure probabile che l’interrogazione stessa sia una mossa propagandistica, come dice Riccardo, ma in questo caso non interessano i suoi retroscena, ma solo le sue conseguenze, cioè che il governo dovrà attivare i Ministeri competenti (non solo il MIUR) per guardare molto bene dentro la questione. E siccome il primo documento citato è proprio il TPR firmato dal dott. Levi, di cui in aula è stata citata non solo la sua affiliazione ad UniBo, ma anche quella all’INFN, quell’interrogazione è un’occasione perfetta per far luce su quanto fatto da queste 2 prestigiose Istituzioni scientifiche nazionali in materia di FF in questi ultimi anni e sul come e il perché il loro nome è stato ampiamente speso nella propaganda internazionale a favore della FF. Auspico anche che gli esaminatori non trascurino di esaminare e valutare il precedente report calorimetrico del dott. Levi e le clamorose ed evidenti inconguenze in esse contenute e di spiegare al Parlamento per quale motivo fino ad oggi l’UniBo non abbia dato risposte in merito. Sperando, come auspicato da Cimpy, che questo riporti UniBo sulla via della scienza e quindi della verità, e che La induca finalmente a dare le risposte giuste ai cittadini, come ad esempio …
@Salvatore Reitano,
ciao. Se posso darti un consiglio, prima di entrare nel merito del report pubblicato su ArXiv, documentati sui loro autori e soprattutto sul dott. Levi, primo firmatario. Visto che oramai sono un paio d’anni che ci dedichi del tempo ti suggerirei di spendere un pomeriggio a leggerti bene questi 2 post e i relativi riferimenti e link:
(1) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-39.html#post119402314
(2) http://fusionefredda.wordpress.com/2013/05/29/levi/
Ti assicuro che per capire il tutto non serve conoscere la fisica nucleare, basta un po’ di buon senso e la fisica del liceo. Di nucleare c’è solo l’apparenza.
nell’ultimo test conosciuto la cella vera NON è stata pesata da nessuno; la cella pesata era “simile” a quella effettivamente montata; va da se che il “difetto di massa” si puo’ pesare se si tratta di una bilancia tecnica se esso difetto è legato ad una reazione chimica; e chi puo’ sostenere che NON si tratti di questo visto che prove non ce ne sono? quanto al credere che Levi stesso abbia fatto un test degno di valore lascio a chi scrive di decidere se si tratta di un fatto accettabile o meno; nulla di scientifico COMUNQUE; in mancanza di un test del genere si sta qui parlando di aria fritta
Ciao Ascoli65
spero che condividiamo entrambi un auspicio: quello di fare piena chiarezza
Lo spero anche io, per me a questo gioco posso solo vincere: o mi ritrovo con un Nuovo Fuoco, o almeno si cercheranno, e a tempo dovuto forse si troveranno, ruoli adatti a valorizzare le vere competenze espresse in questa vicenda: penso per esempio a pala, piccone, e carriola.
Peccato che il cappello a cono, per quanto molto efficiente nel proteggere da caduta di oggetti*, fra i Dispositivi di Protezione Individuale omologati non c’ è.
Renato
—-
* in “Il Grande Libro degli Gnomi” – Poortlivet Rien e Huygen Vil – Rizzoli 1994
@Ascoli65
“Ascoli65 sono io”: avanti il quarto…
“il governo dovrà attivare i Ministeri”: perché? Non ci sono novità. Alcuni autori del report dicono che reazioni nucleari sono altamente improbabili, ma Rossi le aveva già escluse nel marzo 2012.
Il report non è dell’uniBo e non cita nemmeno l’INFN, semmai deve guardarlo bene la ditta che lo ha commissionato.
@cdv
Le reazioni chimiche sono escluse a priori, nel febbraio 2010 Rossi e Focardi avevano scritto nel febbraio 2010 che si trattava di fusione nucleare e Levi non ne ha mai dubitato.
@Ascoli65
“quello di fare piena chiarezza”
condivido pienamente. Invece di deridere Scilipoti, anche chi ritiene probabile l’ipotesi della truffa (visto che di mezzo ci sono società regolarmente registrate ed investimenti non si può più parlare di burla), dovrebbe non solo appoggiare l’interrogazione, ma rifiutare risposte “d’ufficio” inconcludenti e ambigue come quelle date alla precedente interrogazione del marzo 2012. L’ipotesi della incompetenza da parte di persone sane di mente la considero pura ipocrisia.
Ciao, Ascoli.
Bentornato.
Ps:
http://www.youtube.com/watch?v=zVbeAE_wF_8
dal minuto 8:47
😉
@ocasapiens
Mi scrivi: ““il governo dovrà attivare i Ministeri”: perché? Non ci sono novità.”
