Il comitato scientifico et al. di Climalteranti scrive:
La falsa petizione “contro le eco-bufale” del Prof. Zichichi e Il Giornale
Il 5 luglio è apparso su “Il Giornale” un articolo in cui il Prof. Antonino Zichichi ha ribadito le sue posizioni estreme sulla questione climatica, parlando di “eco-bufale”, di “terrorismo” e criticando in modo radicale la modellistica climatica; l’articolo è stato presentato da un titolo (si presume della redazione) in cui si definivano “ciarlatani” gli scienziati che ritengono che le attività umane stiano modificando il clima del pianeta.
Climalteranti ha già spiegato in un precedente post lo scarso spessore scientifico di questa ulteriore raffica di “zichicche”, nonché la stranezza della sezione intitolata “Appello della Scienza contro le eco-bufale” dove “La Scienza” sembrava rappresentata, oltre che dal prof. Zichichi in persona, dalle firme di venti scienziati.
Ora, questa cosa è parecchio strana per vari motivi. Il primo è che dei venti firmatari non ce n’è uno, che sia uno, che si occupi di clima. Sono quasi tutti fisici delle particelle o fisici teorici. La seconda stranezza è che non si capisce bene dall’articolo de “Il Giornale” che cosa queste persone abbiano firmato. Di quali “eco-bufale” si tratta, esattamente?
Così, abbiamo pensato di contattare direttamente i firmatari, chiedendo loro gentilmente se potevano darci qualche delucidazione su cosa avessero firmato e se fossero d’accordo con le idee di Zichichi. La lettera è stata firmata da 37 studiosi che in diverso modo lavorano nel settore dei cambiamenti climatici.
I risultati sono stati interessanti. Dei venti firmatari, cinque ci hanno risposto esplicitamente che non hanno firmato niente del genere e che NON sono assolutamente d’accordo con le opinioni di Zichichi e nemmeno con l’idea di chiamare “ciarlatani” e “terroristi” quelli che si occupano di clima. Degli altri 15, nessuno ha confermato che ha firmato sapendo cosa firmava e che è d’accordo con Zichichi.
Ad esempio:
– Isabell Melzer-Pellmann ci ha scritto: “sono molto dispiaciuta che il mio nome sia stato citato nel giornale con l’articolo del Prof. Zichichi, di cui non condivido le opinioni”;
– Michael Duff ci ha scritto: “potrei aver firmato una richiesta di sanzioni più dure contro l’inquinamento, ma è un peccato se la mia firma e l’articolo del professor Zichichi hanno creato l’impressione che io sia uno scettico sul clima, perché non lo sono”;
– Peter Jenni ci ha scritto: “è vero che ho firmato un testo in inglese con quattro punti, pensando (forse non abbastanza) che fossero ragionevoli. In nessun modo ho pensato che avrebbero implicato il contenuto o lo stile / le accuse riportato nell’articolo de Il Giornale firmato dal Prof. Zichichi”.
In sostanza, dalle risposte ricevute, ci sembra di capire che in una recente scuola di fisica tenuta a Erice sia circolata una breve petizione (“cinque righe in inglese”) in cui si parlava di agire con più forza contro l’inquinamento atmosferico, ma non si diceva niente delle particolari opinioni del Prof. Zichichi sulla scienza e sugli scienziati del clima.
Alla fine dei conti, sembra chiaro che qualcuno abbia sfruttato la buona fede di perlomeno alcuni (e forse molti) dei firmatari della “petizione” per una delle solite operazioni politiche dove si cerca di screditare la scienza del clima.
In conclusione, l’appello dei 20 scienziati contro le eco-bufale semplicemente non esiste: ci sono solo le tesi senza fondamento di un fisico delle particelle, a cui – e questa è la cosa più grave –, un quotidiano nazionale continua a dare credito. In spregio non tanto alle regole basilari della deontologia professionale che imporrebbero di controllare le fonti (su questo ci siamo abituati, non chiediamo tanto a Il Giornale), ma al buon senso.
