Piezopoli cap. 5 e mezzo – La frana continua


Neanche una settimana fa, annunciavo la ritrattazione dei 10 articoli piezo-nuke del direttore della rivista Meccanica Alberto Carpinteri – compreso uno di cui è co-autore il “prof.” Fabio Cardone, al centro nella foto  – da parte del direttore successivo, dell’editore e della società scientifica proprietaria della rivista. Oggi ho il dispiacere di annunciare che a pagina 111 del Bollettino delle Giunte e delle Commissioni Parlamentari è uscita la risposta alla prima seconda uffa terza interrogazione dell’on.le Gallinella del M5*, presentata il 22 gennaio scorso, sul miliardo di finanziamenti pubblici attesi dal reattore piezonuke.

Proprietà materiale dello Stato ed intellettuale del CNR, stando all’inventore prof.” Cardone e ai miei diffamatori preferiti, il reattore dovrebbe trasmutare le scorie nucleari in elettricità, salvare l’Italia dalla crisi economica, il mondo da quella energetica e mentre c’è curare il cancro.

Nella risposta, la sottosegretaria del MIUR Angela D’Onghia smentisce quanto raccontato all’on.le Gallinella, in particolare da Andrea Rampado:

In merito a quanto prospettato dall’onorevole interrogante si forniscono le seguenti informazioni acquisite dal CNR con nota del 17 aprile 2015.

In data 2 ottobre 2006 il Consiglio nazionale delle ricerche ha depositato presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi il brevetto denominato « Apparecchiatura e procedimento per la produzione di neutroni mediante ultrasuoni e cavitazione di sostanze », a titolarità esclusiva del medesimo Ente. Nella stessa data il CNR ha depositato altre due domande di brevetto con l’intento di tutelare, attraverso un piccolo cluster brevettuale, i risultati della ricerca che stavano scaturendo dal proprio Istituto per lo studio dei Materiali Nanostrutturati (ISMN-CNR).

La tutela assicurata dalla priorità italiana è stata, per tutte e tre le domande di brevetto, estesa a livello internazionale entro l’anno di priorità attraverso la procedura PCT (Patent Cooperation Treaty) considerata l’opportunità, da parte dell’inventore, dell’Istituto e del Dipartimento di afferenza, di proseguire nell’investimento in attesa di verificare l’evidenza sperimentale sulla tecnologia. Al termine della sua durata, 18 mesi, la procedura PCT non è stata proseguita con convalide a livello regionale e nazionale – dati i costi che tali procedure comportano e in assenza di interessi industriali – e si è quindi lasciata attiva la sola tutela derivante dalla priorità italiana.

Si ricorda, in proposito, che l’esame approfondito della solidità brevettuale in termini di novità e altezza inventiva è stato introdotto in Italia solo negli ultimi anni e la valutazione e successiva concessione dei brevetti a livello italiano era, all’epoca, molto meno stringente di quanto lo sia adesso.

La portata della tutela, solo a livello italiano, e le scarse manifestazioni di interesse industriale nel tempo manifestate e mai concretizzate, hanno condotto a diverse valutazioni circa l’opportunità di proseguire nel mantenimento dei brevetti. Col passare del tempo, sono emersi dubbi sul valore degli stessi, indipendentemente dalla tecnologia rivendicata, in relazione al suo mercato di riferimento.

In occasione della decisione circa l’opportunità di prosecuzione nel mantenimento per l’ottava annualità, la struttura del CNR responsabile della gestione della proprietà intellettuale, in una logica di ottimizzazione delle risorse destinate al portafoglio brevetti in relazione alla possibilità di sfruttamento industriale, ha deciso, in accordo con il Direttore del Dipartimento e a seguito della valutazione del Presidente in carica pro-tempore, per l’abbandono dei citati tre brevetti, ai sensi dell’articolo 19 del Regolamento per la generazione, gestione e valorizzazione della proprietà intellettuale sui risultati della ricerca del CNR (si veda Gazzetta ufficiale n. 281 del 30 novembre 2013).

In base alla richiamata disposizione, l’inventore ha potuto esercitare il diritto a subentrare nella titolarità dei diritti di proprietà intellettuale, con accollo delle spese di manutenzione e di subentro. L’accordo di cessione è stato sottoscritto il 5 marzo 2014, e registrato dall’inventore in data 5 marzo 2015 presso l’Agenzia delle entrate. Lo stesso inventore ha presentato istanza di trascrizione della dichiarazione di avvenuta cessione in data 12 marzo 2015; la conferma ufficiale della trascrizione sarà emessa tra qualche mese.