Appunto perché non ci sono novità. Son passati 2 anni e mezzo dai test bolognesi. Se nel frattempo UniBo e INFN, entrambe presenti alla demo di Bologna, si fossero degnate di esaminare il report calorimetrico redatto da un loro affiliato e di informare il pubblico sulla sua reale consistenza dimostrativa, non saremmo arrivati a questo punto e non ci sarebbe stata alcuna interrogazione. Qualunque persona di buon senso con un minimo di competenze poteva accorgersi che non c’erano reazioni nucleari, ma ci saremmo aspettati che questo ce lo avessero detto UniBo e l’INFN, non Rossi.
Il sen. Scilipoti ha esposto una interrogazione opportuna ed impeccabile citando i giusti documenti, i loro autori e le corrette affiliazioni degli stessi. E’ da inizio 2011 che i nomi di UniBo e dell?INFN vengono utilizzati per propagandare in tutto il mondo la realtà della FF e la sua imminente utilizzabilità pratica sulla base di report inconsistenti e pieni di evidenti errori, diffusi da ricercatori che esibiscono l’affiliazione a queste due Istituzioni. Non credo che l’Italia possa tollerare questo attentato alla propria credibilità scientifica in un settore come quello tecnologico e dell’energia in cui è esposta ad una sempre più agguerrita concorrenza internazionale.
Il Governo e i Ministeri competenti ci devono spiegare perché è avvenuto tutto questo.
P.S. Sopra ci sono due miei messaggi quasi identici. Puoi cancellare il primo (e anche questo PS). Grazie
Ascoli65
la conseguenza dell’interrogazione sarà solo quella di far perdere tempo al Ministro. La risposta non può che essere che il Governo non si occupa di “selezionare” le ricerche da finanziare. E spero bene che sia così, non credo che una soluzione politica di una questione scientifica sia in alcun modo auspicabile.
Anche il tentativo di coinvolgere UniBo e INFN è destinato a fallire. Le opinioni del singolo ricercatore non sono mai da attribuire all’Istituzione né quest’ultima in quanto tale può pensare di intervenire. Non è per nulla raro che ci siano posizioni contrapposte fra diversi ricercatori.
Entrambe queste due “speranze” portano alla stessa cosa, un intervento politico o istituzionale su una questione squisitamente scientifica, cosa che vi vede categoricamente contrario e credo che dovremmo esserlo tutti.
@Ascoli 65
(tolto un messaggio, adesso il secondo è nella pagina precedente)
I test non sono stati fatti da enti pubblici, non erano presenti UniBo e INFN che non potevano dirne nulla perché non hanno fatto alcuna ricerca sull’e-cat. Sei arrivato “a questo punto” tu e pochi altri. Secondo me, non è compito di un governo spendere tempo e risorse per confermare o smentire le credenze in una capsula dal contenuto segreto. La quale – per di più – starebbe dentro un reattore prodotto nella fabbrica costruita in un luogo segreto della Florida da una grossa società americana.
@Melchior
– “investimenti”: quali?
@Riccardo Reitano,
”la conseguenza dell’interrogazione sarà solo quella di far perdere tempo al Ministro”
L’interrogazione è rivolta al Governo. Spero che il Governo attivi i Ministeri competenti per fare luce su questa faccenda e non mi riferisco principalmente al MIUR. Non credo che se ne occuperanno i Ministri in prima persona, immagino che affideranno il compito ai loro esperti: i dipendenti ministeriali sono molti.
”non credo che una soluzione politica di una questione scientifica sia in alcun modo auspicabile.”
Sono perfettamente d’accordo con te, ma in questa vicenda non c’è nulla di scientifico. La scientificità è solo l’apparenza, non la sostanza. Tutt’al più possiamo parlare di illusionismo. Basta dare un’occhiata ai link che ho messo nel primo intervento per rendersene conto.
”Anche il tentativo di coinvolgere UniBo e INFN è destinato a fallire.”
Il coinvolgimento di UniBo e INFN nella campagna propagandistica pro FF è in corso ed in pieno svolgimento da anni, basta dare un occhiata a questa presentazione rivolta agli investitori internazionali: http://www.slideshare.net/tylervan/lenr . Vi troverai i nomi di parecchi ricercatori italiani, tutti con la loro affilazione, che poi è quella che veramente conta per dare credibilità alle tesi lì sostenute.
Non è per nulla raro che ci siano posizioni contrapposte fra diversi ricercatori.
Mi sapresti fornire qualche link di ricercatori del DF-UniBo o dell’INFN che hanno sollevato critiche pubbliche ai risultati vantati dai loro colleghi FF?
