Christopher Stokes of Médecins Sans Frontières (MSF) said … it was “ridiculous” that volunteers working for his charity were bearing the brunt of care in the worst-affected countries.
MSF gestisce 700 sui circa 1.000 letti disponibili in Sierra Leone, Liberia e Guinea, e per ora gli “ostacoli burocratici” – di solito l’eufemismo per “tangenti” in gergo Ong – per i visti, fondi e materiali necessari ai suoi volontari siano stati eliminati. Si dona qui.
– Il New England Journal of Medicine ha pubblicato in open access il genoma del ceppo Ebola che ha causato l’infezione in Congo.
– Altro modello epidemiologico su PLoS Outbreaks:
Findings: Model forecasts until Dec. 31, 2014 show an increasingly severe epidemic with no sign of having reached a peak. Modeling results suggest that increased contact tracing, improved infection control, or a combination of the two can have a substantial impact on the number of Ebola cases, but these interventions are not sufficient to halt the progress of the epidemic. The hypothetical pharmaceutical intervention, while impacting mortality, had a smaller effect on the forecasted trajectory of the epidemic.
– Pardis Sabeti et al. hanno creato Ebola Deeply per “colmare i gap dell’informazione”, non solo quella destinata ai media:
The third information gap is the one that is most important to solve. It is the gap among individuals, organizations and key stakeholders, within the community of crisis response. Numerous courageous and capable organizations and individuals are doing vital work on the ground. But again and again, they’ve told us they wished they knew what their counterparts were doing in other areas affected by the crisis. They want to more readily connect.
– Con divieti e restrizioni dei voli, i paesi africani chiudono le frontiere a chi?
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Il processo d’appello per il terremoto dell’Aquila non sarebbe un “processo alla scienza”, stando al procuratore generale Romolo Como. Peccato che abbia richiesto la conferma delle pene, affermando invece che:
La colpa [degli imputati] non attiene al mancato allarme, ma alla errata, inidonea, superficiale analisi del rischio e di una carente e fuorviante informazione che ha fatto mutare i comportamenti degli aquilani di attuare le tradizionali misure dopo scosse forti. La colpa generica è la negligenza e l’imprudenza nel fare questa valutazione”.
e che
[Giampaolo] Giuliani non era un ciarlatano, un cantastorie, ma un ricercatore che stava compiendo studi sul radon anche a livello internazionale.
Sigh…
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Tiramisù
Bei tempi
Il fisico Ethan Siegel calpesta allegramente le macerie del TPR2 in “The E-cat: cold fusion or scientific fraud?” – risposta: yes – e “Throwback Thursday: The Foolish Fallacy of Cold Fusion”. (h/t CimPy)
Da Stephan Pomp, DickeFix nota che all’inventore è venuta una crisi isterica quando ha tentato di rispondere alle domande fatte da Giancarlo De Marchis agli autori:
This theory, if it proves correct, would solve the enigma and kill the E-Cat for good. Future will tell if someone in the research team did this to trick [with] the others or if it was a genuine mistake. I still hope the participating researchers who are innocent are not ridiculed by the scientific community. Even if it indicates a lack of correct competence for three phase measurements (and maybe an overestimation of the possibility of a natural miracle), it would be thanks to their measured and published data that this was discovered.
Nella realtà, i “partecipanti” alla “frode scientifica” si rendevano ridicoli ben prima che la “comunità scientifica” – nel senso di tre prof di Uppsala e uno di Lund – si stupisse della loro incompetenza. E questa è stata scoperta “grazie” alla loro mancanza di integrità scientifica: alle misure e ai dati che hanno accettato di non fare e di non pubblicare dal febbraio 2011.
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Senti chi parla
Mats Lewan (il termometro vivente nella “truffa della Dekfalion”)
Rossi had difficulties to accept the facts.
Nevanlinna (animatore dal 2011 del forum dedicato esclusivamente alla “polemica”)
Sembra che lo sterco della polemica attragga irresistibilmente, per interne affinità, certi caratteri.
Nicola Scafetta (climastrologo – link alle sue negazioni)
Zampieri e Caserini iniziano la loro critica affermando che io sarei “un noto negazionista del cambiamento climatico”. (…) Che la temperatura globale non stia crescendo sin dal ~2000 è ben noto a tutti gli esperti nel clima.
