Forse Hortensio ha sbagliato la previsione? Il meme “cellulare = Hiroshima” non ha attecchito, a differenza di quello “Ong = mafia”, decisamente virulento fra i militanti del M5*, della Lega e altri. Non sanno cosa sia l’Unicef e la odiano a priori.
Ti sembra normale? “Devi uscire di casa più spesso,” risponde M.-C. In campagna elettorale, Trump diceva la stessa cosa e ha funzionato, idem in Francia con il FN. “E hai poco da ridire, hai criticato l’Unicef anche tu.” Non è vero! Ho criticato certi delegati all’assemblea dell’Unesco.
“Se credi che questi capiscono la differenza, devi proprio uscire di casa più spesso.”
Sì, ma piove.
Piove, così ritrovo una vecchia segnalazione (di un IbeC?), ma non il link alla fonte passerina. In breve, concorrenti di Andrea Rossi, Mehran Keshe et al., adunati nella Innova-Tehno di Zagabria, vendono un generatore avviato da una batteria incorporata, che 24 ore su 24
eroga 7350w a 220V senza essere alimentato da alcuna fonte esterna di energia. Tipicamente usa la propria, con un approccio totalmente nuovo alla produzione di elettricità.
Viene consegnato in un cubo nero di 95 kg, dalle pareti che assorbono il rumore interno dovuto a “parti rotanti”, e sigillato per proteggere la proprietà intellettuale della ditta.
L’utente (acquirente) deve firmare un contratto impegnandosi a non aprirla per 5 anni, il periodo della garanzia che può venir esteso per altri 5 anni.
L’utente (acquirente) deve anche essere proprietario da oltre un anno del locale in cui installerà il generatore. Prezzo: 3800 euro più IVA, porto franco entro un raggio di 150 km dal magazzino più vicino perché la ditta provvede alla consegna
con camionette che usano la stessa tecnologia del generatore.
Un capolavoro di arte naïf. Quando a fine febbraio il presidente della Kavital S.r.l. – e ricco proprietario di dieci locali in altrettante ville, in cui installarlo – ha voluto ordinarne dieci in prova per 14 giorni senza versare un anticipo, ha ricevuto questa risposta:
A causa dell’interesse crescente per il nostro generatore, non possiamo più offrire prove gratuite. Se è interessato a comprare il nostro prodotto possiamo consegnarlo alle seguenti condizioni: pagamento anticipato del 50%, il resto alla consegna che avverrà entro 90-120 giorni dal pagamento dell’anticipo.
Anche il tentativo di provarne 10 senza pagare nulla sembra un capolavoro.
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Varnished untruth
Altre ricadute dell’editoriale di Bret Stephens sul New York Times:
- Eric Wemple, del Washington Post che pubblica editoriali molto simili
- David Roberts, di Vox che non lo fa
- Climate Feedback
- Petizione su Change org
L’editoriale non avrebbe ricevuto tanta attenzione senza la campagna pubblicitaria “La verità: oggi più importante che mai” e la reazione al fact-checking dei lettori da parte dei caporedattori e della public editor. Forse ci vuol più tatto quando si sostiene di vendere
the complete, unvarnished truth as best we can learn it
e salta fuori che la merce è contraffatta.
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Prima che Paolo C. me lo faccia notare… ho citato l’editoriale e il briefing dell’Economist sui rischi del declino dei ghiacci artici ma non la fonte scientifica: il sunto per i decisori politici di “Snow, Water and Permafrost in the Arctic 2017” – la seconda rassegna dell’AMAP – e di “Adaptive Actions for a Changing Arctic”, presentato al vertice del Consiglio artico.
Sui rischi per i trasporti marittimi lungo la rotta artica, credo che la fonte sia “Arctic Shipping: Navigating the Risks and Opportunities“; sui rischi economici per i paesi costieri è sicuramente l’EIU.
Per la parte scientifica, rif. anche Jeff Tollefson di Nature e Rasmus Benestad su Real Climate.