Science pubblica un supplemento per i cent’anni della cristallografia (tante donne!) con un editoriale del presidente dell’International Union of Crystallography che si può tranquillamente saltare. Invece
– Martin Enserink racconta di Magdalena Koziol, la post-doc di Yale che fa un processo all’università per sabotaggio del suo esperimento con i danio zebrati, e lamenta che non è la sola vittima di sabotaggi anche se per ora è la sola a denunciarlo pubblicamente, insieme alle manovre del suo capo per farla tacere;
– Jennifer Couzin-Frankel considera con un po’ di scetticismo due ricerche – sui topi – secondo le quali una dieta con poche proteine e molti carboidrati allunga la vita;
– ieri dicevo dell’epigenetica, che non suscita controversie nelle piante, oggi Sandra Cortijo del CNRS et al. catalogano le mutazioni epigenetiche (metilazioni diverse) responsabili per un 60-90% della variazione nei tempi di fioritura e nella lunghezza della radice dell’Arabidopsis t., le quali:
provide an epigenetic basis for Darwinian evolution independently of DNA sequence changes.
Poveri creazionisti che devono aggiornarsi. Anche leggendo il prossimo:
– la Drosophila birchii è diventata una nuova specie rispetto alla D. serrata – sono cugine australiane dell’amata moscerina – perdendo una delle due funzioni di un gene che codifica sia per la resistenza della cuticola alla siccità (la birchii sta in zone umide) che per la scelta di fidanzati/fidanzate (la serrata con la birchii non ci sta), dimostrano Henry Chung et al. in natura e in vitro.
Il paper da non perdere
Era stato anticipato on line un mese fa e me lo ero perso… Con i cambiamenti climatici i parassiti colonizzano nuovi territori che prima erano troppo freddi, come si è visto in Italia, per esempio, con la zanzara tigre. Prevederne gli spostamenti è indispensabile per prevenire infezioni ed epidemie, ma finora i dati erano pochi e non c’erano modelli.
Mercedes Pascual, dell’università del Michigan, e il suo gruppo hanno analizzato l’incidenza annua della malaria ad altitudini diverse tra il 1993 e il 2005 in Etiopia e tra il 1990 e il 2005 in Columbia, usando gli anni ’80 come linea base, per determinare se l’aumento dei casi era dovuto all’aumento della temperatura:
Modeling the data confirmed that malaria moves up in elevation in warmer years and allowed estimates of how many more millions of cases could be expected in tropical highland areas if the mean temperature increased by 1° to 3°C.
La stima per l’Etiopia per 1°C in più è di circa 15 milioni di casi/anno fra i minori di 15 anni. Certo, 35 anni di registrazioni non sono molti, ma abbastanza per comparare la tendenza epidemiologica con quella climatica: si vede già che sono correlate.
Come per i precedenti lavori della Pascual – per es. questo che aveva mandato in bestia i bigoilisti – tutti i dati saranno accessibili su Dryad.
Fai il quiz della mimosa ? Dai, secondo me ci metti 30 secondi 😀
mi serve un aiuto, ci sono anche italiane?
No. ti manca una svizzera (la seconda) e un’americana (la prima). Try it again…
Tried again, ma non mi veniva il cognome della seconda. Dovevo provare con scholar, è la prima che esce!
E per detection & attribution cos’hai contro la Le Quéré ?
Corinne andrebbe bene,ma non alludevo a lei. Forse più che per d&a, pensavo di più alla natura del mio blog e allora la scelta mi è parsa logica. È a Boulder, a due piani dall’ufficio di Gerry Meehl 😉
Steph,
ci sono arrivata credo – ma mi sopravaluti di nuovo, leggo poche riviste “generaliste” e dei suoi lavori non so quasi niente – provvederò a tappare il buco!
Alla buon’ora 😉
Effettivamente non è ancora molto conosciuta al di fuori degli insider. Ma è molto molto quotata, guarda le sue pubblicazioni, sono tante e parecchie anche di notevole spessore. Se cerchi qualcosa sulla “fluttualità” a cui soggiace il sistema climatico, direi che molti dei suoi lavori (insieme ad es. a quelli, fra gli altri, di Ghil, Meehl, Wallace, Thompson…) sono basilari.
Ho fra le mani una buona dozzina di papers che mi servono per approfondire un tema su cui sto lavorando (fra le tante altre cose…) e per far emergere alcune specifiche connessioni e, guarda caso, c’è sempre lei come main o co-authoress.