Meteo, clima, tivù

Stefano Caserini et al. segnalano che il TG3 cita i tweet del complottista Donald Trump, sull’ondata di freddo negli Stati Uniti, la quale smentirebbe il risc. glob.
Ai seguaci dell’ex junk-bond trader forse andrebbe mostrato questo grafico; è tutto spiegato nella dida (h/t il delizioso lagomorfo)

Aggiorn. 8/1
Rif. anche Claudio Della Volpe, sulle temperature di questi giorni in parte degli USA, e Claudio Cassardo su quelle globali del 2013.

33 commenti

  1. I termometri del 1950 erano gli stessi del 2000? 🙂
    E poi spieghi ai suoi lettori che quelle lì sopra NON SONO STATISTICHE ma addizioni.
    hi hi hi… 😉

  2. “I termometri del 1950 erano gli stessi del 2000?”
    cavolo, come non hanno fatto a pensarci decine di studiosi dell’atmosfera che studiano ogni giorno queste cose?… dovrebbero darti il Nobel per questa incredibile scoperta.
    Questo ovviamente vale anche per i termometri del Medioevo, notoriamente molto piu caldo di oggi…a no, li basta un nome dato da un vichingo ad una regione limitata.

  3. Il gomblotto dei produttori di termometri che adesso li taran diversi per alzare le temperature… Poi c’è il complotto delle fatine che alitano vicino alle stazioni meteorologiche… Poi c’è il complotto dei produttori di coperte che la fan più pesanti…

    1. @Paolo C
      mah… “Brontolo” Trenberth di solito ha ragione, però sembra difficile che l’amplificazione polare non influenzi il jet stream e vice versa.

  4. Ma quale complotto…
    Non vorrete paragonare i termometri a mercurio del 1950 con quelli digitali di oggi, per caso.
    E’ come paragonare gli orologi a molla dell’ottocento con quelli atomici che stanno sui satelliti del GPS.
    Dai, non scherziamo.
    Il tutto per certificare una PRESUNTA differenza di 0,2 gradi in più o in meno rispetto alla media in un lasso di tempo di 50 anni.
    (il tutto gonfiato ad arte dalle multinazionali dell’eolico e del fotovoltaico, eh)
    Ma siamo seri.
    Siete come i BELIEVERS della fusione fredda, UGUALI UGUALI.
    E nemmeno ve ne accorgete, tutti presi dal vs. furore ideologico.
    Salutiiii!! 😉

  5. Corridore sul rasoio, la sua ignoranza è inarrivabile.
    Per i termometri, dia un’occhiata qui: http://www.icarodidattica.it/termomet.htm
    Guardi alla voce Termometri di Beckmann e legga la sensibilità: 0,01°C. Sono termometri per la didattica, a mercurio (ora forse non più in commercio).
    L’idiozia di chi deride gli strumenti del passato perché non ‘digitali’ non ha confini…

  6. multinazionali dell’eolico e del fotovoltaico
    Ci saranno di sicuro, non discuto. Mi stupirebbe, però, se risultassero più potenti delle “7 sorelle”. O dici che sono comunque cugine?
    Fidati che I termometri di 50 anni fa avevano ben poco da invidiare a quelli di oggi: come a scuola, la selezione era più severa, e I selezionati restavano abili più a lungo…

  7. Infatti a me mi pacano le moltinazionali dell’eolico. Per quello sono andato a vivere dove c’e’ piu’ vento. Oh, s’era detto di non scherzare?

  8. 50 anni fa non c’era tutta questa attenzione per il fenomeno.
    I luoghi di rilevamento potrebbero non essere esattamente gli stessi,
    le modalità nemmeno, le attrezzature ed i protocolli diversi, ecc ecc.
    @ oca:
    “la tendenza delle temperature si calcola sulle anomalie”
    Le anomalie de che ??
    sempre temperature sono…
    E comunque se si calcolano sulle anomalie, allora ci metta anche la neve a Gerusalemme
    e i -53 C° registrati una settimana fa nel Nord America, grazie.
    “la PRESUNTA differenza non è di 0,2 gradi in 50 anni”
    ah sì ho sbagliato, forse è di mezzo grado (forse, eh) 😀
    @ ivodivo:
    quando ho scritto “digitali” intendevo tecnologicamente avanzati come quelli di oggi.
    Non ditemi che non c’è differenza con quelli di 60 fa, per favore.
    Continuate a postare link che non c’entrano una cippa con quello che ho detto
    nel tentativo inutile di contraddirmi. 😉
    D’altra parte, come si fa ad aspettarsi qualcosa di UTILE de gente che dice che le statistiche sono ADDIZIONI… hi hi hi !!
    😉
    http://www.meteosatonline.it/statistiche-meteo/