Per quanto riguarda, infine, l’attività di sperimentazione finalizzata alla produzione di energia attraverso processi di fusione piezonucleare da parte della Società Ansaldo nucleare e circa eventuali aggiornamenti in merito ai progressi di tale sperimentazione, si rappresenta che allo stato attuale degli atti il CNR non è a conoscenza di possibili attività di sperimentazione da parte della stessa Ansaldo nucleare.

(Grassetto mio.) E nemmeno Ansaldo Nucleare che il 20 maggio 2014 comunicava ufficialmente

In passato Ansaldo Nucleare ha eseguito una sperimentazione per verificare un’ipotesi  avanzata da un ricercatore CNR circa fenomeni “piezonucleari”. Tale sperimentazione, come del resto dichiarato dal Ministero della  Difesa, non ha dato risultati di interesse e quindi non è stato dato seguito agli studi.

(Grassetto sempre mio.) Andrea Rampado e il “prof.” Cardone non saprei, ma l’on. le Gallinella è tutto contento della risposta appena ricevuta:

Filippo GALLINELLA (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Ministero dell’istruzione che fornisce finalmente chiarimenti esaustivi in merito ai quesiti posti. In proposito, ricorda di aver precedentemente presentato l’interrogazione n. 5-01813,  svolta nella seduta del 18 marzo 2014, in cui il Sottosegretario alla difesa, Domenico Rossi, aveva dichiarato l’incompetenza del Ministero della difesa sulla questione. Ha quindi ripresentato l’interrogazione n. 5-02397 sulla medesima materia, svolta il 4 dicembre 2014, in cui il Viceministro De Vincenti aveva analogamente dichiarato l’incompetenza del MiSE sulla sperimentazione relativa alla produzione di energia da fissione piezonucleare.

Quiz

  • Quando imparerà l’on.le Gallinella a usare un motore di ricerca?
  • Quale sarà il prossimo ministero che interpellerà?
  • A suggerirglielo sarà Andrea Rampado o il clan Fucilla che dal 2011 produce il reattore in un ufficio a ore di Croydon e lo vende in USA?
  • Le “scarse manifestazioni di interesse industriale” erano state espresse dall’ufficio a ore  e/o dalla Startec S.r.l.?
  • E quand’arrivano le procaci spie russe?

Cont. (h/t agenti Anatroccolo 008 bis e 008 ter)

Aggiunta 24/4

Andrea Mistero Rampado ha scritto il 23/aprile

non ho mai parlato con l’On. Gallinella di affari, come non ho mai scritto nessuna interrogazione parlamentare e non ho mai raccontato che l’Ansaldo nucleare sta o stava svolgendo esperimenti piezonucleari, non ne ero a conoscenza. (…) Silvye Coyaud, correggerà i suoi post compreso quello pubblicato su Oggiscienza? Un vero gironalista lo farebbe.

Non so chi gli abbia attribuito un’interrogazione parlamentare, io no di certo. Gli ho attribuito quello che scriveva all’on.le Gallinella su FB nel gennaio 2013,

ho un po’ di “informazioni extraparlamentari” se ti interessano come immagino

e annunciava che gli avrebbe scritto una mail.

La falsa “gironalista” smentisce:

Degli esperimenti all’Ansaldo, Andrea Rampado non è conoscenza dai tempi del convegno “The atom unexplored” cui ha assistito, della conferenza del “prof.” Cardone del 30 novembre 2012, gentilmente messa a disposizione di 22 passi, di verso “Verso il nucleare pulito” del 2008 (stesso autore) presentato su 22 passi in un post da lui commentato. Infatti Andrea Rampado è l’unico ad aver sollecitato interventi politici a sostegno del reattore Cardone senza mai aver sentito nominare gli esperimenti all’Ansaldo.

***

Nel frattempo dai miei diffamatori preferiti, il povero Hermano Tobia si è sparato un secondo missile sui pè. Il 6 aprile, aveva annunciato un articolo di M. Villanova e J.R. Bach, entrambi specializzati in riabilitazione di pazienti affetti da degenerazioni muscolari.  Sta per confermare, ne era certo, quanto fosse stata efficace la truffa Stamina nel curare i bambini ammalati di SMA1  sia al Burlo Garofalo di Trieste che agli Spitali di Brescia con mesenchimali prelevate ai bambini stessi e messe a bagno per due ore in acido ialuronico e contaminanti vari.

L’articolo è stato pubblicato in effetti, ma H.T. non ha letto perché è a pagamento. Si ammiri il suo generoso altruismo, dopo tutto si tratta di cura che può salvare i bambini e ristabilire il perduto onore dei pregiudicati Andolina e Vannoni. (h/t H.T.)