Il TPR2 è diventato “straccetto” a tempo di record, ma i true believer intendono che la cosa sia stata fatta apposta perché sarebbe un documento rivolto agli investitori. Per questo cercavano di pubblicarlo su Arxiv: essendo gli investitori anonimi, mica glielo potevano fornire per via privata – vuoi mettere farsi ridere dietro da mezzo Web e scatenare fantasie fisiconuclearelettriche dell’altro mezzo?
In effetti, perchè è stato fato il TPR2 e a chi era rivolto?
Riccardo,
dichiaratamente, è stato fatto per ottenere i brevetti – da quanto ha scritto all’USPO lo studio che se ne occupa – ed era rivolto a tutti perché doveva uscire su Science o Nature.
Cimpy,
ne sparlano perfino i true believers, quindi ha raggiunto uno scopo, vediamo se raggiunge altri investitori
I miei due cents:
sembrerebbe che sia stato fatto anzitutto per far parlare di E Cat e fusione fredda secondo l’antico adagio “si sparli purché se ne parli”…
Il motivo per cui tempo fa dissi che personalmente mi terrei fuori da questo teatrino è proprio l’aspetto di pura “pubblicità” che suggerisce Cimpy. Non riesco invece a credere che i colleghi pensino davvero di poter pubblicare il report su una rivista prestigiosa, gli articoli scientifici non si fanno così.
Riccardo,
Non riesco invece a credere
l’anno scorso uno degli autori ci sperava, alla fine era disposto a ripiegare su una piccola rivista dell’accademia svedese, contando sull’intercessione di Kullander. Quest’anno nemmeno arXiv l’ha accettato, forse perché Rossi ha scritto che “endorsement” vuol dire “peer-review”.
Pubblicità, teatrino: certo, funziona dai tempi di PetrolDragon, perché cambiare il copione?
Bah… come relazione di laboratorio, dal mio punto di vista, è irricevibile perfino all’Istituto Tecnico. Inoltre, hanno evidenziato nuovamente “nero su bianco” la loro impreparazione per quanto riguarda le misure elettriche e il sistema trifase, ovviamente riscuotendo il supporto di persone altrettanto impreparate.
La storia nel suo insieme è talmente assurda – un tubo che fa miracoli energetici grazie ad una polvere magica inventata da un filosofo mentre era in gattabuia e che funzionava a vapore purché in salame stagnolato, che ha avuto supporto da università e altre istituzioni altrimenti blasonate di caratura internazionale – che per forza c’è gente che crede sulla parola (impossibile che si una fola: “è troppo assurda, l’avrei fatta meglio io”) e gente che pensa ci sia dietro altro (anche dietro al fatto che l’invenzione resti ben nascosta; mica è il genio che non si espone, ”sono i poteri forti che gli fanno le scarpe” – tipo con le pernacchie dei CimPy, per dire).
Come si fa a credere che gente di Uppsala avalli un tubo che non fa un tubo? Sono mica dei Do Nascimiento, no?
Eppure il tubo è proprio un tubo. Ohibò, ci credono davvero persino loro?? E pensare che basterebbe un napoletano verace… Vatti a fidare dei titoli di studio…
da http://22passi.blogspot.com/2014/10/strategic-impacts-of-breakthrough_14.html?showComment=1413748423328#c7270470094542733910
MM scrive:
“… il filo che [Celani] mi avrebbe inviato doveva essere testato entro al massimo 15 giorni o avrebbe perso le sue qualità …”
Tempo contingentato, come la carrozza ed il tiro a quattro di Cenerentola!
Oh nonna, oh nonna,
ditemela ancor!
Ditela al miscredente la novella
di Lui che aggeggia attorno al suo reattor:
“sette chilowattori ciò infilati
per ottener l’ eccesso di calor,
sette fotoni gamma ho intercettati
in sette anni da Ricercator.
Purtroppo la Ralstonia mi è scappata
dalla gabbietta sua termostatata;
oh! se mi manca! quando sana e viva
si cibava di sostanza radioattiva”.
Tema: Le Caporali
Disclaimer: rischio di guazzabuglio con le virgolette basse, a causa del mio imperfetto controllo delle di esse virgolette basse molteplici funzioni.
Prologo:
Dalla Premessa alla Interrogazione Realacci:
“Da quasi venticinque anni si conducono esperimenti [di Fusione Fredda] nei quali è stata rilevata una «produzione» di eccesso di calore …”.
Interrogativo:
Cosa potrebbero voler significare le doppie virgolette basse che racchiudono la parola “produzione” qui sopra?
-#–#—#—#—#—#—#—#—#–#—#—#—#—#—#—#—
Svolgimento:
Sergente!