    1. @blade runner
      lo ha detto lei che le statistiche si fanno con le addizioni, “hi hi hi !! 😉
      Forse prima di scrivere altro, le conviene informarsi su cosa misuravano i meteorologi negli anni’50, sulle differenze tra meteo e clima, e magari sulla quella tra 2 e 5.
      @gvdr
      scommettiamo che b.d. non scommette?
      A propos di statistiche, non so se hai visto, ma in fondo a Smooth 2, Tamino racconta che uno gli ruba i post e li firma col proprio nome su un sito che sembra quello di una nota azienda francese

  9. La cosa è facile. Visto che la statistica la conosce, provi a calcolare qual’è la probabilità che il trend delle temperature medie sia imputabile ad un errore strumentale (quelli che suggeriva lei: termometri diversi, posti diversi, meno attenzione, etc. etc.). Ci mostri i calcoli e i risultati. Dato che negli anni 50 non c’era malafede, una ipotesi di partenza (ma la migliori) è che l’errore dei termometri sia gaussiano (questo è supportato amche dal fatto che non se ne usava solo uno, ma vari, di termometri).
    Le serie temporali sono pubbliche, un po’ di calcolo della probabilità e ci dia un p-value della sua ipotesi. A naso sarà molto molto alto, scommettiamo?

  10. Per altro… Erano -53 percepiti, tenendo conto del wind chill.
    I +50 (con punte di +54) in Australia (per il secondo anno di fila, si sono dovuti inventare un colore nuovo nelle mappe termometriche del telegiornale) sono invece a termometro.

  11. Blade runner, se lei usa parole a caso per esprimere concetti precisi, poi non si può stupire se viene (giustamente) sbertucciato. E comunque resta il fatto che, anche 60 (ma non erano 50? anche i numeri li mette a caso, vedo) anni fa i termometri potevano ben misurare frazioni di grado Celsius. La sua visione fiabesca della storia è sbagliata, se ne faccia una ragione.
    In effetti non c’è bisogno di postare proprio niente per contraddirla: lei riesce benissimo a rendersi ridicolo da solo…

  12. Ivodivo
    io non credo che blade runner usi parole a caso per esprimere concetti precisi, non è proprio interessato ai concetti precisi. Ho idea che nemmeno lui creda ai suoi scritti, è solo il puerile gioco della provocazione fine a se stessa. Almeno spero che sia così, altrimenti la “diagnosi” sarebbe ben peggiore.

  13. Brava Sig. OCA
    in puro stile intellettuale riesce a ribaltare i fatti e a far credere che le stupidate le
    ho raccontate prima io di lei 😉
    “Ripetete una bugia 1000 volte e diventerà la verità” (Joseph Goebbels)
    Non cambiate mai.
    Siete nati per distorcere la realtà, per manipolare la gente.
    Brava a mettere i link in ordine cronologico tale che non si capisce nulla del contesto
    della discussione…
    Siete proprio dei poracci… 😉
    Arrivederci!!

  14. Le va male, caro blade runner. A quella conversazione partecipavo anche io, e mi ricordo bene che la sua (di lei, blade runner) posizione fosse proprio che la statistica si limita ai conteggi e alle addizioni, rinnegando equazioni più complesse.
    Ma come dei poracci? Non eravamo pacati dalle moltinazionali dell’eolico?
    E poi? La facciamo questa scommessa sulla p della sua ipotesi o no?