@ocasapiens
”non erano presenti UniBo e INFN che non potevano dirne nulla perché non hanno fatto alcuna ricerca sull’e-cat.”
Per essere presenti dovevavo portarsi dietro gli edifici? C’erano le persone che li rappresentavano e questo basta. Io non chiedo che UniBo e INFN si esprimano sul funzionamento dell’apparato, non lo possono fare, perché non hanno tutti gli elementi necessari per farlo. Però possono e devono esprimersi sulla completezza e correttezza dei report emessi da loro affiliati nei quali si afferma che è stata prodotta sicuramente molta più energia di quella immessa.
”non è compito di un governo spendere tempo e risorse per confermare o smentire le credenze in una capsula dal contenuto segreto.”
E’ compito del governo vigilare sulla reputazione internazionale del nostro Paese, in tutti i campi, tra cui quello scientifico. E quindi deve indagare sul motivo per cui vengono spesi i nomi di prestigiose Istituzioni di ricerca italiane per far credere al mondo che in quella capsula dal contenuto segreto c’è la soluzione ai problemi energetici che ci troveremo ad affrontare fra non molto. E l’interrogazione del sen. Scilipoti fornisce l’occasione giusta per farlo.
Ascoli65
forse è bene riportare cosa chiede Scilipoti:
“chiede di sapere se il Governo non intenda adottare opportune misure, anche normative, volte ad una rapida ed effettiva apertura a questo tipo di ricerche”
Un intervento normativo per aprire queste ricerche. Ciò che tu auspichi, condivisibile o meno che sia, è un’altro cosa. Libero di auspicarla, ma non appoggiarti all’interrogazione di Scilipoti.
Risposta schematica e rapida (visto l’orario) ai punti che sollevi.
1) chiunque sia costretto a occuparsene non cambia la sostanza della perdita di tempo;
2) allora non chiedere di dirimere politicamente una vicenda che o è scientifica o non ha motivo di esistere se non a beneficio di qualcuno che trova l’aggancio giusto;
3) tentano, finora senza successo; nessuna delle due ha aperto bocca (come ci si aspetta che facciano) e continueranno a non farlo a meno che, come auspichi, siano costrette politcamente a farlo e sarebbe una iattura;
4) ignorare è una bocciatura peggiore del rispondere; molto tipica del mondo scientifico.
Dalla tua risposta ad ocasapiens
5) Come già detto, un ricercatore non rappresenta affatto l’Istituzione a meno che non sia esplicitamente assegnato a questo ruolo. Non si può nemmeno usare un semplice foglio di carta intestata;
6) da quanto sopra, non è stato speso nessun nome di Istituzione e quindi non c’è cosa indagare. E grazie al cielo l'”onore” scientifico italiano non dipende da un gruppetto di ricercatori. Il problema si è posto ed è stato risolto quando, appunto, un Ente rischiava di trovarsi compresso (parlo el piezonuclerare e dell’INRIM). In quel caso il Ministro si è interessato, come era suo potere e dovere fare, intervenendo come sappiamo.
Chiudo ribadendo quanto affermato nel commento precedente, non trovo percorribile la strada politica ad una questione che deve essere gestita dal mondo scientifico. A nessuno viene in mente Lysenko? Meglio non scherzare con il fuoco.
>. La risposta non può che essere che il Governo non si occupa di “selezionare” le ricerche da finanziare.
Cari Scienziati, gioia preziosa e bene inestimabile, bene che sia così.
Ma una “griglia di valutazione” e dei requisiti minimi obbligatori cercate di metterli in opera; buttate fuori i ciarlatani o accettate di esserne considerati i manutengoli.
O volete i privilegi senza accettarne le responsabilità?
Il prof che scrive “Kwatt” invece di “kW” abbia il suo stipendio moltiplicato per 0,9.
Quello che descrive una sonda che non c’ era, e se c’ era non andava bene comunque, vada a tenere in ordine le aiuole del parcheggio, a stipendio e orari da giardiniere ovviamente.
Cari Scienziati, noi comuni siamo dimolto ignoranti e i paroloni si capiscon poco, se non ci fate chiara la differenza tra scienza e magìa, si fa presto a fare di tutte l’ erbe un fascio.
Poi quando i fondi li alloca scilipoti et al chissà quanto vi garberà.
R
Renato
credo di capire ciò che chiedi e sono anche daccordo. I “ciarlatani” però non si possono buttare fuori, possono essere emarginati; cosa che infatti accade. E l’unico strumento “operativo” è non finanziare le loro ricerche; ed anche questo accade, almeno finchè non si mette in mezzo la politica o il privato. Citando di nuovo il caso INRIM, quando hanno tentato di valicare il limite c’è stata una inusualerrituale levata di scudi.
