Protocolli

Dall’aggiornamento dell’OMS (Repubblica del Congo esclusa):

  • 4963 (probable, confirmed and suspected; see Annex 1) cases and 2453 deaths have been reported in the current outbreak of Ebola virus disease as at 13 September 2014 by the Ministries of Health of Guinea and Sierra Leone, and as at 9 September by the Ministry of Health of Liberia.

con la solita avvertenza sui “casi ufficialmente confermati”.

US declares war on  Ebola epidemics

In un paese che da mezzo secolo non vince una guerra, al posto di Science Insider avrei scelto un altro titolo.  Meglio questa, comunque

  • The U.S. Department of Defense is hoping to reprogram $500 million to Ebola efforts. The Obama administration has asked Congress to pass a continuing resolution that will give $30 million more dollars to CDC to use through 11 December, and $58 million to the Department of Health and Human Services to support development of experimental vaccines and treatments. The continuing resolution has passed the House, and Sen. Tom Harkin (D-IA), who chaired the joint committee hearing, said he expects the Senate to pass it “in the next day or two.” But Harkin and others stressed that more money will be need for the FY 2015 budget. “I hate to say this but Ebola will not be conquered in the 10 weeks of the continuing resolution.”

*

E’ iniziato l’esperimento clinico con il vaccino dell Glaxo-Smith-Kline e del NIAID per stabilire il livello di anticorpi e se ha effetti collaterali a breve termine. Per la prima volta, si usa un protocollo semplificato invece del “gold standard” che dovrebbe garantire dati più affidabili.

D’altronde un vaccino serve d’urgenza: il ceppo Ebola Zaire ha accumulato molte mutazioni in 10 anni – una cinquantina, nel paper di Pardis Sabeti et al. – e nelle grandi città ne sta accumulando altre. La probabilità che una mutazione lo renda infettivo per via aerea sta aumentando rapidamente.

Serve d’urgenza anche una terapia e mentre la GSK può produrre 10 mila dosi di vaccino entro fine anno, quando ci saranno i risultati preliminari, per produrre gli anticorpi monoclonali del Zmapp ci vuole più tempo e costano molto di più.

D’altronde il vantaggio dei farmaci è che, con un tasso di mortalità così tremendamente elevato, l’efficacia è evidente nel giro di qualche giorno da un semplice confronto tra il numero di vittime prima che si somministrasse. Ma in molti ospedali non ci sono nemmeno le cartelle cliniche o non sono state aggiornate o i pazienti sono andati via.

Si fa sempre troppo poco, troppo tardi. Eppure i “sì, ma” non sono un lusso, i fautori del gold standard – compresa la pubblicazione di tutti i risultati anche negativi – hanno ottimi motivi per esigere che si rispetti.

***

Charles Vacanti, il discusso co-autore dei due paper usciti su Nature a gennaio e poi ritrattati, ha pubblicato insieme a Koji Kojima (un altro co-autore, dell’ex RIKEN) un terzo protocollo sperimentale per ottenere staminali “stressando” (STAPs) cellule adulte differenziate, dopo quello migliorato di maggio, risultato non riproducible.

Per le STAPs i redattori scientifici di Nature sembrano aver ignorato le raccomandazioni che escono su Nature Protocols, nell’accettare quei due papers, rifiutati in precedenza da Cell e da Science e forse modificati nel frattempo. La peer review di Nature non ha funzionato, o è stata superata per decisione di un capo-redattore?

***

Riservato alle socie e ai soci del Drosophila melanogaster’s Genetics & Neuroscience Fan Club

Per vari impegni il fanzine rallenta le pubblicazioni, ma non rallentano quelle sull’amata moscerina. Chi ne sente la mancanza può rifornirsi direttamente da FlyPapers – ma no, non sta per carte moschicide! – di Casey Bergman, un genetista computazionale dell’università di Manchester al quale va tenuta una sedia da socio onorario.

***

Non riservato
Salvo sorprese, sta arrivando il minimo dei ghiacci artici, dice l’NSIDC, quest’anno non è andata male:

  • Arctic sea ice extent for September 15 was 5.07 million square kilometers… This is only 30,000 square kilometers below the same date last year, yet sea ice extent remains low compared to the long-term 1981 to 2010 average

Dibattito da neven1, e prossima distribuzione del premio A qualcuno piace caldo, da parte dei Climalteranti.

Nebojša Nakicenovic (IAASA) ce l’ha fatta: gli scienziati austriaci hanno pubblicato uno Stato del clima nazionale (link alla sintesi di 10 pagine) sul modello del rapporto IPCC. Dal 1880  la temperatura sulle Alpi è aumentata di 2 °C  rispetto alla media globale di 0,8 °C (in Austria la registrazione delle  temperature è iniziata nel 1770, chissà se per tutto l’Impero).

Domani distribuzione dei premi IgNobel, da parte dei Nobel del vicinato:

Diretta video da mezzanotte ora italiana per chi vuol avere una sorpresa in diretta.

Uno dei premi Ig Nobel è fra i 50 scienziati (anglofoni) più seguiti su twitter…