Le Oche e le Unionide

Cari orecchietti di radiopop,

L’oca s. essendosi data alla vita mondana, la trasmissione è stata preparata da Filippo. Farà sorgere dal lago Maggiore la ricercatrice Nicoletta Riccardi, dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Ise-Cnr) di Verbania Pallanza, una malacologa abituata a immergersi  in ogni stagione. Insieme a colleghi di altri paesi, su Biological Reviews ha appena pubblicato “Conservation status of freshwater mussels in Europe: state of the art and future challenge“, il catalogo completo delle 16 specie europee di bivalvi d’acqua dolce.

Nei laghi del mondo, i bivalvi se la passano malino, anche perché ogni larva per svilupparsi deve stare su un pesce che fa da utero in affitto, ma spesso il pesce giusto non c’è più. Così nella Lista Rossa delle specie a rischio dell’IUCN, 221 specie di cozze d’acqua dolce su 511 sono incluse tra quelle minacciate o a rischio di estinzione, soprattutto negli Stati Uniti.

Dove declinano, anche i laghi se la passano malino, le cozze ne purificano l’acqua, ne stabilizzano i fondali e contribuisco a rendere l’ambiente più accogliente per tutti. E le Unionide europee come stanno? chiediamo alla dott. Riccardi.

post-scriptum
Grande divulgatrice con gli stivali ascellari e la voce della Schwarzkopf, le Oche erano incantate! Se sguazzate o vi immergete in laghi e fiumi, orecchietti, siete invitati a partecipare all’iniziativa di citizen science per aiutare Nicoletta a censire le cozze. Sarà lanciata durante il Molluschi Day, nel frattempo potete contattarla su FaceBook o per mail.
E un po’ di notizie:

  • dopo quasi tutti i mesi del 2015, anche il mese scorso è stato il gennaio più caldo mai registrato da metà Ottocento;
  • prosegue con successo il programma europeo Sentinel, in totale ci sono 163 satelliti in orbita per la ricerca sul clima, ma tutti ancora attivi?
  • secondo una ricerca di Patrick Haggard et al. dell’UCL su Currrent Biology, quando ubbidiamo agli ordini, facciamo del male ad altri senza porci problemi;
  • i genetisti del gruppo di Svante Pääbo, al Max Planck di Lipsia, scrivono su Nature che noi e i Neanderthal ci siamo amati non 40 mila, non 65 mila ma circa 100 mila anni fa
  • potete ancora firmare l’appello Salviamo la ricerca italiana

Dalle 12.50 alle 13.27 in streamingpodcast, sms 331 62 14 013, FaceBook di Filippo e mail oche at radiopopolare.it.