Credo che la comunità scientifica si sia sostanzialmente comportata bene, non la si può accusare della semplice esistenza di queste persone. E attenzione a non usarla come grimaldello per minare la libertà di ricerca anche se, come succede sempre, c’è qualcuno che la usa male.
Caro Riccardo, sono d’accordo che questa non sia materia da governo. Condivido anche la preoccupazione di difendere la libertà di ricerca. Penso però che UniBO non abbia fatto abbastanza per tutelare il suo prestigio, e al contrario di te penso che il suo nome sia stato speso, eccome. UniBO non dovrebbe tollerare che un proprio affiliato faccia propaganda a un privato esibendosi in una parodia di ricerca. Levi è libero di fare ricerca su quello che vuole, ma non può allontanarsi dal metodo e dall’etica scientifici.
Sappiamo che in questo caso si cerca di non ferire una persona che ha dato tanto all’università, e c’è il comprensibile fastidio per una faccenda che dal punto di vista accademico sarebbe opportuno semplicemente ignorare per poi dimenticare. Però c’è anche l’opinione pubblica di cui tenere conto, e si deve comunque stare attenti a non creare un precedente. Secondo me UniBO e il dipartimento di fisica dovrebbero prendere le distanze da Levi, e dire in pubblico quello che molto chiaramente dicono in privato.
cara Oca il punto è proprio che i due grandi fisici non hanno MAI dubitato; dubitare è l’unica vera sana attività scientifica.
Alessio
la preoccupazione per l’opinione pubblica è cosa buona e giusta, ma è da maneggiare con cura. Nel bailamme che suscitano certe questioni l’Istituzione è perdente per l’asimmetria nei codici di comportamento. Basti pensare a questioni tipo cambiamenti climatici, evoluzionismo, energia, cure mediche, scie chimiche, etc., dove c’è molta emotività. E’ una lotta impari, controproducente ai limiti dell’autolesionismo. Il mio Dipartimento c’è passato e ne è uscito con le ossa rotte nonostante la cautela con cui si è mosso.
In Italia abbiamo di recente visto cure mediche autorizzate per via legislativa ed imposte per via giudiziaria, scavalcando l’Istituto Superiore di Sanità e la comunità scientifica, e sismologia sputtanata nelle motivazioni di una sentenza per omicidio colposo. L’opinione pubblica, anche sobillata dai media, segue. La scienza non può giocare con le sue regole dove ne vigono altre, non può che perdere.
Tornando al caso in questione, immagina UniBo e INFN sconfessare i loro ricercatori; una posizione scientificamente ineccepibile. Se poi per strane alchimie della politica vincesse il “partito di Scilipoti” (nota bene, politicamente trasversale), che fine farebbe il prestigio di entrambe agli occhi dell’opinione pubblica? Asimmetricamente, visto che le regole sono altre, il “partito di Scilipoti” non perderebbe nulla anche in caso di sconfitta.
Chiudo con l’unico “pannicello caldo” che potrebbe utilizzare l’INFN ma non l’Università, impedire l’uso dell’affiliazione per lavori al di fuori dei compiti istituzionali. Oltre questo non credo sia possibile andare.
Riccardo, non capisco, cosa potrebbe succedere di male se UniBO censurasse Levi? Il suo caso è una vicenda minore, un episodio di malcostume e non di più, non mi sembra che considerazioni strategiche (che comunque non condividerei) possano prevalere sulla semplice vigilanza quotidiana, che dice che non si deve usare il nome di un’università per fare della pubblicità a un privato. A me sembra una questione molto semplice, da risolvere con un comunicato e uno sciampo.
Alessio
io non so in che forma Levi ha partecipato ai test. Se, come è probabile, l’ha fatto come prestazione in conto terzi, il Dipartimento di afferenza e a maggior ragione l’Università non sono coinvolte; la “faccia” la mette solo il consulente, come se fosse una prestazione libero professionale. La censura sarebbe quindi un’ingerenza in un’operazione più che altro politica e mediatica dalla quale è bene farsela alla larga.
Se fossi di quel Dipartimento sarei contrario ad un suo coinvolgimento e chiederei a tutti di non cercare di tirarlo per i capelli dentro questa storia.
@Ascoli 65
“reputazione internazionale in campo scientifico ”
Ma dai! Non dipende da 22 passerini o dal 42% di italiani per i quali il Sole è un pianeta. Pensa alla quella degli USA col 46% di creazionisti.
@Alessio
Anche se Levi avesse messo solo “Bologna”, qualche blog avrebbe tirato in ballo “le massime istituzioni italiane”. Come te, trovo che la sua imperizia meriti una lavata di capo. Dal suo silenzio stampa deduco che gliel’hanno fatta… Resta l’assenza di integrità. Che uno scienziato non si comporta così nemmeno con una ditta privata, l’hai già detto, altri pure. Se la ditta è contenta del prodotto, cos’altro possiamo fare?