  15. Blade runner,
    ha dimenticato di dire: la palla è rotonda, non esistono più le mezze stagioni, anche Galileo è stato deriso, ecc. ecc.
    Torni da Guidi e da Pennetta, che non le faranno mancare il conforto della loro comprensione…

  16. @ Gvdr
    Bene!
    si ricorderà allora, che io contestai alla gentile OCA l’uso improprio della parola “statistica”
    usata per indicare grafici di equazione PREDITTIVE (che prendono in considerazioni altre variabili,
    come le MEDIE, le strighe di riferimento ed altri dati che nulla hanno a che fare con le statistiche)
    di andamenti della diffusione dell’AIDS…
    (esposte per avvalorare le proprie tesi, naturalmente 😉 )
    Se si ricorda, io dissi che le statistiche sono storicamente delle RACCOLTE PRECISE
    DI DATI DEL PASSATO, di qualunque genere misurabile, che vengono poi messe a confronto per
    dare un quadro generale di un andamento di un fenomeno che si ripete NEL TEMPO.
    La sig. OCA, colpita in pieno, anzichè ammettere l’errore cercò vanamente di ribaltare la frittata con una serie di affermazioni inconprensibili e links confusionari 😉
    Fu a questo punto che per contestare la realtà dei fatti, ad una mia affermazione che faceva così:
    “se le statistiche NON sono una raccolta di dati del passato, cosa sono??”
    La sciugurata rispose:
    “ADDIZIONI !!”
    Quindi, E’ LEI CHE HA PARLATO PER PRIMA DI ADDIZIONI, non il sottoscritto! 😀
    Siete proprio degli INTELLETTUALI, eh! 😉
    E siete dei B-U-G-I-A-R-D-I … 😉
    @ Ivodivo
    Sig. Ivodivo, lei contina a non capire che non si può fare una STATISTICA seria prendendo
    come riferimento le misurazioni degli ultimi 50-60 anni, imputando al Global Warming
    l’innalzamento di UN MEZZO GRADO (presunto) la temperatura di un pianeta.
    E’ una stupidaggine… ma grossa grossa 😉
    Si dovrebbero prendere in considerazione almeno gli ultimi 10.000 anni, dove gli sbalzi sono
    stati influenzati da eventi ben peggiori, tipo miniere glaciali, solar bust, e quant’altro. 😉
    Potrebbero esserci decine di ragioni ad influenzare le temperature, magari finora sconosciute.
    Ma che ve lo dico a fare…
    Buona notte.

    1. @blade runner
      dovrebbe riposare per un po’ perché sta ricominciando a delirare. Le raccolte di dati si fanno con le addizioni: si sommano le morti, le nascite, i voti – per riprendere gli esempi che faceva lei.

  17. Signor ingegner eccellenz gran lup mannar Blade runner,
    lei deve essere laureato in emoticonologia randomizzata.
    Ma anche un luminare di par suo ha bisogno:
    a) di un dizionario, di quelli buoni, per imparare la mistica arte del significato delle parole;
    b) di un medico, di quelli bravi, che le curi le manie di grandezza;
    c) di un correttore di bozze, anche automatico, che le impedisca di scrivere scempiaggini come “strighe”, “sciugurata”, o peggio “miniere glaciali” e “solar bust”.
    Continui così, ci faccia ridere…

  18. Eccome se ricordo. Ricordo tutte le baggianate che lei disse, e la ringrazio per ricordarle anche ai lettori casuali. Le avevo suggerito di scrivere a tutte i dipartimenti e gli istituti di statistica in tutto il globo onde far loro presente che le previsioni che fanno non son statistica. Bisognerebbe poi bruciare i libri di testo (che si dipanano nello spiegare i metodi predittivi) e mettere al muro tutti i comitati editoriali delle riviste di statistica che pubblicano articoli pieni zeppi di previsioni.
    Oppure tornare alle elementari, ed accettare che la statistica sia una disciplina scientifica un tantino piu’ complicata di quello che vorrebbe lei…

  19. @BladeRunner
    “non si può fare una STATISTICA seria prendendo
    come riferimento le misurazioni degli ultimi 50-60 anni, imputando al Global Warming
    l’innalzamento di UN MEZZO GRADO (presunto) la temperatura di un pianeta.”
    A no? E perche’ no? Qual’e’ il problema statistico? La prego di entrare nei dettagli tecnici e di provare (e’ matematica) la sua tesi. Altrimenti, alla Wittgenstein, e’ meglio stia zitto.