Comandi Signor Tenente!
Cosa sono tutte queste virgolette basse?
Sono le Caporali, Signor Tenente.
???
Sì lei è stato a lungo in licenza, nel frattempo sono state ammesse al servizio militare anche le femm
ehm
Sì, scusi Caporalmaggiore, volevo dire le donn
HEM!
Le Donne, naturalmente.
…
Oh!
Quindi, Signor Tenente, anche lei dovrà aggiornarsi in Buone Maniere e Attività Miste.
NON quelle Attività Miste che sta pensando, sia chiaro, Signor Tenente!
Na-na-naturalmente, Caporalmaggiore, lungi da me pensieri meno che elevati e rispetto
Sì sì, si vede dall’ occhio vispo quanto lungi
Ehm … Signor Tenente …
Sì, Sergente?
Dia retta, abbozzi, queste ci asfaltano.
Nasty,
vi asfaltano questi
Ohimmèna!
Il Tecunter e l’ Operatore di Schiacciasassi uniti nella lotta!
Ma non era a cena da Grillo, il Tecunter?
Si deve essere addormentato sul divano del foyer.
Ci aveva un po’ di delirio di onnipotenza*, chissà ora come sta.
Il metrologo invece mi sa che l’ hanno messo al banco-prova dei metri a stecche da carpentiere -uhm, dei metri da carpentiere a stecche- no, non va nemmeno così, riformulo: banco-prova [per metri a stecche] [da carpentiere]
…
mannagg, è ancora equivoco, sembra quasi che stia parlando di un banco-prova da carpentiere, mentre tutti sanno che se un carpentiere ha un banco allora o è un banco da falegname o è un banco da ferraiolo, tertium non datur.
Vediamo se ci arrivo:
banco
banco-prova
banco-prova per metri
banco-prova per metri a stecche (e qui già sappiamo che “a stecche” sono i metri in prova e non il banco, altrimenti sarebbe stato “banco-prova a stecche per metri”);
banco-prova per metri a stecche da carpentiere (eccoci al punto: non è un banco-prova fatto di stecche ed adatto alla verifica di metri da parte di un carpentiere, bensì è un banco-prova adatto a verificare metri del tipo “a stecche”, il tipo preferito dai carpentieri.
Se al mio prof di taliano gli incasinavo il lessico, o giustificavo in qualche modo o lui faceva un bel Cappello a Cono con un foglio a protocollo e me lo dovevo tenere in testa -il CaC- fino alla campanella (naturalmente eravamo tutti d’ accordo con la Cerimonia; aveva un modo di fare garbato, anzi pagliaccesco, e l’ Imposizione del Cappello a Cono era occasione di approfondimento e stimolo per l’ avvenire.
Un paio di volte se lo è messo in testa anche lui, il CaC; una di queste volte -e la risata collettiva fece tremare i vetri- scrisse “prochio” invece di “proprio”. Ma secondo me lo aveva fatto apposta, per rivitalizzare l’ uditorio che stava andando in depressione sui Fori Cadenti.
Quindi Sylvie figurati quante ne avrei da dire sulle virgolette – e infatti ne dico qualcosa da Camillo (http://fusionefredda.wordpress.com/2014/10/14/tpr2/#comment-44386); tra l’ altro quelle della Prefaziò alla Interrogaziò di Rlcc citata più sopra sono addirittura surrettizie, le peggio che c’è.
Ma non tutto il male viene per nuocere, infatti la accettazione di questa Interrogazione ci chiarisce una volta per tutte che il Parlamento è pieno di gente non sa nemmeno arrotolare a cono un documento pieno di fregnacce; il mio timore è che non si rendano conto che sono fregnacce.
Più profondo ancora c’è il timore che se ne rendono conto ma non gliene importa un fico perché seguono considerazioni di ordine superiore, per esempio: quanti voti mi portano le scie chimiche -o gli UFO, o la FuF?
L’ unica sarebbe mettere Maestro di Protocollo il mio vecchio Prof: a lui di Interrogazioni scritte male gliene portavano una sola, poi non ci provavano più per tutta la legislatura.
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*: Mission personale
[…] salvare il mondo […]
(da: http://www.energoclub.it/doceboCms/page/59/Soci_Fondatori.html)
[…] salvare il mondo […]
Originale
È originale anche il proclamarsi “ricercatore” senza nemmeno il diploma di scuola media superiore.
Sylvie,
ieri sera mi ha fatto visita la Dottoressa Esegesia Quantitatova Barbacioff!