@Riccardo
“pannicello caldo”: l’INFN deve averlo messo perché accanto alla seconda firma c’è scritto solo “Bologna”.
“prestazione conto terzi”: per Elforsk infatti.
@Claudio
exactly my point – hilarious, Rossi sembra il “prof” Fucilla quando certifica che il piezoreattore Cardone non emette i neutroni certificati da Cardone & Carpinteri.
Mi sapresti fornire qualche link di ricercatori del DF-UniBo o dell’INFN che hanno sollevato critiche pubbliche ai risultati vantati dai loro colleghi FF?
Ecco, devo essere sincero: un link ad una voce “contro” lo vorrei anch’io. È davvero chiedere troppo?
@Riccardo Reitano,
direi che le nostre rispettive posizioni sull’interrogazione del sen. Scilipoti le abbiamo chiarite. Il Governo farà quello che deve fare a prescindere dai nostri auspici.
Vorrei invece chiederti, visto che l’argomento ti appassiona, se sei informato sull’evento che ha avviato tutta questa vicenda. Se non è così, ti suggerirei di esaminare i 3 link seguenti. Cosa ne pensi? Ti sembra una faccenda privata del dott. Levi?
(1) http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/01/13/441795-realizzato_fusione_fredda.shtml
(2) http://www.youtube.com/watch?v=L4JUJhkpc3I
(3) http://lenr-canr.org/acrobat/LeviGreportonhe.pdf
PS A Salvatore Randazzo. Nel mio messaggio di ieri ho inavvertitamente scambiato il tuo cognome, me ne scuso.
Sylvie, Riccardo, proprio per evitare strumentalizzazioni in casi analoghi le università mettono un disclaimer, per esempio lo fa Cambridge con Josephson.
Il punto non è se la ditta sia contenta o meno del prodotto, ma che UniBO non lo è del suo dipendente ma non lo dice. Sgrida duramente in privato Levi e i suoi coautori svedesi (in copia anche a giornalisti, tra cui Sylvie), ma in pubblico tace. E perché mai? A me sembra un atteggiamento eccessivamente prudente, incomprensibile e burocratico.
Tra parentesi, senza voler insinuare che le università anglosassoni siano modelli di virtù (perché per molti aspetti non lo sono), noto solo che da noi ogni attività che abbia eco sulla stampa, per quanto piccola, viene accuratamente controllata, e quello che avviene a UniBO sarebbe inconcepibile. E poi io la libertà di usare il nome della mia università per far pubblicità a un privato, molto semplicemente e giustamente, non ce l’ho.
Alessio
sia il Dipartimento di Fisica che l’Università hanno più volte rimarcato pubblicamente la loro estraneità a questa storia. Cosa manca? Dichiarare che Levi è un incapace? Suvvia.
Le Università anglosassoni in USA pullulano di creazionisti senza che nessuno li butti fuori o che compaiano disclaimer. Sempre negli USA abbiamo Widom (università), Bushnell (ente) e Larsen (privato) che si occupano di LENR, un terzetto completo per essere equo. Fa parte della storia dell’Università quella di tollerare anche le idee più bislacche.
Non so in UK, in Italia la legge sul conto terzi (sempre ammesso che di questo si tratti) consente di mantenere l’affiliazione. Se questo non va bene e passa per pubblicità ad un privato è la legge che deve cambiare, non l’Università a non doverlo consentire.
@Cimpy
forse ricordi questo?
marzo 11, 2011 alle 22:29
Il direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, informato della discussione in corso, risponde:
Il Dipartimento di Fisica dell’Alma Mater Studiorum, Università di
Bologna, non ha nulla da commentare su quanto viene scritto o richiesto
al proprio riguardo. Non considera di nessun valore le affermazioni
di chiunque scriva o pretenda di valutare il comportamento del
Dipartimento senza nessuna base scientifica riscontrata da riviste
scientifiche riconosciute e “referate” da comitati scientifici di alto
livello internazionale.
Il Dipartimento non intende rispondere a nessuna di queste
contestazioni e non darà nessun altra risposta oltre a questa.
Fatto salvo l’inesorabile e puntuale ricorso alla denuncia alle
autorità giudiziarie di ogni azione che dovessero concretamente
e provatamente danneggiarlo.
@Ascoli65
a uniBo ci sono migliaia di prof. ordinari, prof associati, ricercatori confermati, ricercatori, ricercatori non confermati ecc. (119 al Dip, se li ho contati giusti) ogni volta che parlano in pubblico rappresentano uniBo?
