Dopo due premi molto conservatori, il Nobel per la chimica assegnato a Martin Karplus, Harvard-Strasburgo, Michael Levitt, Stanford, e Arieh Warshel, UC Los Angeles, non ricompensa lavori di biologia/medicina/farmacologia – Levitt è un oncologo, ma “strutturale-computazionale” – e nemmeno scoperte, ma strumenti di simulazione per es. di come si piega una proteina:
Chemists used to create models of molecules using plastic balls and sticks. Today, the modelling is carried out in computers. In the 1970s, Martin Karplus, Michael Levitt and Arieh Warshel laid the foundation for the powerful programs that are used to understand and predict chemical processes. Computer models mirroring real life have become crucial for most advances made in chemistry today.
Questa volta i chimici, teorici in particolare, non dovrebbero lamentarsi.
(L’immagine sopra è la struttura di un “broadly neutralizing antibody” – BNA, anticorpo neutralizzante ad ampio spettro – che impedisce all’HIV di attaccarsi alla membrana e di penetrare in un tipo di cellula B di 4 anni fa. Da allora si sono identificati molti BNA e stanno cambiando la progettazione dei vaccini, a partire da quelli contro l’influenza.)
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Modelli politici…
E’ uscito in italiano, non so se per la prima volta, il manifesto di Vannevar Bush: Scienza, la frontiera infinita, Bollati Boringhieri, 12 euro – in inglese gratis. La prefazione di Pietro Greco riprende vent’anni di critiche alla politica italiana della ricerca, e ai fondi via via tagliati mentre tutti chiedevano a gran voce il contrario.
Il piano – economico, sociale, etico e politico – mandato da Vannevar Bush al presidente Roosevelt nel 1945 è stato realizzato in parte dal governo federale per quanto riguarda l’organizzazione delle varie agenzie e per il resto a chiazze, soprattutto da stati come la California o il Massachusetts. Pietro Greco scrive un piano analogo al Presidente del Consiglio, ma riconosce che in Italia
non abbiamo, soprattutto, interlocutori come Roosevelt e Truman…
In compenso, come negli USA e altrove, abbondano gli equivalenti di MacCarthy, denunciato da Vannevar Bush perché voleva che fossero i politici a decidere quali ricerche finanziare, per evitare che gli scienziati lo decidessero in base al merito.
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Modelli educativi…
E’ uscito anche il rapporto dell’OCSE sull’istruzione:
La spesa per studente nella scuola primaria e secondaria è rimasta stabile per gli ultimi 15 anni, registrando un aumento pari a solo lo 0.5% in termini reali tra il 1995 e il 2010. L’Italia è l’unico Paese dell’area dell’OCSE che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente nella scuola primaria e secondaria. All’opposto, nello stesso periodo i Paesi dell’OCSE hanno aumentato in media del 62% la spesa per studente negli stessi livelli d’istruzione.
All’università privata è andata meglio:
Negli ultimi 15 anni, la spesa per studente di livello terziario è cresciuta del 39%, registrando un aumento ben superiore alla media OCSE del 15%. Tuttavia, tale aumento è ampiamente riconducibile a quello dei finanziamenti provenienti da fonti private. Ciononostante, la spesa per gli studenti di livello terziario (USD 9 580, in PPP) continua a essere ben inferiore alla media dell’area dell’OCSE (USD 13 528).
Ma quel 39% di spesa in più non è servito agli studenti. Anche se nel 2011 il 32% si è laureato rispetto al 19% nel 2000:
I dati sui livelli di remunerazione indicano che i giovani laureati trovano difficilmente un lavoro adeguato. Gli Italiani laureati della classe di età dei 25-34enni guadagnano solo il 22% in più rispetto a chi nella stessa classe di età ha conseguito un diploma di maturità (la media OCSE è del 40% in più).
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…e climatici
Climalteranti continua a rubare il mestiere alla povera custode del Parco delle Bufale. Ora corregge un laureato (e di striscio la troupe del ten. col. Guidi) che ha trovato lavoro al Corriere della Sera e che si era immaginato il V rapporto IPCC, vol. 1.
Per chi preferisce sapere qualcosa del rapporto vero invece, domani sarà presentato dall’Italian Climate Network e dal CMCC, a partire dalle ore 10:30 presso la Sala Pirelli del Palazzo Pirelli, via Fabio Filzi 22, Milano.
Diretta streaming sul sito www.italiaclima.org