Che tempra! E uno stile che nemmeno un carrettiere.
Per festeggiare il suo ritorno abbiamo studiato a fondo l’ Interrogasiò Rlcc, sotto al ritratto a grandezza naturale del nostro vecchio Prof di Italiano.
???
Già, non te lo avevo detto, la Dottoressa ed io ci conosciamo da molto tempo, praticamente da sempre.
Insomma, “vecchio Prof” nel senso de “Il Prof dei nostri vecchi tempi”; ora sì sarebbe vecchio, se fosse campato, ma ai tempi aveva pochi anni più di noi, che avevamo iniziato gli studi insieme a lui ma poi a forza di ripetere gli anni la Dottoressa ed io paradossalmente eravamo rimasti ragazzi e lui invece stava in cattedra; purtroppo però trapassò nelle circostanze che vado a raccontare.
Già sai che in cuor suo era un pagliaccio, aggiungo che amava molto il suo lavoro e non passava giorno che non ne inventasse una, era capace di stare intorno ad un accento per quattro ore filate, e lo trovava nel Tasso e lo seguiva fino a Calvino (Italo) e lo ricollegava alle Guerre Puniche, all’ elettrolisi e al Sor Pampurio … ma poi dopo noi gli accenti li sapevamo a menadito, ed avevamo imparato anche un po’ di Storia, di Geografia e di Scienze.
Un giorno che stavamo tutti a testa china per il dettato (nella finzione scenica dettava al Notaio il suo Testamento, onde accostumarci al legalese) arrivò alla fine di una frase e ovviamente disse, anzi, esclamò, con una enfasi particolare che ci stupì: “Punto”!
Mettemmo dunque il punto alla frase cercando -come ci aveva insegnato- di farlo bello tondo, non troppo grande e nemmeno troppo piccolo, alla giusta altezza sul rigo e alla dovuta precisa distanza dalla lettera che lo precedeva e, alzando la testa per vederlo impostarsi per il prosieguo -e già qui, cara Sylvie, era uno spettacolo: gonfiava le gote, strabuzzava gli occhi, pestava i piedi, atteggiava la bocca come se volesse parlare ma la parola fosse troppo grossa per uscirgli di tra le labbra, tratteneva il respiro e poi partiva, facendo il buffone con gli accenti le virgole e la compitazione… insomma questa volta qui alla fine della pantomima si è buttato a terra scalciando e digrignando i denti, naturalmente tra applausi e risate stavano crollando i muri, però la faccenda durava troppo a lungo.
Ti chiederai come facessimo a sapere che la faccenda andava troppo per le lunghe; la risposta è semplice:
ci aveva insegnato, tra le altre cose, l’ importanza del ritmo.
Fattostà che quando cominciò ad emettere schiuma dalla bocca e noi student non essendo più tanto sicur che la cosa fosse ancora divertente ci avvicinavamo titubando, il Prof si tirò su a sedere e sghignazzando disse: “Ha ha ha, ci siete cascat, eh!”, e con un sospiro stramazzò e non si mosse più.
Non ti dico la difficoltà per convincere il Preside che era successo un guaio; conoscendo il Prof e noi, più facevamo le facce tragiche e mimavamo gli eventi e più si rotolava in terra dalle risate!
Ma bando alla tristezza! dicevamo della Interrogasiò Rlcc e di quello che la Dottoressa Esegesia ed io abbiamo scoperto nello scorrevole scritto: abbiamo scoperto che non c’è scritto niente.
Sicuramente ti interesserebbe leggere quanto altro ne ha da dire la Dottoressa Esegesia Quantitatova dal punto di vista di una -scusa la rima- italianista, ma non potrebbe essere cosa breve, ed inoltre il tuo blog non essendo classificato XXX, qualche innocente che la leggesse potrebbe imparare espressioni poco educate; mi limito dunque, anche per non guadagnarmi la nomea di laconico, ad evidenziarne il sunto
-espuntene come è giusto le espressioni di cui sopra (mi permetto un breve inciso: non è facile seguire la linea di pensiero della Dottoressa, perché quando la esprime bisogna tapparsi le orecchie per non soccombere sotto la valanga di contumelie, specialmente quando si viene alle virgolette, e anche con i disegnini non va tanto meglio).
Il punto focale secondo me è questo:
l’ On Rlcc in estrema sintesi scrive:
“Non ce ne importa un fico di nessun parere di nessun Comitato Scientifico; noi la FuF la vogliamo fare e la faremo, fatevene una ragione e andiamo avanti”.