Ascoli65
l’argomento che mi “appassiona” è la difesa di UniBo e del Dipartimento di Fisica dai tentativi impropi di coinvolgerli in questa storia. I tre link che mi proponi, a mio modo di vedere, illustrano bene la situazione. L’unica “nota stonata” è l’utilizzo della carta intestata (solo nella prima pagina) nel rapporto da parte di Levi, per il resto sono notizie malamente riportate.
P.S. se Rossi venisse a fare una “dimostrazione” in un capannone industriale della mia città io ci andrei. Ma se a causa della mia presenza qualcuno dovesse pensare che l’Università e il Dipartimento sono coinvolti, dò a fuoco al capannone 😀
Riccardo, non voglio fare polemica, anche perché non ho io stesso le idee chiarissime e conosco poco l’università italiana. Però continuo a non capire e forse a non farmi capire.
Il problema non è quello in cui Levi crede o la ricerca che fa: se anche fosse un fusionista creazionista telepatista andrebbe benissimo. Il problema è aver fornito a una ditta privata un documento che non è un articolo scientifico, ma che lo potrebbe sembrare, e che viene usato per vendere un prodotto. Non ho alcun dubbio che questo sia legale, ma è etico? Tanto più che se si entra nel dettaglio, quel documento sarebbe potuto essere fatto molto meglio da un tecnico specializzato. È stato fatto fare da fisici accademici solo per sfruttarne il prestigio a loro automaticamente associato, ma non c’è fisica in quel documento, e non c’è nemmeno accademia. E infatti a UniBO sono imbarazzati e lo sono anche a Uppsala, e credo che siamo tutti d’accordo che questa è una situazione imbarazzante per l’accademia.
Mi sembra che l’unica differenza tra noi sia che io penso che questo imbarazzo debba trovare la forma di una censura pubblica, che finora non c’è stata (UniBO ha solo detto di non avere contratti con Rossi). Altri, forse anche tu, pensano che ignorare la faccenda sia la cosa migliore. Può darsi che abbiate ragione voi, mo io rimango poco convinto, mi sembra che ci siano anche troppi business che sfruttano certe debolezze universitarie e mi sembra che non si faccia abbastanza per eliminarle queste debolezze (del business mi importa meno). Comunque non è che non ci dorma la notte eh? Confronto alle patacche nel biomedico, al negazionismo climatico e al creazionismo, questa della fusione fredda steampunk è una barzelletta.
Riccardo, un’aggiunta: ammettiamo che Levi abbia lavorato in conto terzi (anche se questo a me non è chiaro). Qual è il limite oltre il quale l’attività diventa censurabile: validare il moto perpetuo? Validare una cura contro il cancro a base di acqua fresca?
Lo chiedo perché mi sembra strano che qualunque ricerca in conto terzi possa essere firmata con l’affiliazione accademica, perché è ovvio che si possono organizzare truffe fantastiche. Ci sarà un limite, no?
Alessio
gli unici vincoli sono posti, oltre che ovviamente dalla legge, dal codice etico e dal regolamento sul conto terzi dell’Università. Finché questi non vengono violati il Dipartimento non ha titolo per censurare.
Se vogliamo sganciarci dalla questione LENR, pensa alle etichette dell’acqua minerale, tutte riportano analisi chimico-fisiche fatte da un qualche laboratorio universitario. E’ da tempo che le Università prestano questo tipo di servizio e normalmente ci sembra giusto che sia così; il caso imbarazzante di Bologna, l’utilizzo “disinvolto” della consulenza, non deve farci perdere di vista il ruolo che più in generale svolge l’Università.
@Alessio
Ci ho già provato, in un caso ben peggiore. Marco Ruggiero reclutava on line clienti per uno yogurt probiotico che “cura l’AIDS“” come gli anti-retrovirali. Nessuna censura pubblica, ma – dopo lettera al rettore con acclusi ritagli “stampa“, ha dovuto chiudere il web commerciale, diciamo così, dove vantava la sua ricerca universitaria sullo yogurt…
Continua imperterrito. Sul programma delle conferenze non c’è scritto Firenze, ma lui e il suo post-doc si presentano così. D’altronde è vero che ci lavorano e chiunque usi google li trova lì.
Non c’è mai stato un trial, ma la “cura” contro AIDS, autismo, Alzheimer ecc. è venduta lo stesso, senza neppure una prescrizione dei Prof, PhD, MD, da una one-man Ltd di cui è consulente, con telefono in UK e sede a Bruxelles.
Tutta la faculty di Firenze sta zitta – da anni.
