Non so tradurlo in italiano, è un evento o situazione meritata che dà una certa soddisfazione. Si potrebbe applicare a parecchie notizie della settimana, a cominciare dai Panama papers e dalle rivelazioni su quelli che predicano onestà, austerità o altre virtù economiche e sociali che si guardano bene dal praticare.
O al processo che il bugiardo seriale Rossi vuole intentare a Industrial Heat che non avrebbe mantenuto la parola.
Vale anche per il Competitive Enterprise Institute (CEI) al quale il procuratore generale delle Isole Vergini statunitensi ha chiesto di fornire entro il 30 aprile la sua corrispondenza con Exxon Mobil riguardante i cambiamenti climatici, in particolare nel 1997-2007:
ExxonMobil is suspected to have engaged in, or be engaging in, conduct constituting a civil violation of the Criminally Influenced and Corrupt Organizations Act, 14 V.I.C. § 605, by having engaged or engaging in conduct misrepresenting its knowledge of the likelihood that its products and activities have contributed and are continuing to contribute to Climate Change in order to defraud the Government of the United States Virgin Islands (“the Government”) and consumers in the Virgin Islands, in violation of 14 V.I.C.§ 834 (prohibiting obtaining money by false pretenses) and 14 V.I.C. § 551 (prohibiting conspiracy to obtain money by false pretenses).
Hockey stick aggiornato da K. Bittermann, punti verdi: media trentennale del consorzio Pages2K 2013; curva rossa: serie HadCrut dal 1850; curva blu e incertezza in celeste: ricostruzione di Mann, Bradley, Hughes 1999.
Dagli anni Novanta, per conto del CEI l’avv. Chris Horner pretende tutta la corrispondenza di singoli scienziati – un bersaglio ricorrente è Michael Mann, nella vana speranza di demolire l’hockey stick – e centri che fanno ricerca sul clima, dell’EPA che dovrebbe regolamentare gli inquinanti, e di recente quella del consulente scientifico del governo, Eric Holdren, sospettati di essere venduti a verdi comunisti.
Ora si è trasformato in un paladino della libertà assoluta di parola, denuncia il tentativo di intimorire chi la usa (in questo caso per ingannare i cittadini e rivendicare per i propri clienti il diritto di inquinare) e insieme ai soliti negaioli piange sulla democrazia e la “vera scienza” (intesa come quella di marchettari secondo i quali “la diossina fa bene“, per esempio, da quando non possono più dirlo delle sigarette), entrambe vittime dell’ennesimo sopruso da parte delle angurie al servizio di Al Gore (giuro) per instaurare una dittatura mondiale ecc.
Non saprei se le leggi usate dai vari stati per impedire a BigTobacco di mietere altre vittime si applichino anche alla propaganda anti-scienza di BigOil & Coal, magari no, il punto è che la poetic justice non viene resa dai tribunali.. Nel frattempo infatti, b.s. as usual da parte di Lomborg:
while it’s not as bad as some of Lomborg’s misleading opinions, there can be no doubt that the deception is intentional.
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Panama Papers
Il complottismo dilaga come previsto, ma Imran Khan ha un’idea originale:
Panama Leaks are in fact from Allah and the “umpire has given his decision,” he added.
mi sembra che il testo si legga meglio con l’interlinea così
Si legge bene comunque, a dir la verità…
CimPy,
ok, lascio così.