Già dal titolo e dall’abstract che H.T. traduce insieme a testi che non c’entrano nulla, ma che per assonanza gli paiono rilevanti, è evidente a tutti meno lui che Villanova e Bach parlano di tre bambini curati all’ospedale di Philadephia. Invece no, h/t H.T., rif. post successivo.

La novità sta nella misura dell’efficacia, non nella terapia stessa già usata per altre patologie e per la SMA1 con un protocollo rigoroso. Il “metodo” consiste in infusioni di mesenchimali allogeniche, cioè di cellule staminali del midollo non dei pazienti,  ma prelevate da donatori sani e quindi prive dei “difetti” genetici che causano la SMA.

Villanova e Bach confermano semmai quanto sia stato immorale e ascientifico lo spaccio della truffa Stamina

  • di cui esisteva solo una richiesta di brevetto falsificata, invece di studi in vitro, in vivo, efficacia confermata da trial clinici per altre patologie;
  • la cui applicazione alla SMA1 era stata esclusa dai protocolli per l’esperimento clinico da 3 milioni (a carico nostro) proprio da Vannoni:

Avevamo chiesto di non includer[la], perché troppo complessa da valutare in 16 mesi, senza contare che la metodica ridotta, prevista per la standardizzazione, non è mai stata provata sulla Sma 

Dal 2007 né lui né Andolina s’erano presi la briga di standardizzare alcunché o di valutare quello che secondo Villanova e Bach si valuta dopo sette-dieci mesi.Nell’agosto 2013 su FaceBook (dove scrive il 18 cose che H.T. ripete due giorni dopo), Vannoni aggiungeva

Legare anche solo il nome di Stamina a tale applicazione è falso e scorretto. Aggiungerei che la sperimentazione fatta a Trieste non è stata interrotta, ma è esaurita per mancanza di pazienti, in quanto i tre bambini sopravvissuti hanno fatto ricorso e sono passati a Brescia dove sono tutt’ora in cura, con la nostra metodica e con notevoli miglioramenti (Celeste, Sebastian e Desiree, i tre piccoli di cui avete più volte sentito parlare).

veniva venduta lo stesso dai due pregiudicati per 25-40 mila euro a botta a parenti e pazienti disperati che se non li avevano, diceva a uno di loro Andolina, mandassero la moglie giovane e carina a battere.

Quando giorgiog cerca di riportare i lettori di 22 passi alla realtà, l’onnisciente H.T. secondo il quale Philadelphia sta in Italia e allogeniche sta per autologhe gli chiede se ha problemi con l’inglese.

Quanto a Daniele Passerini – pubblico ufficiale promotore non solo della “truffa della Defkalion” ma di quella potenzialmente letale della spirulina che cura l’AIDS in una settimana e la malaria in 5 ore, che diffama e insulta a manetta da quattro anni, violando ogni legge gli capiti a tiro perché “così fan tutti”  e tanto lui è un super-garantito, uno della casta, non lo tocca nessuno, ma digredisco.

Il titolare di 22 passi viene colto da una crisi isterica moooolto più acuta di quelle che lo sconvolgono ogni qualvolta si osi segnalargli che i fatti lo contraddicono.

Togliersi il rimmel prima di proseguire

@tutti
ATTENZIONE. Qui dentro c’è un troll che ci sta dando dei “criminali”, “truffatori”, “mendaci”, “ignoranti”, “sciocchi”, “rosiconi”, “disperati”, “poveracci”. È divertente e folkloristico vederlo sparare le sue sentenze, non lo nego. Ma tocca insegnargli a stare al mondo, perchè offendere vigliaccamente, standosene nascosti dietro l’anonimato, non è un comportamento socialmente ed eticamente lecito, ed è comunque perseguibile. Ci perderò un’oretta di tempo, ma domani un salto ai Carabinieri lo faccio, e farò una querela contro anonimi, chiedendo che l’utente che si nasconde dietro il nick giorgiog venga identificato dalla Polizia Postale e diffidato di continuare a fare il troll qui dentro. 

Qui gli viene un dubbio che supera d’un balzo

È vero che ai sensi dell’articolo 21 della Costituzione (sto facendo un copia-incolla di materiale trovato in rete) “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, ma tale diritto incontra dei limiti specifici qualora l’opinione espressa giunga a ledere l’altrui onore e reputazione. Quindi il diritto di critica e la libertà di opinione non possono essere equivocate con la libertà d’insulto, di offesa, di diffamazione dell’altra persona. Un principio costante della giurisprudenza è che la critica, per quanto forte e spregiudicata possa essere, non debba mai diventare insulto, dileggio, disprezzo della persona. Qualora ciò avvenga non si è più in presenza di una critica ma di una diffamazione! (Trib. Lucca, 20/08/2007). 
Abbiamo riso a sufficienza, ora è il momento di fare assumere le proprie responsabilità a un autentico vigliacco.
Vi aggiornerò sullo stato di avanzamento della querela. 