Perfetto Riccardo, mi sta bene. Sono d’accordo che le università usino i loro laboratori per fare le analisi chimico-fisiche dell’acqua minerale, sono sicuro che le fanno bene perché i macchinari sono i loro e usano tecniche e teorie convalidate da milioni di repliche.
Non sono d’accordo invece che le università accettino di vedere i loro fisici andare a misurare (male) corrente e calore nel capannone di un soggetto privato, proclamando di rivoluzionare la fisica con un esperimento non riproducibile e riuscendo solo a far vendere qualche accrocco se gli va bene. Se questo caso grottesco non fosse ancora previsto nel regolamento del conto terzi dell’Università di Bologna, direi che sarebbe il caso di mettercelo. Secondo me ce lo metteranno.
Sylvie ho un’idea per devastare Ruggiero, molto più efficace che contare sul coraggio dei colleghi: facciamolo conoscere al Passerini.
Alessio
facciamo questo gioco, come inserire nel regolamento d’Ateneo la limitazione che chiedi.
Proposte:
1) per ogni conto terzi si forma una commissione dipartimentale che giudichi il lavoro del collega;
2) si istituisce l’ordine professionale dei fisici, si autorizza l’attività professionale privata per i docenti e il conto terzi si fa a nome propio con partita iva;
3) il conto terzi si fa solo su analisi o misurazioni e non come consulenza;
4) non si autorizza quando sono coinvolte limitazioni di tipo brevettuale o commerciale all’accesso alle e divulgazione delle informazioni; (questa andrebbe estesa a tutta l’attività di ricerca);
5) si fa solo con risorse e attrezzature all’interno dei Dipartimenti, magari combinata con quanto al punto 3.
Spero te ne vengano in mente altre, nessuna di queste mi sembra praticabile.
@OcaSapiens, Riccardo Reitano
Riassumo i fatti:
– Una decina di professori e ricercatori del DF di Bologna, quasi tutti affiliati pure all’INFN, hanno assistito alla demo del 14 gennaio 2011 durante la quale è stato affermato che i professori stessi hanno misurato una produzione di più di 12 kW, a fronte di meno di 1 kW di potenza elettrica assorbita.
– Questo risultato è stato descritto da uno di loro in un report con il logo UniBo che ha fatto il giro del mondo.
– Molti degli universitari presenti hanno dichiarato nei giorni seguenti su giornali, televisioni, radio e internet di aver assistito a produzioni di calore analoghe a quelle vantate dal report.
– Sono emersi evidenti errori contenuti nel report che inficiano le conclusioni ivi contenute e consentono di spiegare lo svolgimento del test tenendo conto solo dell’energia elettrica consumata.
Mie aspettative:
– Mi sarei aspettato che l’UniBo avesse sentito il dovere morale di rettificare i risultati di quel report.
– Mi sarei pure aspettato che fossero stati in primo luogo i colleghi vicini e lontani a quelli sopra citati a sollevare questa necessità.
Situazione:
– Non è stato fatto.
– Aspetto la risposta del Governo all’interrogazione del se. Scilipoti.
– Nel frattempo non riesco a credere più ad una parola di quello che i professori italiani di qualunque università e facoltà ci raccontano quando vengono intervistati alla TV.
– Non so più cosa dire.
Riccardo, non esiste una definizione di etica scientifica, e anche solo per questo direi che non si possono distillare limitazioni da inserire in un regolamento. L’unica cosa che si può fare è istituire un comitato etico di pari. Per esempio, nella mia università ce n’è uno, con ruolo consultivo, che può intervenire in faccende di negligenza nella ricerca e consigliare gli organi direttivi e disciplinari. Per quel che ne so io, è così dappertutto nelle università anglosassoni, e ogni tanto questi comitati entrano in funzione e sono efficaci.
Per esempio, quando qualche ricercatore falsifica i dati sperimentali il comitato si riunisce e valuta, e spesso il tizio perde il posto. Si legge di casi del genere molto spesso. Stranamente però, adesso che ci penso, solo nel mondo anglosassone. Sarà perché sono più disonesti? Sylvie senz’altro se ne intende più di me. Ti torna Sylvie?
Comunque Riccardo, a te sembra che il documento di Levi et al. sia moralmente accettabile o no? Dire che c’è un problema etico è un’esagerazione da santa inquisizione o è una cosa sensata? La domanda è un po’ retorica, lo ammetto, perché in privato i colleghi che ho sentito sono in effetti tutti d’accordo a giudicare negativamente il manoscritto e i suoi autori, poi però quando si tratta di esprimere un giudizio su colleghi in pubblico si defilano. Non è un problema solo italiano, però, mi ha detto Ekström che in Svezia è successa la stessa cosa (sempre per il Levi et al.). Conosco abbastanza bene la Germania e la Francia e direi che anche là sarebbe più o meno la stessa cosa. Mal comune mezzo gaudio.