  20. 😀
    @ Gvdr
    “Oppure tornare alle elementari, ed accettare che la statistica sia una disciplina scientifica un tantino piu’ complicata di quello che vorrebbe lei…”
    Beh, non sono il solo però… 😉
    TUTTI questi siti raccolgono DATI nel tempo e li chiamano… STATISTICHE!! 😉
    http://forum.meteonetwork.it/didattica-meteo/31518-cerco-sito-visualizza-statistiche-clima-nel-mondo.html
    http://www3.istat.it/dati/catalogo/20060118_01/ann0529statistiche_meteorologiche00_02.pdf
    http://www3.istat.it/servizi/studenti/valoredati/Cap1/Cap1_1.htm
    E ANCHE ALL’ESTERO: 😉
    http://www.bom.gov.au/climate/averages/tables/cw_086071_All.shtml
    siete voi che complicate le cose 😉
    Senza offendere nessuno, tutti questi tentativi di insabbiare, negare a tutti i costi di aver detto delle ca**ate, mi fanno venire in mente quello che diceva un nostro professore all’allievo che tentava goffamente di mascherare la sua ignoranza:
    “SEI DELLA FORZA DI UNO SCARAFAGGIO NEL CATRAME”
    😀
    Buon Weekend!

  21. Blade runner, è bellissima l’immagine dello scarafaggio nel catrame. Mi sembra quasi di vederLa… 😀

  22. interessante come ogni tanto torni in auge il famoso complotto delle multinazionali della green economy..
    che identifico col concessionario di scooter elettrici, monopattini e bici elettriche che ho sotto casa..sempre sull’orlo del fallimento..
    mentre un concessionario vicino, che vende solo roba endotermica, se la cava bene..nonostante il calo degli ultimi anni nel settore auto..
    credo sostanzialmente (conoscendone almeno quattro) che le persone che la pensano come il nostro ‘blade’ siano molte..che credono in una crescita infinita, in un BAU che garantirà benza a buon prezzo per tutti per moltissimi anni ancora, che il pianeta può essere violentato giornalmente senza particolari conseguenze e che, sostanzialmente, l’opera dell’uomo anzi l’impronta, sia quasi nulla; semplicemente non immaginano un’economia diversa, un nuovo modo di spostarsi per le nostre inquinate città, un modo di concepire gli spazi come centri di cultura e aggregazione invece che di business..un modo nuovo di concepire l’energia o una casa che ne produce invece che sprecarne, che le risorse del pianeta sono l’economia e che lo sfruttamento delle risorse o l’inquinamento sfrenato sono e saranno comunque legate al problema climatico/ambientale/umano..
    poi magari mi sbaglio (e gli chiedo scusa) e il ‘blade’ è un ecologista convinto eh ;)..

    1. Stefano,
      già, ma i blade runner negano di tutto, dall’effetto serra ai $540 miliardi di sovvenzioni statali a BigOil & Co nel 2012, rispetto a $80 miliardi per le rinnovabili (di cui oltre un terzo in Cina).

  23. Sbaglierò, ma Blade non mi sembra un cattivo soggetto: credo abbia solo avuto maestri (climatologi, geologi e di macro economia) scadenti e non se ne sia accorto. Ne ho avuti anch’io, però sto cercando di recuperare, proprio a partire dal concetto di “picco del petrolio”.Tu lo conosci, Blade?

  24. @ stefano
    Io sono un VERO ecologista… 😉
    Sono 30 anni che ripeto le stesse cose
    la causa nr. 1 dell’inquinamento del pianeta è l’uomo stesso
    Siamo TROPPI, signori.
    Abbiamo l’obbligo di ridurci e farlo alla svelta, se non vogliamo distruggere il pianeta.
    La ns. specie ha proporzioni abnormi rispetto alle altre, se consideriamo
    i consumi, il numero e soprattutto le aspettative.
    E’ evidente che non si può andare avanti così.
    Da qui a credere alle cazzate, sul Global Warming però, ne corre, eh 😀
    buona giornata

  25. Già, per capire la climatologia occorre un minimo di sale in zucca, e degli studi scientifici per comprenderla un po’ più a fondo e non farsi infinocchiare dai ballisti negazionisti come lei.

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