Un 22 aprile, il più crudele dei mesi, Daniele Passerini ha ingoiato l’amo insieme all’esca.

(h/t vari IbeC)

16 commenti

  1. Gentile ocasapiens, le confesserò: ero preoccupato ed affranto. Un pensiero mi frullava sempre nella testa: ma come mai l’oca mi trascura ? E non scrive più di me ?
    Ma poi quando ho letto il suo intervanto mi si è aperto il cuore: non poteva farmi un regalo migliore. Se è un pesce d’aprile è arrivata un po’ tardi, se invece non lo è, allora non credo proprio di non essere io quello che si è sparato non con la pistola, ma con un bazooka su entrambi i piedi (palmati).
    Mi riscresce che mi creda così taccagno; vediamo se indovina cosa è questa (occhio alla data):
    https://drive.google.com/file/d/0BzWUvzb3SZycM1FBUUk3THFia28/view?usp=sharing
    Se desidera e mi fa avere il suo indirizzo email, le faccio avere l’originale e se non si fida ancora anche l’e/c della mia carta di credito.
    Temo invece che avrebbe fatto bene a spendere anche lei quei 50 euro, le avrebbero evitato una colossale, incredibile e memorabile figuraccia marrone. Da Guinnes dei Primati. Qui servono un TIR intero di Rimmel, altrochè.
    Lei infatti scrive:
    è evidente a tutti meno lui che Villanova e Bach parlano di tre bambini curati all’ospedale di Philadephia. La novità sta nella misura dell’efficacia di una terapia già usata per altre patologie
    Whhhaaattt ?!?!
    Leggendo l’articolo intero infatti si evince che i bambini cha hanno ricevuto “compassionate treatment protocol … funded by the Italian government and approved by the Ethics Committee of Trieste Hospital.”, con le infusioni fatte presso “Azienda Ospedaliera Spedali Civili di Brescia, Laboratorio Cellule Staminal”.
    Vediamo un po’, fra Philadelphia e Brescia ci sono solo 14h di volo e non so quante migliaia di km …
    Ma cosa c’entra Philadelphia ? C’entra perchè per valutare i bambini viene usato l’indice CHOP-INTEND, ovvero Children’s Hospital of Philadelphia (CHOP) Infant Test of Neuromuscular Disorders (INTEND): il test non è affatto nuovo per la valutazione della SMA1 (infatti è il test standard) come indica questo studio: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20074952
    Cara oca sono ammirato. Questa volta ha superato sè stessa, un posto di assoluto rilievo nella Storia della Patacca non glielo leva nessuno.

    1. Giustino,
      LOL. Credo che non sia più a Brugherio.

      Hermano Tobia,
      grazie mille, ho corretto le mie patacche (?). Dovrebbe provare anche lei ogni tanto, invece di scappare quando gliele fanno notare e lasciarle intonse a farci ridere per anni. Ha ragione, chiedo scusa, dovevo leggere l’abstract più attentamente, o meglio ancora aspettare di aver letto il paper. Era “di contorno” – per così dire – alla furia passerina che è la vera notizia del giorno.
      Il test non è nuovo, rif. related citations. Lo sono sia le misure per la SMA1 fatte su video girati da altri – lei ha ragione bis, Philadelphia è lontana e Newark pure – che le idee di Villanova e Bach, assai diverse da quelle di Vannoni e Andolina sulla terapia somministrata, sempre da altri e in loro assenza. Lei ha gentilmente dimostrato quanto siano inaffidabili con poche parole:
      “funded by the Italian government and approved by the Ethics Committee of Trieste Hospital.”
      Vannoni ha ripetuto spesso che Stamina non va assolutamente associata all’ospedale di Trieste, perché solo a Brescia ne era applicata la “metodica”. Questa, essendo diversa, non può esser stata approvata a Trieste. Per di più stando all’articolo di Andolina del 2012, quindi riferito a bambini che aveva curato a Trieste (nota 20 – testo qui)
      Four children suffering from SMA1 were treated by means of intrathecal injections of mesenchymal cells (allogeniche). All patients improved their motility after three weeks. The effect was relevant at the distal muscles, while the proximal ones were less affected. The treatment was repeated once a month for 3? 8 months as the effect of the treatment lasted not more than 30 days. One patient who withdrew the treatment died after 45 days. Another patient resulted completely paralysed after two months after quitting the cell therapy but he regained the skills after a new injection. Two patients are stable after the first improvement.
      Secondo Vannoni, la fondazione Stamina e le varie commissioni d’indagine, la “metodica” applicata a Brescia usava cellule autologhe. Non mi pare che possa essere tutto vero. Sulla credibilità della rivista che non ha controllato e su chi mente – o sbaglia e non si corregge – lascio decidere a lei e ai lettori di 22 passi.
      Ai lettori dell’oca s.
      Ecco quanto scrivono Villanova e Bach di 3 decorsi che ricostruiscono interamente da appunti altrui
      Limitations of this study include the small number of cases; the fact that (cry) vital capacities were not measured before, during, and after treatment; and the fact that videos before, during, and after treatment were not standardized.
      Più missile sui pè di così…

