Le Oche nelle officine orbitali

Cari orecchietti,
mentre vi allacciate le cinture, manteniamo la promessa della settimana scorsa… Al Festival delle Scienze del National Geographic che si teneva a Roma, la collaboratrice della radio Serena Tarabini ha intervistato Lisa Becking, professore associata e ricercatrice al Centro per la ricerca marina dell’università olandese di Wageningen. Studia i laghi marini, cioè terrestri ma pieni d’acqua di mare, fra i Tropici, e la loro conservazione. Come mai le interessano così tanto? le ha chiesto Serena.

Intervallo musicale

In febbraio un’auto rossa era appena stata spedita nello spazio – nell’intenzione del proprietario doveva andare su Marte, invece rischia di tornare al mittente a fine gennaio 2019 – e Guglielmo Aglietti dell’università del Surrey, dove dirige il Surrey Space Centre, aveva annunciato la spedizione di RemoveDEBRIS sulla stazione spaziale e promesso di aggiornarci sul dispiegamento del suo raccogli-rifiuti.
Non sarà finito come la Tesla di Elon Musk, vero prof? (poscritto: è arrivato sano e salvo.)
Il 18 e 19 maggio, il prof. Aglietti sarà all’Istituto Nazionale di Astrofisica a Bologna per il secondo convegno di Space Renaissance Italia sul tema “Officine orbitali, primo livello di espansione civile nello spazio“. Fra i suoi progetti c’è anche una fabbrica orbitale?
Secondo il Guardian del 21 aprile e la società Made in Space, ormai con le stampanti in 3D è possibile costruirci addirittura una città…

Risultati immagini per Lunar village

fonte Space.com: villetta sulla Luna

Il convegno è organizzato da Adriano Autino, presidente e fondatore di Space Renaissance International e CEO di Andromeda Systems Engineering, il quale dovrebbe darci un’idea del programma (wow, industrie high-tech, serre idroponiche, piani per il villaggio lunare. Tutto rigorosamente sostenibile nel rispetto dei 3R – risparmiare, recuperare, riconvertire – e delle creature biodiverse che si dovessero incontrare durante l’espansione).
Scienza o fantascienza? Lo chiediamo al relatore in materia, il prof. Leopoldo Benacchio  dell’università di Padova e del mitico osservatorio Galileo Galilei. Stando al Financial Times e a Bloomberg questa volta gli imprenditori fanno sul serio.
In coda, la rassegna della stampa scientifica.
Poscritto
Fra altri pionieri, il prof. Benacchio – grazie per le risate – ha citato Konstantin Ciolkovskij e la sua “equazione del razzo“.

Nella rassegna di questa settimana, c’è stato tempo per la scoperta di un secondo ammasso di galassie risalenti a circa 1,2 miliardi di anni dopo il Big Bang (il primo era stato descritto un mese fa nell’Astrophysical Journal), e per il sequenziamento e il confronto del genoma di 3010 varietà di riso (Oryza sativa) – comprese due sottospecie scritte anche in ideogrammi cinesi

For over 2,000 years, two major types of O. sativaO. sativa Xian group (here referred to as Xian/Indica (XI) and also known as Hsien or Indica) and O. sativa Geng Group (here referred to as Geng/Japonica (GJ) and also known as Keng or Japonica)have historically been recognized…

in un articolo anticipato on-line da Nature.

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