Alessio
i comitati etici sono stati istituiti pure in Italia. Come tu stesso citi, si parla di azioni gravi come falsificare i dati, plagio, etc.. Non ho mai sentito, nemmeno nel mondo anglosassone, di interventi dall’alto su pubblicazioni scadenti o report lacunosi; in ogni caso, non sono dell’idea che siano necessari o opportuni. L’unico strumento, insufficiente se vuoi, è la dissapprovazione della comunità di riferimento, che comunuqe ha nel tempo le sue brave conseguenze negative su chi sbaglia.
Il mio parere su questa operazione l’ho già espresso tempo fa in questo blog e non ho difficoltà a ripeterlo. Quando si lavora con l’industria si firmano i non-disclosure agreements ma non si nasconde nulla (non ufficialmente, almeno, poi chissà). Un ricercatore di un ente pubblico non si dovrebbe prestare a “sperimentazioni” a scatola chiusa e comunuqe non presentarle come risultato scientifico. Su questo credo che siamo sostanzialmente daccordo.
Riccardo, siamo d’accordo quasi su tutto. Preciso solo che sono d’accordo con te anche sul fatto che i comitati etici non debbano essere invocati per intervenire su pubblicazioni scadenti o report lacunosi. Ci mancherebbe altro, sarebbe un ulteriore livello di burocrazia di cui non si sente il bisogno.
Ma il caso di Levi et al. è diverso: come dici tu è un lavoro che viene presentato come risultato scientifico senza esserlo, questa è la violazione dell’etica, questo è l’aspetto che andrebbe censurato. Nulla di eclatante, e non mi sorprende che non si sentano casi simili, non sono molto spettacolari.
@Alessio
Passerini! T’es gé-nial…
Sì, mi torna ma perché in USA e in UK un dean o equivalente può convocare un comitato etico ad hoc. Anche in Olanda, dopo lo scandalo Stapel e in Germania nelle università di “eccellenza”. C’è un codice europeo per l’integrità scientifica, ma qui non lo rispettano nemmeno i membri dell’European Science Foundation (CNR e INFN) che lo hanno promulgato – al CNRS mi sembra di sì, ma i pochi casi che conosco riguardavano stranieri.
@Ascoli 65
i fatti: dei presenti, l’unico prof a straparlare è stato Ferrari che non ha misurato niente; Levi è il ricercatore che ha abusato del logo e il Dip si è dissociato da quel report e da quel momento Campari e Bonetti non hanno più aperto bocca.
“televisione”: non ce l’ho, ma pare che faccia una cattiva informazione scientifica.
Ascoli65
“Nel frattempo non riesco a credere più ad una parola di quello che i professori italiani di qualunque università e facoltà ci raccontano quando vengono intervistati alla TV.”
Vedi perchè mi “appassiono”? Da un’aspettativa mal riposta e delusa ne nasce una sfiducia per l’intera comunità accademica italiana. Mi sorge il dubbio che fosse preesistente.
“… Mi sarei aspettato che l’UniBo avesse sentito il dovere morale di rettificare i risultati di quel report …
Ascoli65,
perché nutri questa aspettativa? Le aspettative, ormai si sa, generano solo frustrazione.
Sua sponte non lo faranno mai.
L’ hai fatto il militare? Undicesimo comandamento, FiCT; per esteso, in forma edulcorata, Fatti i Cavoli Tuoi.
Che se io ti riprendo e poi tu inavvertitamente mi fai cadere la borsa e ne esce la risma di carta da stampante che mi stavo portando a casa?
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ocasapiens
a proposito di CNR, mi fai venire in mente un suo noto ex vice-presidente 🙂
Mi tirna in mente un tizio che anni fa si stracciava le vesti sostenendo che ogni volta che in tv passava lo spot della merendina a lunga conservazione X, con la voce fuori campo che diceva “una sferzata di energia”, un paese civile avrebbe dovuto mostrarne un altro con un medico che dicesse che “una sferzata di energia è una fetta di pane spalmata di miele”. Poi magari quel tizio avrà anche detto un sacco di fesserie, ma quella volta lì secondo me aveva proprio ragione. Peccato che, a tal proposito, neanche in Olanda…
@Riccardo
Già. Come burla del millennio con danno alla reputazione internazionale, resta insuperata quella del vice pres del CNR su Radio Maria (mica paglia: 1,6 milioni di ascoltatori/giorno…).
@Alessio
Non perderci tempo, ma un esempio di come affrontare false claims, mi sembra l’Accademia delle scienze cinese che ha appena azzittito certi pseudo-scienziati