  2. Io non ho capito perche` Passerini abbia sbroccato in quel modo. Voglio dire, di sciroccati ne ha visti parecchi negli ultimi anni, perche` sto intervento cosi kattivo? Tra apologisti, nuovi profeti e vecchi barocchi c’e` (stato) di tutto in quel blog. Io non credo che i carabinieri abbiano ‘sto tempo da perdere poi boh magari mi sbaglio

    1. shine,
      magari leggendo il suo blog i carabinieri si divertono quanto noi. Al Tribunale di Milano si son divertiti con la querela di Carpinteri e ancora di più con quella del figlio Fucilla, aspirante divo di Hollywood, di cui avrei leso la reputazione dicendo che prima faceva il broker e in realtà lo diceva lui – tutto merito di 22 passi.
      Se Passerini non ha i soldi per la querela, quasi quasi sarei per organizzare una colletta.

  3. @ocasapiens
    Hermano Tobia,
    grazie mille, ho corretto le mie patacche e l’ho ringraziata.

    Scuse ovviamente accettate, anche io spesso faccio errori per la fretta e non solo, e non sono certo uno che serba rancore. Non è da tutti ammettere, e così in fretta, i propri errori, e questo l’ho apprezzato. Poi dalle mie parti “sparagnin” è un complimento …. 🙂
    Su Trieste e Brescia mi sembra che nello studio si faccia riferimento separatamente ad entrambi, anche in tempi molto diversi, se poi uno dei due è “Stamina DOC” e l’altro no non saprei anche perchè nè il metodo nè Vannoni sono mai nominati e lo studio verte esclusivamente sugli outcome clinici, che sono il punto focale della vicenda.
    Però mi consenta di lasciare da parte per una volta il rimmel e le polemiche e di farle una domanda seria, alla quale vorrei che lei si desse una risposta sincera. Non serve che risponda a me.
    Nei due interventi che ho fatto sul tema, a me in gran parte sconosciuto, del metodo Stamina ho sempre cercato di separare la vicenda giudiziara (che deve avere il suo corso) da quella scientifica, che fino all’articolo di B. e V. era, praticamente, inesistente.
    Gli aspetti giudiziari sono complessi e non li conosco al di là di quello che scrivono i giornali (se alla fine Vannoni e C. verranno condannati con sentenza definitiva, vorrà dire che la giustizia li ha ritenuti colpevoli di reati), ma lasciamoli da parte per una volta.
    Dal punto di vista scientifico questa turbolenta vicenda ha prodotto forse qualcosa di buono, ovvero lo studio di Bach e Villanova.
    Questi due medici sono dei clinici esperti in malattie degenerative hanno tutti i titoli a posto (esperienza, pubblicazioni, ecc) per affermare di aver osservato miglioramenti che loro non hanno mai osservato nella loro carriera e che ritenevano impossibili. Lo studio consiste in 3 “case report” quindi è per sua natura limitato, sia nel numero di pazienti sia nella metodologia utilizzata, e da esso non si possono certo trarre conclusioni definitive; B. e V. sono i primi a sottolinearlo.
    B. e V. parlano quindi, sostanzialmente, di quelle che potremmo definire “strong indications” positive ed auspicano (nelle conclusioni) ulteriori studi per trasformare le “indications” in eventuali “evidence”.
    Questo è quello che ci dice la scienza sull’outcome, ovvero sugli “effetti finali” del metodo per una malattia che, ricordiamolo NON ha al momento cure (anche se ci sono trial clinici in corso); la scienza si ferma qui.
    La decisione se dare corso agli auspici di B. e V. considera gli elementi scientifici, ovviamente, ma deve basarsi su un’analisi costi benefici. Da una parte c’è il costo della una sperimentazione dall’esito, per definizione, incerto. Dall’altra c’è la possibilità di consentire una qualità della vita migliore ed in prospettiva curare a dei bambini affetti da patologie, attualmente, incurabili.
    Il motivo che mi ha spinto a scrivere i due post è che vedevo il rischio che le vicende giudiziarie di Stamina, Vannoni e C. potessero trascinare nel fango anche quanto di buono è emerso nella vicenda, e questo potrebbe privare dei bambini gravemente malati dell’unica terapia che sembra dare dei risultati, e volevo provare a mettere in luce questo fatto.
    Dopo questa lunga premessa la domanda che volevo farle è questa: le vicende giudiziarie di Vannoni & C., il percorso poco trasparente (diciamo così) del metodo e tutti i pasticci connessi sono un motivo sufficiente per privare i bambini dei potenziali benefici di quanto di buono ha prodotto il metodo ?
    Inutile dire che per me la risposta è no, quei poveri bambini non hanno nessuna colpa, ed il beneficio (anche se potenziale) di poter migliorare loro la qualità della vita supera, sempre a mio avviso, i costi impliciti ed espliciti di una sperimentazione, che comunque dovrebbe essere fatta sicuramente con tutti i crismi e le cautele, con la piena divulgazione del metodo ed includendo anche la SMA1 alla luce di questo studio.
    Senza contare che adesso alle famiglie dei bambini penso sia dovuta una risposta certa, dopo le affermazioni scientifiche contrastanti che sono state date sull’efficacia del metodo, e questa risposta può darla, positive or negative, solo una sperimentazione ben fatta.
    Non riesco infatti a fare a meno di immedesimarmi nei genitori dei quei bambini: prima vedono miglioramenti, poi gli dicono che si sono illusi, poi esce lo studio di B. e V. che invece conferma le loro impressioni ma nel frattempo l’unica cura che alleviava le sofferenze dei loro figli è fuorilegge. Se capitasse a mia figlia (che grazie a Dio è sana) penso che impazzirei in una situazione del genere.