Il testo della lettera mandata ai presunti firmatari è in fondo al post.
@ocasapiens
Scusami Sylvie per questo OT ma sono rimasto davvero colpito da questo articolo di Scalfari in cui se la prende con l’intolleranza degli atei:
http://espresso.repubblica.it/opinioni/vetro-soffiato/2017/07/19/news/atei-militanti-perche-sbagliate-1.306444?ref=RHRR-BE
Ma dove li incontra? Dalle mie parti non se ne trovano molti pronti a scatenare guerre contro il Papa o chiunque creda, magari pure in famiglia. Sarà l’età?
ussignùr, non ha idea di chi e quanti siano gli atei, ma è certo che siano fanatici. Non lo disprezza, no, no, però hanno un “Io elementare”,
In realtà è un Io che non pensa. Così è un Io di stampo animalesco. Mi spiace che gli atei ricordino lo scimpanzé dal quale la nostra specie proviene.
@Giancarlo
ma sa che lei in fondo non è poi così OT?
Il nostro ineffabile Z. è famoso per essere un fisico credente e, oltre che per le farneticazioni climatiche, anche per quelle teo-fisiche. Incidentalmente questo non fa che confermare il mio ateismo e la mia diffidenza rispetto a certe ambienti.
A commento dell’articolo che lei segnala, mi sento solo di dire che a 93 anni si ha il diritto di sparare qualche caxxata, con meno della metà di quegli anni mi accorgo che inizio a perdere colpi anche io … forse qualcuno dovrebbe prendere il coraggio di fermarlo, ma come si fa?
Ps: sono ateo, sbattezzato, ma non vado in giro a bastonare i credenti. Tra di loro c’è perfino qualche persona che posso definire amica e che stimo.
Sono molto lusingato dall’apprendere che un Io, per quanto animale, ce l’ho anche io; l’importante è che non mi si voglia accollare anche un’anima, perché certi tentativi di prevaricazione mi mandano in bestia.
H
homoereticus,
a 93 anni si ha il diritto di sparare qualche caxxata
anche prima, ma non necessariamente sui giornali – anche se immagino che
Mi spiace che gli atei ricordino lo scimpanzé dal quale la nostra specie proviene.
faccia ridere parecchi lettori atei e non.
Credo di aver capito. Michele Serra è in ferie e Scalfari si è appropriato della sua rubrica Satira Preventiva.
Comunque nel dubbio domenica non comprerò Repubblica visto che la vendono in abbinamento a L’Espresso.
forse qualcuno dovrebbe prendere il coraggio di fermarlo, ma come si fa?
Qualcun che gli voglia bene che lo porti a spasso nel parco, o sulla riva del mare. A piede libero mi fa ridere ma lo trovo pericoloso: troppe le teste vuote pronte a farsi riempire di fuffa, e troppi i personaggi senza scrupoli in agguato.
L’unica è che la Comunità Scientifica competente lo prenda a pesci in faccia ogni volta che sporge il naso dall’uscio di casa. (platealmente: razze mucillaginose e scorfani irti di spine, non innocue sardine o fragili triglie). Azione poco caritatevole nei confronti di una persona anziana? Pazienza! “Il medico pietoso fa la piaga purulenta”.
Lo dicevo per la Comunità Scientifica stessa: un’ora di deposizione indisturbata da parte di uno Z comporta mesi di spalettamento a carico dei suoi Colleghi (v. Legge di Brandolini (aka “The bullshit asimmetry) [1], e Teoria della Montagna di M.), e non viene mai via tutto.
Ma … e il Kitegen?
E ora cosa c’entra il Kitegen?
C’entra, c’entra. E’ la dimostrazione di quanto è difficile spalettare.
Saluti.
H
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1: https://twitter.com/ziobrando/status/289635060758507521.