  4. @ocasapiens
    Villanova e Bach di 3 decorsi che ricostruiscono interamente da appunti altrui
    Ma non ne ha scritte abbastanza di patacche per stasera ? Segua il mio consiglio: adesso si faccia una bella dormita, e domani legga bene l’articolo senza saltare nemmeno una parola e col vocabolario a fianco … vedrà che andrà meglio …
    Buonanotte

  5. “anche perchè nè il metodo nè Vannoni sono mai nominati”
    HT, invece cos’è che scrivevi tu di là?
    “Se non ci fosse il “metodo innominabile” alla base di queste evidenze cliniche”
    Cioè, quell’articolo e quelle evidenze cliniche che gli stessi autori giudicano con cautela, secondo te, hanno alla base il metodo Vannoni? La medicina è una questione onomatopeica per te?

  6. @ocasapiens
    secondo il quale … allogeniche sta per autologhe
    Relativamente alla questione cellule autologhe (=dello stesso soggetto) / allogeniche (=soggetto diverso), nello studio è specificato esplicitamente che le cellule infuse a Brescia erano state prelevate da uno dei genitori, quindi allogeniche, come dice il titolo del paper.
    Penso inoltre non sia il caso dare eccessivo peso alle dichiarazioni di Vannoni (che non è tecnico) sui dettagli tecnici, senza considerare inoltre che il metodo non mi sembra sia stato divulgato integralmente.
    @Cimpy
    secondo te, hanno alla base il metodo Vannoni ?
    Ti propongo un’ipotesi a cui non avevo pensato: a questo punto pensi che Brescia potrebbe fare concorrenza a Lourdes ?

  7. purtroppo Lei si sta dimostrando solo una disonesta (credo che lo preferisca all’essere idiota)

  8. Vi passo un flusso di coscienza di un mio noto paziente, che riesco a interpretare solo parzialmente. Un elemento è chiaro: il mio paziente giustifica le sue ‘scelte’ a posteriori. Tuttavia i collegamenti subconsci tra le immagini coscienti mi risultano spesso oscuri, sicuramente perché sono a livelli emotivi ancora non esplorati nella terapia. Vi sarei grato se poteste aiutarmi a fare luce su questa personalità narcisistica, attualmente in stato di grave sofferenza per mancanza di miracoli.
    Ci risentiamo dopo cena. Con grosse novità. Tra l’altrui disprezzo (OGGI RIGO!), e replicare lo stesso, io me lo terrei invitato a fare il troll (perché questi individui dimostrano esattamente chi non potrà che fare i paraocchi di tutti). Ho fatto un esperimento. In bocca al lupo. Me ne sono accorto dopo che lo avevo fatto. Come in Interstellar. Confido perciò in chi infastidisce: GI GI ROGO… GALILEO GALILEI? ROGO! che piace solo alla vittima. C’è un buco nero sotto la scrivania nel mio ufficio. E’ spregiudicatamente possibile. Ci butto una caccola nel futuro ed esce un esperimento nel passato. Nei commenti chi volesse fare una tesi sull’ars trollendi troverà materiale a iosa. La cosa che c’è di sbagliata in rete: “tutti come un troll” (perché questo invece pare abbia imparato pochissimo “rumore di fondo”). Formalmente invitato a farlo. Andrea hai lasciato il tuo pistolino nuovo sul lavandino. Hai mai avuto modo di pentirtene? Ovviamente no. Vogliamo paragonare te a un autogol dopo cena? Un principio costante con la pagnotta. Ignoratelo e concentratevi sulla vera musica che gira qui dentro! Se non lo fa e continua a comportarsi come sta facendo, si comporta come un troll. Squallidi troll che stillanno tracotanza, arroganza, ognipotenza, disprezzo ecc. ad ogni pie’ sospinto. Pie’ sospinto. Pie’ sospinto. Un’altra persona con l’anagramma possibile spiegazione (questo è sopportabilissimo). Ci perderò un’oretta di tempo, ma domani un salto ai Carabinieri lo faccio. Anche dopodomani. Salto a pie’ sospinto. Ciò NON È IN CONTRADDIZIONE con quelli che vivono in gamba. Non c’è nulla di manifesto nella mia ricerca dell’universo, necessariamente invitato a farlo. Abbiamo riso a sufficienza, ora è il momento di fare assumere le proprie responsabilità a un autentico vigliacco. Non riguarda il business, il mercenariato, la coscienza messa da parte. Come tale gli lancio la sfiga passerina. Spiegami cosa c’è di sbagliato in questo.

  9. Caro Psicanalista, mi permetto di entrare nel merito del suo caso e di suggerirle, umilmente, di considerare l’eventualità che si sia in presenza di un equivoco gigantesco. Il problema del suo paziente, a mio modesto parere, non è di natura psicologica. A mio avviso siamo in presenza di una persona con un IQ talmente modesto da essere scambiato per disagio psicologico.
    Potrebbe essere?
    So che la mia testi è clamorosa, forse persino impertinente, ma ha mai provato a staccarsi dalla vicenda per qualche giorno, tornare a frequentare gente anche solo relativamente normale e poi a rileggere nuovamente quanto scrive il soggetto in analisi?
    Scommetto un cinquantone che non l’ha mai fatto.
    Temo che lei sia troppo coinvolto.

    1. Luca,
      trovo la sua tesi meno quasi altrettanto impertinente della sua domanda, lei sembra suggerire che Lo Psicanalista sia “coinvolto” a fini di lucro…

      Federico,
      detto da lei sono entrambi complimenti. Me ne faccia altri quando vuole, censuro solo chi insulta altre donne.

  10. Via, non c’è alcuna contraddizione: ha fatto un esperimento, era stanco di moderare e ha aperto le porte del blog, il blog non è moderato, è il meno moderato del mondo, non ha censurato nessuno, ha tenuto bloccati alcuni commenti di Massa, Shine e altri, commentandone dei ritagli atti a mostrare la malafede di quegli (im)provvidi, [(im)provvidi come in “il provvido Troll Endymion”], ha dovuto cestinare i messaggi di un bot, non ha cancellato nulla, ha indicato come spam dei messaggi, lascia che chiunque scriva quello che pensa.
    Ha chiuso il blog perché non aveva tempo per moderare e perché sono arrivati i soliti disturbatori, lo teneva aperto perché non aveva tempo per moderare e sperava che i soliti disturbatori stessero coscienziosamente alla larga; i disturbatori non hanno coscienza, ai disturbatori rode la coscienza. I disturbatori dicono sempre le stesse cose, come un disco rotto, cento variazioni dello stesso tema, come in “l’anno prossimo l’E Cat è sul mercato, questo che arriva è l’anno delle LENR”. Troll, ecco cosa sono.
    Non vuole documenti da nessuno, vuole che gli si scriva nome e cognome in privato; non gli interessa chi sei, vive in pace col mondo e domani va dalle forze dell’ordine, anche solo per chiedere che identifichino il marrano che dice “truffa” credendo di dire solo “imbroglio”. Un amico gli ha detto che quella dei greci era una truffa, lui non dice “truffa”; è un suo amico da 40 anni, non gli dice più niente, gli ha chiesto di non dire, gli ha chiesto di dire; sa cose che nessuno sa, non sa niente di più di quel che si legge in giro; fa da megafono, non vuole fare da megafono; non si devono riportare discorsi da blog ostili (alla fuffa), fa e fa fare post interi su discorsi presi da blog ostili.
    Dove stanno le contraddizioni? Galileo è con lui, lui crede perché si fida sulla parola, non è bello che gli anonimi postino, Yuz è il benvenuto insieme a Robbins, gli anonimi sono Troll, quelli che ci mettono la faccia sono brava gente. Rossi è brava gente e l’anno prossimo c’è la free energy, fin dal 2010, forse pure da prima, era solo tenuta nascosta dai Troll. Anche per l’anno prossimo, si mormora. Maledetti Troll.
    Un documento valido è un documento che sia ospitato da sito amico, lo stesso documento ospitato da chi non crede non vale: serve il documento col logo della US Army da Jet Rotwell*, non lo stesso documento con lo stesso logo della US Army da Gary Wright.
    E’ un signore, non insulta i prezzolati schifosi senza ritegno indegni servi venduti doppiogiochisti ignobili mendaci menzogneri vili vigliacchi senz’anima senza coscienza senza ritegno pezzi di karma (e anche un po’ puzzoni) che meriterebbero solo di bruciare in eterno – o anche qualcosa di più grave di una multa, come dice un altro simpatico amico di sempre.
    Eppoi è solo questione di poter camminare a testa alta, come fanno le persone per bene, dalla coscienza pulita, che non si fanno distrarre da ticchettii e da minacce di botte o di querele – che anche lì: quale contraddizione?! E’ tutta brava gente, sono i Troll che sono dei piangina, lui non ha niente da rimproverasi, nemmeno l’omeopatia, sono gli altri che gli vogliono male, si approfittano perché è buono e sincero in questo mondo di disonesti al potere, specie quando piove forte.
    Di passaggio, i Poteri Forti sono contro, mentre Us Navy, MIT, NASA, DoD, DoE, INFN, Uppsala, UniBo,il Consiglio dei Ministri, Ansaldo Energia, Terna, Quaterna, Cinquina e (c’è da dubitarne) pure il Papa sono con lui. Anche Dio, pare, ma non è sufficiente: i Troll dalla loro hanno Darth Vader, vuoi mettere?!.
    😀
    ps
    *Jed – pure che adesso [adesso, eh?] si è messo a spiegare ad Axil che l’Hyperion era una sòla, quindi Axil sta già pensando che sia un venduto [pare per ben 2 mila dollari]; tra un po’ Jed diventa un Troll, che già ha ceduto su Mizuno. Eppoi è prezzolato: ha mostrato il report del Ceo della DFK, solo i prezzolati lo fanno. Di mostrare documenti autentici e non grafici alla Parkhomov

  11. HT, “Brescia” è “Brescia” come Levi e un paio di amici sono tutta l’UniBo? Allora può ben darsi. Anche come concorrenza a Vannoni in persona, del caso.

  12. Caro Luca, il mio paziente ha il diritto di essere felice come tutti, e per questo cerco di aiutarlo a superare le sue difficoltà. E’ chiaro che nulla potrà mai dotarlo di funzioni logico-analitiche normali. Possiamo però intervenire sul suo bisogno ossessivo di essere ammirato e sulla compulsione all’inseminazione intellettuale. Entrambe le ossessioni sono causa di frustrazione e quindi nevrosi e infelicità. Curare il narcisismo è routine ma per l’inseminazione intellettuale ossessiva siamo di fronte a una sfida difficile perché il substrato fisiologico è abnorme.
    La tomografia alla testa rivela infatti che non c’è traccia di cervello e che la scatola cranica è interamente occupata da un singolo, grande testicolo. Di conseguenza il mio paziente vuole essere riconosciuto come padre spirituale. La sua principale fantasia è diffondere la sua conoscenza esoterica, non comune nella specie umana. Cerca di farlo inseminando le menti, a suo modo di vedere femmine, di un harem di discepoli, sperando così nella creazione di nuove idee a lui riconducibili. Il testicolo cerebrale provvede anche alla funzione naturale di difesa del territorio da altri maschi. Infatti il mio paziente non tollera idee che possano competere con il suo seme intellettuale all’interno dell’harem, e reagisce in modo violento alla presenza di altri potenziali padri, scacciandoli.
    Comprensibilmente, il mio paziente non si rende conto di essere l’unico ad avere un testicolo al posto del cervello, e di appartenere sostanzialmente a una specie diversa. La sua frustrazione è dovuta al fatto che, nonostante gli sforzi profusi, le sue idee non procurino nulla più che moderata soddisfazione all’interno del suo harem, e non riescano comunque a ingravidare nessuno.
    Può darsi che come dice Lei io sia troppo coinvolto, ma spero che mi conceda che per un professionista della psicanalisi questa è un’occasione unica. Se mi passa la battuta, dopo aver speso tanti anni a psicanalizzare dei “coglioni” ho adesso la possibilità di psicanalizzare un vero testicolo cerebrale. Non posso esimermi, non crede?

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